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ARZIGNANO (VI) | Atipografia | fino al 18 maggio 2024

di GIULIA ANDREA GEROSA

L’artista spezzino Mirko Baricchi torna negli spazi eccezionali di Atipografia con una personale altrettanto straordinaria: Babel. In un contesto di per sé atipico, la cui conformazione caratterizzante consente alle opere scultoree di prosperare, spicca la scelta di esporre solo lavori su tela e carta. Nonostante la natura bidimensionale, essi non mancano di essere espressione pura e forte di un impegno artistico longevo quale quello di Baricchi.

Mirko Baricchi. Babel, veduta della mostra, Atipografia, Arzignano (VI) Photo credit Alberto Sinigaglia

Babel non è solo una mostra, ma è la sintesi più completa e analitica di tale sforzo duraturo al servizio della Pittura. L’esposizione diventa così un’occasione per celebrare equamente un traguardo personale — ben 25 anni di carriera — e per ripercorrere antologicamente l’itinerario creativo baricchiano.
L’artista, da lungo tempo, pone al centro della propria ricerca la pittura in sé, come oggetto e soggetto. Egli indaga i meandri più reconditi delle infinite possibilità che essa offre, in quanto pratica e leitmotiv.
Babel #25, la prima opera che incontriamo all’interno della mostra, funge da apripista sentimentale, ci predispone ad accogliere le vibrazioni formali che ogni lavoro successivo emanerà. Tale percorso esplorativo ha la sua origine nel 2017, anno in cui Baricchi inizia a sperimentare una tecnica dinamica, legata al mondo della grafica.

Mirko Baricchi. Babel, veduta della mostra, Atipografia, Arzignano (VI) Photo credit Alberto Sinigaglia

Respiri, cancellature e interpunzioni segniche germogliano fra campiture di colore e radure di pennellate, dando vita alla serie omonima della mostra, figlia della precedente Selva, ove il tema boschivo è il pretesto perfetto per l’indagine tecnica. Gli insiemi di macchie si compenetrano, la prospettiva viene a mancare, mentre la gestualità leggera e ripetuta determina la multidimensionalità, la mancanza di un centro definito. La texture della composizione diventa leggibile, così come il segno di morandiana memoria, volto al superamento dei limiti formali, alla ricerca della perfetta resa pittorica della Pittura stessa. L’introduzione dell’elemento grafico ordina e organizza la prospettiva dell’opera; trasporta lo spettatore prima dentro di essa, lasciandolo libero di perdersi nelle velature di colore, per poi riportarlo alla realtà, fungendo da punto saldo, da pietra, come le stone coniate dall’artista, componenti frequenti nei suoi lavori.

Mirko Baricchi. Babel, veduta della mostra, Atipografia, Arzignano (VI) Photo credit Alberto Sinigaglia

In una mostra che ci si aspetta essere una moderna torre di Babele, risulta insolito e piacevolmente spiazzante trovare un sincretismo assoluto fra linguaggi artistici diversificati.
Fra le numerose opere presenti — oltre 20, una rarità per Atipografia — spicca Season 21, composizione finale del percorso espositivo, di cui rappresenta la summa perfetta, in un equilibrio intatto fra sperimentazione e maturazione.

Mirko Baricchi. Babel

24 febbraio – 18 maggio 2024

Atipografia
Piazza Campo Marzio 26, Arzignano (VI)

Orari: da martedì a sabato 9.30-13.00 e 15.00-19.30

Info: +39 04441807041
info@atipografia.it
www.atipografia.it

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