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MILANO | Spazio Eventiquattro e PwC | 12 – 15 aprile 2012

Intervista a TIZIANA MANCA di ELENA BALDELLI

Giovedì 12 aprile 2012 le porte di Spazio Eventiquattro e PwC si aprono all’Arte Accessibile dando il via alla quarta edizione di AAM – Arte Accessibile Milano, manifestazione internazionale d’arte contemporanea ideata e diretta da Tiziana Manca e coadiuvata, nell’aspetto curatoriale, da Chiara Canali, Fortunato D’Amico e Ivan Quaroni.
Molte le gallerie nazionali e internazionali, ancora di più gli artisti provenienti da tutto il mondo, oltre ai progetti dedicati a personali e collettive di artisti emergenti. Il programma di AAM 2012 è molto ricco: un Convegno Nazionale dal titolo Lo Stato dell’Arte Accessibile, diversi premi rivolti ad artisti (Best Artist Price Award 2012-II edizione), fotografi (Back Stage realizzato con METRO Quotidiano Free Press -II edizione)e persino a curatori (Best Curator Price Award 2012– I edizione). E ancora appuntamenti enogastronomici, art performances, spettacoli di video arte, una rassegna cinematografica dal titolo I cineasti del futuro, laboratori didattici, un’installazione sitespecific di 400 metri quadrati realizzata da Federico Comelli Ferrari sulla facciata esterna di PwC e una street art performance di quattro giornidell’artista KAYONE… Non vi basta?! Sono molte le esperienze a cui potrete prendere parte nei quattro giorni di fiera. Tiziana Manca ci ha raccontato i come e i perché di Arte accessibile Milano 2012…

Elena Baldelli: Inizierei dal punto cardine di questa manifestazione: l’accessibilità. Cosa rende AAM accessibile? Potrebbe farci presenti alcuni degli aspetti di questa edizione che vanno a sottolineare proprio questo concetto?
Tiziana Manca:
AAM si colloca innanzitutto come una fiera d’avanguardia che desidera un rapporto continuativo con i suoi espositori e il suo pubblico, ponendo l’accento sull’aspetto sociale, sulla gente e il suo rapporto con l’arte. La scelta dello splendido palazzo di Renzo Piano che ospita il Sole 24 Ore e Pwc come sede espositiva e l’assenza del biglietto d’ingresso sono due segnali molto forti: da una parte si vuole sottolineare la qualità dell’offerta e dall’altra la speranza che il pubblico si lasci avvicinare dall’arte contemporanea senza timori. AAM nata dalla mancanza di manifestazioni d’arte contemporanea alternative alle fiere d’arte tradizionali, accoglie, sempre più, un pubblico eterogeneo da un punto di vista culturale e sociale, diventando una kermesse di riferimento in qualità e azione sociale per tutti. AAM è un momento per conoscersi, dialogare e confrontarsi durante il corso degli happening organizzati in quattro giornate con diversi ospiti e interventi. L’evento ha maturato una sua forte personalità a carattere curatoriale, rispetto alle edizioni precedenti. Ha preso coscienza dello spazio che occupa nella percezione della gente. Ha svecchiato l’immagine della fiera stereotipo.

Come si è mosso quest’anno il team curatoriale? Cosa ha deciso di evidenziare del panorama artistico contemporaneo?
In questa quarta edizione di AAM i quattro giorni non-stop all’insegna di una “contaminazione” artistica capillare sono sempre più orientati verso le esigenze del mercato esterno. Novità di quest’anno è la forte presenza di progetti curatoriali: 26 stand dedicati a personali o collettive di artisti emergenti sostenuti da gallerie e da curatori esterni all’organizzazione che parteciperanno alla prima edizione del premio “Best Curator Price Award 2012” – secondo il quale vedremo i tre migliori progetti curatoriali e la seconda edizione del “Best Artist Price Awards 2012”, che assegnerà al vincitore un premio offerto da Winsor&Newton.
Tra le rassegne collaterali saranno presenti progetti di performance interattive, una sezione dedicata alla video arte, un concorso di fotografia amatoriale, un convegno di due giorni, “Lo Stato dell’Arte Accessibile”, a cui parteciperanno le istituzioni culturali insieme a importanti protagonisti dell’arte contemporanea, e la proiezione di due Film. Non mancheranno naturalmente i laboratori per bambini e la street art live.

