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CASSINO | CAMUSAC  e Sala Museale ABBAZIA di MONTECASSINO | 27 ottobre 2023 – 27 gennaio 2024

L’opera di Winfred Gaul, celebrata con mostre personali in Italia e Germania nel ventennale della sua scomparsa, arriva al Camusac di Cassino, con la curatela del direttore artistico Bruno Corà, e rivela un artista straordinario, noto per la qualità e la diversità della produzione pittorica. La collaborazione con il gallerista italiano Roberto Peccolo ha portato alla luce un repertorio eterogeneo di lavori, che invita sia il pubblico giovane che la critica ad esplorare la sua singolare libertà artistica.

Winfred Gaul, Oggetto Mistico 32-61, 1961, colore offset su tela, cm 140×120

Gaul si distingue per l’antistilismo, che lo rende un vero pioniere della sperimentazione artistica, mentre la ricerca non solo trascende l’attualità del suo tempo ma rimane ancorata ai processi di riduzionismo e di azzeramento linguistico che hanno caratterizzato l’arte internazionale degli anni ’60 e ’70. Ciò è particolarmente evidente nel ciclo di opere chiamate “Markierungen” (Marchi), una pietra miliare nel percorso artistico. Realizzate nel periodo tra il 1972 e il 1977 sfidano le convenzioni tradizionali presentando superfici monocrome o bicrome con linee orizzontali, verticali, diagonali o spezzate, eseguite con una varietà di materiali, tra cui acrilici, pastelli, gesso e carbone. Tale fase artistica è stata anticipatrice, per esempio, del movimento più ampio che sarebbe emerso nella mostra “Analytische Malerei” (Pittura Analitica) del 1975 presso la Galleria La Bertesca a Düsseldorf. Alcuni di questi quadri furono esposti successivamente nelle numerose mostre organizzate sul tema Pittura Analitica Europea svoltesi durante quegli anni in Italia e in Europa; serie culminata con la speciale partecipazione nella sezione “Malerei” alla Documenta 6 di Kassel del 1977.

Winfred Gaul, Markierungen 51 1973
acrilico su tela / PVA Lwd., cm 80×80

Gaul è stato da sempre impegnato nell’analisi degli elementi pittorici e nella ricerca di nuove strutture cromatiche. Nel suo processo creativo si è concentrato sulla dimensione fisica e storica della pittura stessa, cercando di superare i limiti imposti dai materiali e dai mezzi tradizionali. Il quadro è diventato una riflessione critica sulla storia e sui mezzi artistici quali realtà fisiche a sé stanti, sfidando costantemente lo spettatore a distruggere e ricostruire le strutture che definiscono l’arte.

La pittura di Gaul è una continua azione rigenerativa, in cui il passato dialoga con il presente e il futuro. Questo approccio palingenetico lo ha portato a confrontarsi con la tradizione e le regole in quanto credeva che la pittura avesse una memoria intrinseca, una conoscenza diretta attraverso l’occhio che raggiungeva l’anima, andando oltre il pensiero e il concetto.

Winfred Gaul, Firenze 1969/1972,
acrilico su 2 tele

La sua filosofia artistica si riflette nel Manifesto del 1961 in cui il pittore sostiene che l’arte dovrebbe superare le convenzioni e le aspettative, spingendosi oltre i confini del noto. Per lui, l’arte non doveva essere definita da uno stile, ma piuttosto dal processo di creazione e dalla riflessione critica sulla pratica artistica: “Dipingere è la riflessione permanente del pittore sulla possibilità di fare pittura. Dipingere non è altro che un modus operandi, il cui risultato noi chiamiamo pittura. Il procedimento del dipingere viene pianificato dal pittore e soltanto lui è responsabile di ciò che è pittura. La pittura è un mezzo tradizionale con un raggio limitato di possibilità. Poiché dipingo, io accetto consapevolmente i limiti della pittura. Ma all’interno di questi limiti per me non esiste nessun tabù”.

Winfred Gaul, Markierungen XXXVIII, 1973, acrilico e pastelli su tela / PVA u. Kreide Lwd., cm 80×80

Scrive a riguardo Corà: “Gaul sente di dover tornare a generare le nuove strutture della sua inesauribile interrogazione sull’essenza della pittura. Quello che Gaul pone in essere è un attento, sistematico processo analitico della prassi pittorica, basato sull’elaborazione del supporto idoneo alla sua azione, sugli strumenti con cui operare sui materiali e col colore e il disegno”.

Winfred Gaul ha affrontato la sfida concettuale dell’arte contemporanea riconoscendo che la pittura doveva evolversi senza essere ristretta a uno stile o a una definizione statica. Ha rifiutato l’idea di una “nuova pittura” come concetto vuoto e sospetto, sottolineando invece che la pittura doveva essere una riflessione permanente sulla possibilità di azione. Il suo approccio aperto e sperimentale ha contribuito a ridefinirne il concetto, dimostrando che il processo è un’indagine continua, una forma di espressione che abbraccia l’ambiguità e unisce l’evoluzione. La sua opera dimostra che la pittura è un’indagine in corso, un costante interrogarsi sulle possibilità e sui confini: l’arte può rivelare la verità dell’essere attraverso il graduale svelamento delle profondità piuttosto che limitarsi a essere un mero e depotenziato oggetto estetico.

Winfred Gaul, Markierungen XXV, 1973, pastello e gesso su tela / Pastel u. Kreide Lwd. cm 180×180

La trilogia di mostre dal titolo generale “Winfred Gaul: Pittura e Memoria” si è svolta in un itinerario suddiviso in tre tappe, frazionate nel tempo e con presenze di serie di opere diverse tra loro.
La prima frazione si è già svolta presso il Centro CRAC di Taranto, diretto da Giulio De Mitri, (10 dicembre 2022/ 30 gennaio 2023) dove sono stati esposti i lavori della serie Recycling (cartoni da imballaggio usati e ridipinti con acrilici da Gaul). La mostra e il catalogo erano a cura di Alberto Zanchetta con uno scritto di Roberto Lacarbonara.
Nella recente tappa veneziana presso la Galleria ArtNetWork di Orler, (16 giugno/ 20 luglio 2023) sono state esposte le tecniche miste su carta della serie Con Amore e i dipinti su tela della serie Dialogo con Monet. Quest’ultima serie, realizzata tra il 1982 e il 1995 è il doveroso omaggio che Winfred Gaul rende al grande maestro impressionista, a suo avviso iniziatore non solo dell’Impressionismo ma di una pittura finalmente libera nei gesti e dalle forti colorazioni.

L’ultima tappa di Cassino, ospitata in parte anche presso il Museo dell’Abbazia di Montecassino, chiude il cerchio presentando i cicli monumentali e dal forte impatto visivo “Markierungen”.

Winfred Gaul, Markierungen XXVI, 1973, gesso su tela / Kreide Lwd., cm 180×180

 

WINFRED GAUL (Düsseldorf 1928 – Kaiserswerth 2003)
Nella trilogia di mostre sul tema “Pittura e Memoria”, esposte al Camusac le opere delle serie “Markierungen 1971-1978”
a cura di Bruno Corà

27 ottobre 2023 – 27 gennaio 2024
Inaugurazione 27 ottobre ore 17.00

CAMUSAC Museo Arte Contemporanea
via Casilina Nord 1, Cassino 

e Sala Museale ABBAZIA di MONTECASSINO

Info: +39 335 1268238
info@camusac.com
http://www.camusac.com/

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