ZURIGO | Barbarian Art Gallery | 26 gennaio 2013 – 23 febbraio 2013
Natasha Akhmerova e la Barbarian Art Gallery presentano per la prima volta in Svizzera il lavoro della giovane artista italiana Tamara Repetto.
Sotto il titolo di ANOSMIA l’artista espone l’omonima installazione sonoro-olfattiva già presentata nel 2012 a Venezia a Ca’ Zenobio così come a Roma in occasione della mostra finale del Talent Prize. Insieme ad Anosmia verranno esposti per la prima volta in assoluto i Frattali, l’ultima serie di disegni di Repetto, tramite i quali l’artista illustra il fascino della natura.
“Uno stato di trasparenza, una segnalazione rarefatta di odori mescolati che impregnano le narici e un tintinnio che comincia solo quando lo spettatore mette in allerta con il suo passaggio i sensori. La percezione dell’opera sinuosa di Tamara Repetto comincia con queste segnalazioni quasi sinestetiche e totali. Le ventole vibranti di Anosmia, installazione di tubi di plexiglass che contengono ciascuno una cascata di bacchette di vetro che si muove sotto azione motorizzata scuotendo le cialde olfattive, sono degli “informatori dell’anima”, degli impulsi che inducono le regioni della mente oltre la tautologia del “ciò che si vede, è ciò che si vede”, ovvero oltre la realtà stessa.”
Con queste parole Martina Cavallarin descrive l’installazione di Repetto, in occasione della collettiva Undici Allunaggi Possibili a Ca’ Zenobio, curata dalla stessa Cavallarin.
Da anni Repetto crea opere sinestetiche che stimolano direttamente i sensi e la percezione del pubblico. Perché, come spiega l’artista, «ancora prima di essere sostanza pensante, noi umani siamo esseri sensibili».
Nel caso di Anosmia l’artista sofferma la sua attenzione nei confronti del senso meno sviluppato da parte degli umani. Il gesto creativo dell’artista ha così l’ambizione di sensibilizzare l’osservatore nei confronti dell’olfatto, quale via sensoriale privilegiata del benessere. Odori di erba tagliata, di muschi e fiori dei sottoboschi – emanando queste fragranze Anosmia si rivela come un vero e proprio omaggio alla Natura attraverso la tecnologia.
La stessa sensibilità nei confronti della Natura viene raffigurata dall’artista nei Frattali, disegni che evocano strutture astratte, apparentemente irregolari, dal fascino elegante, armonico e sensuale. Il Frattale è una figura geometrica in cui un motivo identico si ripete in tutte le direzioni e su scale diverse attraverso equazioni, funzioni ed algoritmi ricorsivi. La maggior parte delle forme che si trovano in Natura, come gli alberi, le nuvole, le felci, i cavolfiori, i fulmini, le montagne, le rocce e le linee di costa, non possono essere descritte dalla geometria convenzionale. È da queste considerazione che nasce la geometria frattale che trova nell’opera di Mandelbrot “The Fractal Geometry of Nature” (1982) la coniazione del termine frattale, derivato dal latino fractus, frammentato, irregolare.
(estratto del testo a cura di Alessandra Ruggieri De Micheli)
Tamara Repetto. Anosmia
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