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AREZZO | Teatro Mecenate | Inaugurazione venerdì 10 febbraio 2012, ore 12.00

Che una stagione teatrale registri un sold out in apertura è già un bel traguardo. Ma se alle ovazioni (quelle per Isa Danieli – L’abissina diretta da Ugo Chiti), segue la gioia per un’opera d’arte che regge letteralmente un teatro rinnovato, si tratta quasi di un piccolo miracolo. Per di più se l’opera in questione viene donata alla città da uno dei maestri del contemporaneo, con un gesto da vero Mecenate, a cui il nuovo teatro aretino intitola il suo sipario.

Lo slancio verso la città di Arezzo si deve infatti al celebre artista Emilio Isgrò (Barcellona di Sicilia, 1937), particolarmente legato alla terra toscana, dopo la grande retrospettiva omaggio del Centro Luigi Pecci di Prato. Isgrò ha scelto di confrontarsi con William Shakespeare per il nuovo Teatro Mecenate, che apre ufficialmente i battenti venerdì 10 febbraio 2012. L’artista è intervenuto con le sue note cancellature sulla frase tratta da Come vi piace (As you like it):

«È il mondo intero una ribalta e tutti gli uomini e le donne sono semplicemente attori». La citazione avvolge le due colonne del teatro alte sette metri, collocate ai lati del boccascena, in un’installazione permanente che l’artista siciliano ha deciso di donare al Comune di Arezzo, con un gesto propiziatore e realmente mecenatesco. E se il mondo non è altro che un grande palcoscenico, per il Bardo e per Isgrò, l’Assessore alla Cultura del Comune di Arezzo è pronto a inaugurare il Teatro con parole concordi alla visione dei due grandi: ogni luogo può essere adatto alla mise en scene, se inondato di fantasia. «Concepire il teatro ─ ha dichiarato infatti l’Assessore Pasquale Giuseppe Macrì ─ non vuol dire abitare uno spazio fisico, ma realizzare programmazioni di eventi creativi, per goderne dello spettacolo pubblico in sedi varie, diffuse, nuove o perfino improvvisate».

L’installazione, concepita site specific da Isgrò e donata in permanenza al neonato Teatro Mecenate, riannoda i fili della lunga carriera dell’artista, poeta visivo, mente vivace dell’Arte Concettuale, inventore di un linguaggio inedito, la Cancellatura, nata oltre 45 anni fa. Celebre nel panorama espressivo internazionale, Isgrò, ha ideato il suo imponente lavoro per i lati del boccascena del teatro: due strutture cancellate, che suonano altresì come un omaggio al vecchio Cinema della città, il Politeama, in cui campeggiava la stessa citazione dalla commedia shakespeariana riportata oggi alla ribalta.

Info: Ufficio Cultura Comune di Arezzo – +39 0575 377500
ufficiocultura@comune.arezzo.it

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