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RAVENNA | Fondazione Sabe per l’arte | 13 novembre 2021 – 19 febbraio 2022

Sabato 13 novembre 2021, alle ore 11.30, si apriranno per la prima volta i battenti della Fondazione Sabe per l’arte, che fa il suo debutto con la mostra personale Fuori asse dell’artista Mirella Saluzzo, a cura di Elena Di Raddo. Il nuovo spazio espositivo, all’interno di un edificio ottocentesco completamente rimodernato a pochi passi dal MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna, intende porsi quale punto di riferimento per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea, con una particolare attenzione alla scultura.

Ingresso della Fondazione Sabe per l’arte. Alluminio trattato con tecnica mista e pigmenti. Foto di Daniele Casadio, Ravenna

La mostra inaugurale, che proseguirà fino al 19 febbraio 2022, presenta otto sculture recenti dell’artista Mirella Saluzzo (Alassio, 1943): forme fluide modellate a partire da sottili lastre di alluminio, un materiale flessibile e luminoso che l’artista incurva con un movimento scultoreo paragonabile – come scrive la curatrice Elena Di Raddo nel testo critico che accompagna la mostra – a quello proprio dell’arte giapponese dell’origami: un procedimento pieno di attenzione e cura, che conferisce identità, bellezza e forma a ciò che in partenza è identico a sé stesso, celebrando al tempo stesso il rapporto intimo, tattile e sensitivo tra l’artista e la materia.

Se da un lato, si può tracciare un legame tra l’opera di Mirella Saluzzo e il Costruttivismo per l’aderenza alla natura intrinseca del materiale, dall’altro il gesto creativo dell’artista si spinge oltre l’approccio materialista per configurarsi invece come emotivo e individuale, come si nota dalla vibrante continuità visiva risultante dalla leggera scalfittura della superficie, che opacizza e rende sensibile un materiale freddo come l’alluminio, trasfigurandolo. L’emotività è accentuata anche dall’utilizzo di tracce di colore, che fanno emergere la formazione di pittrice dell’artista, sotto la guida del maestro dell’astrattismo Luigi Veronesi.

Mirella Saluzzo, Fuori Asse, 2016-17, alluminio trattato con tecnica mista e pigmenti. Foto di Daniele Casadio, Ravenna

Fuori asse si apre con una serie di opere su carta intitolate Open (2015-2016), in cui si osserva, attraverso sovrapposizioni e ritagli, l’apertura verso un’altra dimensione. Al centro della sala principale, svetta la scultura monumentale Exit (2018-2019), una struttura modulare circolare orizzontale collocata su una sorta di pedana all’ingresso di una soglia aperta su una gabbia metallica. Sulle pareti alcune sculture appese (Voyager, 2020; Attrazioni, 2020; Explorer, 2020) sembrano sfidare la forza di gravità innestando un gioco di incastri e di movimento illusorio. L’attenzione ai dettagli con cui Mirella Saluzzo realizza le sue opere riesce solo apparentemente a celare l’instabilità di cui sono permeate: tra equilibrio e disequilibrio, si configurano come spazi inquieti, metafore dell’esistenza e, allo stesso tempo, della forza di adattabilità della vita stessa, come dimostra la scultura verticale Fuori Asse (2016-2017), costruita con elementi disallineati.

La mostra sarà accompagnata da un programma di attività collaterali che comprende dibattiti, conferenze, proiezioni e incontri con artisti, critici e studiosi attivi sul territorio nazionale.

Mirella Saluzzo, Attrazioni, 2020, Alluminio trattato con tecnica mista e pigmenti. Foto di Daniele Casadio, Ravenna

Mirella Saluzzo nasce ad Alassio, in Liguria, nel 1943, ma vive e lavora tra Ravenna e Milano. Dopo gli studi superiori si iscrive all’Accademia di Brera, dove entra in contatto con i protagonisti della scena artistica milanese, in particolare con Luigi Veronesi, del quale segue con passione il corso di Cromatologia, e Guido Ballo. Tra i suoi insegnanti figura anche Luciano Caramel che, più di ogni altro, seguirà con costanza le tappe del suo percorso artistico. Partita da una ricerca pittorica incentrata sul ripensamento dell’eredità formale e cromatica delle avanguardie storiche, l’artista si avvia già a metà degli anni Ottanta verso una ricerca plastica incentrata sull’impiego di lastre di alluminio che caratterizzerà, da lì in avanti, il suo operato. Tra i critici che si sono occupati del suo lavoro si ricordano soprattutto Pietro Bellasi, Giorgio Bonomi, Claudio Cerritelli, Rachele Ferrario, Angela Madesani, Elena Pontiggia e Claudio Spadoni.

Fondazione Sabe per l’arte nasce nel 2021 con l’obiettivo di promuovere e diffondere l’arte contemporanea – con particolare attenzione alla scultura – nella città di Ravenna attraverso mostre, incontri, proiezioni e altre attività culturali. Presieduta da Norberto Bezzi e da Mirella Saluzzo, si avvale della consulenza di un comitato scientifico coordinato da Francesco Tedeschi, docente di storia dell’arte contemporanea presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e composto dai professori Claudio Marra, Federica Muzzarelli e Gian Luca Tusini dell’Università di Bologna, cui si aggiunge Claudio Spadoni, ex direttore del Museo d’Arte della città di Ravenna. La direzione artistica è affidata a Pasquale Fameli, critico d’arte e studioso dell’ateneo bolognese. La Fondazione si dedica, inoltre, alla catalogazione delle opere di Mirella Saluzzo e alla costituzione di una biblioteca specializzata sulla scultura contemporanea.

Mirella Saluzzo. Fuori asse
a cura di Elena Di Raddo

13 novembre 2021 – 19 febbraio 2022
Inaugurazione sabato 13 novembre 2021, ore 11.30

Fondazione Sabe per l’arte
Via Giovanni Pascoli 31, Ravenna

Info: info@sabeperlarte.org| www.sabeperlarte.org

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