Non sei registrato? Registrati.
FORLÌ | Museo Civico San Domenico | Fino al 30 giugno 2024

di ILARIA BIGNOTTI

“Gli storici dell’arte hanno a disposizione molti termini per descrivere il modo in cui artisti e creativi hanno recepito le arti visive di epoche e luoghi diversi: influenza, imitazione, ispirazione, riscoperta, accoglienza. Nessuno di questi, tuttavia, rende in maniera adeguata la natura e l’intensità della fascinazione degli artisti britannici moderni per l’arte rinascimentale italiana. Nel loro caso, infatti, si può parlare soltanto di una storia d’amore”.

Credo che l’incipit di uno tra gli articolati e densissimi saggi in catalogo, firmato da Elizabeh Prettejohn, tra i curatori della mostra, possa mirabilmente definire il senso della grande mostra dedicata all’arte preraffaellita che sino a fine giugno è possibile ammirare negli spazi della Chiesa di San Giacomo e del Convento, parte dei Museo Civico San Domenico di Forlì.

Installation view, Preraffaeliti. Rinascimento moderno, Museo Civico San Domenico, 2024; ph. Emanuele Rambaldi

Sono circa trecento le opere esposte, provenienti da prestigiosi musei e collezioni internazionali, tra dipinti, sculture, disegni, stampe, fotografie, mobili, ceramiche, opere in vetro e metallo, tessuti, medaglie, libri illustrati, manoscritti e gioielli, uniti e distinti grazie all’allestimento elegante e contemplativo, virato in un caldo colore verde pavone che richiama le cromie delle opere e si fonde nella loro splendente intensità, dialogando magistralmente con il tanto oro che le caratterizza, progettato dallo Studio Lucchi & Biserni.

Passandoli in rassegna, non può non emergere come i capolavori e gli oggetti artistici in mostra facciano naturalmente emergere il lavoro di distillazione dei modelli rinascimentali medievali che gli artisti britannici avviarono negli anni Quaranta dell’Ottocento, in quel movimento artistico che oggi riconosciamo essere stato la sorgente del simbolismo europeo.

Installation view, Preraffaeliti. Rinascimento moderno, Museo Civico San
Domenico, 2024; ph. Emanuele Rambaldi

Un movimento che nel 1899, cinquantun anni dopo essere stato fondato con il nome di Confraternita dei Preraffaelliti, fu davvero il risultato di una “tempra dei ribelli: volevano la rivolta, e fecero una rivoluzione”, come ha scritto Peter Trippi, altro curatore, nel suo saggio, citando William Michael Rossetti. In effetti, continua il curatore, “ogni generazione produce giovani insoddisfatti e la storia dell’arte occidentale è scandita da una serie di rivolte, qualcuna con effetti più duraturi di altre”. Tuttavia, la ribellione della Confraternita non riguardava solamente l’estetica: come osserva Tim Barringer nel suo saggio, “i Preraffaelliti guardavano al passato per correggere le imperfezioni del presente”.

Installation view, Preraffaeliti. Rinascimento moderno, Museo Civico San Domenico, 2024; ph. Emanuele Rambaldi

Osservando le opere esposte in mostra, non solo quelle dei grandi maestri conosciuti a livello internazionale del movimento, ma anche di autori meno noti al grande pubblico, si coglie immediatamente come il senso del tempo, il suo fluire tra i secoli, nel rispecchiarsi dei sentimenti e delle passioni, si traduce in quelle che Aby Warburg chiamò le “Pathosformeln”: visualizzazioni, appunto, di sentimenti e concetti eternamente ricorrenti che l’arte prova a fissare in immagini capaci di persistere alle epoche. Così, le Ragazze greche che raccolgono ciottoli in riva al mare di Frederic Leighton del 1871 è un dipinto dove i panneggi veleggiano attorno ai corpi delle figure femminili in volute che immediatamente ci fanno percepire lo scorrere di una brezza marina che è metafora del vento dei secoli.

Installation view, Preraffaeliti. Rinascimento moderno , Museo Civico San Domenico, 2024;
ph. Emanuele Rambaldi

Anche la straordinaria capacità di virare in tutti i toni dorati e aranciati le vesti e le chiome femminili, come nel caso de La vedova romana del 1874 di Dante Gabriel Rossetti, o di sperimentare le infinite varianti vegetali nell’affresco monumentale ideato da Edward Burne-Jones, William Morris, John Henry Dearle e prodotto da Morris & Co., facente parte del ciclo Arazzi del Santo Graal.

Dante Gabriel Rossetti, La vedova romana, 1874, olio su tela. Museo de Arte de Ponce / The Luis A. Ferré foundation, Inc.

I cavalieri si armano, progettato nel 1890, tessuto nel 1898-1899, dichiara lo sguardo meticolosamente attento e profondamente appassionato dei Preraffaelliti nei confronti di un maestro rinascimentale quale Sandro Botticelli, che assieme a Michelangelo Buonarroti, e agli esponenti della scuola veneziana Veronese e Tiziano, furono tra gli autori prescelti per quella che fu una vera e propria rivolta contro le norme eccessivamente formali e severe imposte dalla Royal Academy.

Installation view, Preraffaeliti. Rinascimento moderno, Museo Civico San Domenico, 2024; ph. Emanuele Rambaldi

E poi, innegabili gli echi della grande e sottilissima architettura gotica veneziana, i rimandi a Cimabue e Giotto, dovuti alla volontà dei Preraffaelliti di percorrere, innovandola, la scoperta della forma tra tardo Medioevo e primo Rinascimento.
Aspetti che resero finalmente nota a livello internazionale anche la grande arte britannica: al punto che anche Oscar Wilde, nel famoso ciclo di conferenze tenuto nel 1882 in America del Nord, disse al suo pubblico: “lo chiamo Rinascimento inglese perché è indubbiamente una sorta di rinascita dello spirito dell’uomo, analoga al grande Rinascimento italiano del Quattrocento”, ricorda il curatore Peter Trippe.

Edward Burne-Jones, William Morris, and John Henry Dearle (designers), Morris & Co. (produttore, tessuto by Robert Ellis, John Keich, John Martin, and George Merritt) – progettato nel 1890-1893, tessuto nel 1898-1899, arazzo ad alto ordito con trama in lana e seta su ordito in cotone. Collezione privata

Un rinascimento che, in mostra, fa nascere nei nostri occhi profonde emozioni, e sottili inquietudini, nella consapevolezza del percorso di arte e vita che questi artisti seppero condurre, ribelli e fratelli.

Installation view, Preraffaeliti. Rinascimento moderno , Museo Civico San
Domenico, 2024; ph. Emanuele Rambaldi

PRERAFFAELLITI. Rinascimento moderno
mostra diretta da Gianfranco Brunelli
curata da Elizabeth Prettejohn, Peter Trippi, Francesco Parisi e Cristina Acidini,
con Tim Barringer, Stephen Calloway, Charlotte Gere, Véronique Gerard Powell e Paola Refice

Fino al 30 giugno 2024

Museo Civico San Domenico Forlì
Piazza Guido da Montefeltro 12, Forlì

Info e prenotazioni: + 39 0543 36217
mostraforli@civita.art
www.mostremuseisandomenico.it

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •