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La lunga strada di art addicted e non solo…

di Francesca Di Giorgio

Pronti ai posti via! “maratoniamo” insieme!
Da questa settimana fino a giugno, marciamo verso l’opening più atteso del 2011: la 54. Biennale Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia! Un appuntamento, ormai, certo non più di nicchia e che, come tutti gli eventi entrati nell’immaginario popolare (nei Tg, tornano alla ribalta, ogni biennio, gli indimenticati Alberto Sordi e Anna Longhi nell’episodio Le vacanze intelligenti di Dove vai in vacanza? 1978) conserva un mix di internazionalità e provincialismo (nel senso che ognuno vuole attribuire al termine, in fondo anche di “Nazioni”” si tratta) consenso e dissenso, popolarità e snobismo, onori e glorie…
La svizzera Bice Curiger al timone di ILLUMInazioni – ILLUMInations, parca di interviste, ha innescato nelle redazioni una strategia disarmante ricca di “liste della spesa”… Ecco, cercheremo, per lo meno, di resistere alla tentazione, forte, di parlare di numeri, partecipazioni, aspettative prima che la giostra inizi a girare. Dalla prossima settimana si entrerà nel vivo dei botta e risposta con chi – gli artisti – a questa Biennale sta lavorando.

Dalla logica dell’inventario a compartimenti stagni rifugge anche la Curiger che manifesta uno spirito materno, nel voler proteggere gli artisti presi sotto la sua ala con un sistema di padiglioni strutturati a “scatole cinesi” interconnesse (i “parapadiglioni” di Sosnowska, West, Dong e Tuazon ospiteranno a loro volta opere di altri artisti) e un intento pedagogico nella speranza di fugare ogni fraintendimento e incomprensione in cui le opere potrebbero incappare. Un ruolo che, di solito, non si confà ai grandi maître dell’arte contemporanea votati piuttosto a progetti criptici ammantati dalla sacra aura di mistero.
Tutto chiaro allora? Macché… solo a partire dal titolo le associazioni sono molteplici (l’obiettivo pare centrato) dalla luce intesa come energia scaturita dall’incontro tra affinità e differenze, come elemento costruttivo interno della ricerca artistica (v. Tintoretto chiamato postumo a testimoniare l’eterno «rapporto artistico, storico ed emozionale con il contesto locale») all’illuminismo come periodo storico di innegabile avanzamento della ragione e conseguente rafforzamento dell’intuizione fino alla ben più “romantica” capacità epifanica dell’arte.
Votati alla trasparenza, da oggi in avanti, mettiamo a disposizione di tutti i materiali stampa ufficiali addirittura pubblicando la documentazione appena sfornata da Ca’ Giustinian di San Marco e che vede in testa il già citato Jacopo Rubusti (leggasi il Tintoretto) ospite nel Padiglione Centrale ai Giardini con tre grandi tele, concesse in prestito alla Biennale di Venezia dalla Soprintendenza per il Polo Museale Veneziano e il carnet degli eventi collaterali in laguna!

E se di luce vogliamo proprio tornare a parlare, le consuete polemiche sullo “scandalo” Padiglione Italia (Sgarbi sì / Sgarbi no), a questo giro, portano sicuramente a guadagnare il primo posto… al sole! Siamo alle solite: bene o male, purché se ne parli?

LEGGI IL COMUNICATO

Informazioni per il pubblico

ILLUMInazioni – ILLUMInations: artisti illumina(n)ti…

Partecipazioni nazionali: dalla “A” di Albania alla “Z” di Zimbabwe

Nuovi! Nuovi! Le new entry

Guest star Tintoretto (ma gioca in casa)

Direzione Grande Laguna! Eventi collaterali

In alto, da sinistra:
Navid Nuur, “TENTACLE THOUGHT Nr. 10”, 2004-2010, Neon fixture, wires and ti neons, dimensions variable, courtesy: the artist, Plan B, Cluj/Berlin and Martin van Zomeren, Amsterdam, photo by Gert Jan van Rooij
Karl Holmqvist, “Untitled (Yantra)”, 2010, cm 45x45x45, courtesy: the artist

In basso, da sinistra:
Song Dong, “Intelligence of the Poor: Living with the Tree”, 2005, Installation Steel pipe, wooden door, wooden bed, withered tree, bed sheets, cm 392x245x265, courtesy: Pace Beijing
Haroon Mirza, “Backfade 5”, 2011, Mixed media, courtesy: the artist and Lisson Gallery

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