Quali sono state le dinamiche di rapporto tra curatori, gallerie e artisti?
Da tempo si ragiona all’interno del mondo artistico su quale debba essere il ruolo del curatore e quello del gallerista, se uno debba avere finalità soltanto critiche e organizzative e l’atro solo manageriali e commerciali. In realtà ho avuto modo di incontrare curatori con perspicace senso commerciale, così come alcuni galleristi a forte tendenza curatoriale, ma qui in Italia si è abituati ancora a differenziare i ruoli e a categorizzarli rigidamente. Da quest’anno, Arte Accessibile inserisce i progetti curatoriali come un prodotto a sé, finalizzato ad un concorso, che dà spazio a molti giovani curatori e ai loro progetti che pur non avendo un ruolo nell’organizzazione, arricchiscono con il loro intervento la nostra fiera di colore e talento. Si parla tanto di giovani talenti artistici, di giovani gallerie, ma poco di tutte le altre forme associative e gallerie innovative, pioniere di un nuova espressione curatoriale. La finalità principale di questi progetti artistici è pertanto quella di educare il fruitore dell’opera d’arte/artista a capire il vero ruolo del gallerista/curatore.

Secondo lei come fa a distinguersi oggi una fiera d’arte contemporanea dalle altre? E come può contribuire in un contesto così affollato come quello delle fiere? Su cosa bisogna puntare? Specialmente in questo momento particolarmente difficile, di crisi, è importante promuovere la fiera con la sua giusta immagine. Troppo spesso si paga un pedaggio per visitare fiere che altro non sono che dei gran bazar dell’arte senza alcun fascino né tanto meno qualità. Quello che vogliamo evitare, affinché l’arte non perda il senso della sua mission, è discriminare e penalizzare la gente. Offriamo loro un’esperienza educativa che li vuole rendere interlocutori-protagonisti, naturalmente gratis. Accessibile deve essere la poetica di una fiera, deve esserci, a mio avviso, una poetica, una sorta di soul, che se pur con un linguaggio commerciale diretto, possa sensibilizzare i curiosi e i neofiti, non solo i collezionisti, per attirare la loro attenzione con appuntamenti variegati, che mettano in scena performance, video arte ed enogastronomia. Insomma abbiano l’entusiasmo e l’energia di cogliere quest’opportunità per abbattere qualche barriera, sia essa concettuale o commerciale.

AAM – Arte Accessibile Milano 2012
ideata e diretta da Tiziana Manca

Spazio Eventiquattro e PwC – Gruppo 24 Ore e PwC Experience
via Monte Rosa 91, Milano

Inaugurazione giovedì 12 aprile 2012 | 19.00 – 24.00
12 – 15 aprile 2012

Orari: giovedì 12, 19.00 – 24.00; venerdì 13 e sabato 14, 12.00 – 22.00; domenica 15 aprile, 11.00 – 20.00
Info: info@arteaccessibile.com

www.arteaccessibile.com

Programma

9 – 12 aprile 2012 – realizzazione installazione site-specific di Federico Comelli Ferrari

12 aprile 2012, ore 19.00 – Inaugurazione e consegna del 2°Arte Accessibile Price Awards “Best Curator”

12 – 15 aprile 2012 – concorso di fotografia culturale “Back Stage”

13 e 14 aprile 2012 – convegno nazionale “Lo Stato dell’Arte Accessibile”

13 – 14 – 15 aprile 2012 – appuntamenti enogastronomici, Laboratori didattici, rassegna cinematografica “I cineasti del futuro”, Art Performances, Spettacoli di Video Arte

15 aprile 2012, ore 18.00 – premiazione concorso di fotografia culturale “Back Stage”, Best Curator Price Award e Best Artist Price Award 2012

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