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#unnataleadarte vol.1

di Livia Savorelli

Certamente quello 2020 sarà ricordato come un Natale particolare, in un anno che ha scosso profondamente la vita e stravolto la nostra quotidianità. Abbiamo dovuto chiuderci nelle nostre case, per salvaguardare la nostra salute e quella del nostro prossimo, abbiamo ridotto quasi a zero la nostra socialità, abbiamo dovuto dimenticare i nostri piaceri, non potendo più vedere una mostra, andare al cinema o teatro, vivere una cena in tranquillità con gli amici. Abbiamo dovuto inoltre rinunciare alla nostra fisicità, indossando sempre una mascherina che copre gran parte del nostro volto.
Abbiamo dovuto imparare a sorridere con gli occhi… Ma se questo non ci bastasse, c’è un artista – Domenico Velletri – che per farci ritrovare un po’ dell’identità perduta, ha avuto un’idea molto originale: creare un’edizione limitata di mascherine personalizzate, dal titolo ”Son io o son io”, della serie VEDO (acronimo del cognome e nome dell’artista) che riproducono la parte mancante del nostro volto.

Domenico Velletri, ”Son io o son io”, mascherine in edizione limitata della serie VEDO. © Domenico Velletri

Si tratta di piccole opere in miniatura, dipinte su una forma di mascherina da lui stesso ideata, in cui interviene con matite e colori per il tessuto e successivamente fa confezionare da un’azienda locale. Un’originale testimonianza indossabile del triste e buio momento storico che stiamo vivendo ma, come l’artista tende a precisare, si tratta di “mascherine adatte ad uso della collettività e non ad uso sanitario”.
Per ordinare la mascherina con la propria effige – per le signore, anche con labbra con rossetto per non perdere la femminilità 😉 – oppure con quella del personaggio famoso preferito, potete contattare Velletri sui social (pagina facebook: domenico velletri artist; instagram: domenicovelletrireal).

Di mascherine d’artista continuiamo a parlare, con il progetto ideato dalla Sist’Art Gallery con la volontà di promuovere gli artisti della galleria ma, soprattutto, come strumento di diffusione dell’arte contemporanea, attraverso un oggetto divenuto ormai indispensabile nella quotidianità, portando un po’ di bellezza e positività anche in un momento come questo in cui la pandemia ha profondamente scosso tutto il mondo.
In questa operazione culturale di promozione, rientrano anche le tre mascherine dedicate a Tobia Ravà.
Realizzate in cotone e TNT, in tiratura di 50 per ogni soggetto, riproducono tre lavori dell’artista veneziano e si intitolano (rispettando l’ordine in cui appaiono nella foto): Aria di Foresta, Rospetta rossa pigreca su fiboninfea e Par Par – Volo d’amore.
Per info: gallery@sistart.org, https://sistart.org

Tobia Ravà, Mascherine 2020, progetto di Sist’Art Gallery

I gioielli d’artista sono sempre degli ambitissimi regali di Natale. Nel caso della proposta studiata dall’artista Andrea Cereda, con la serie UNO D 1, parliamo di vere e proprie sculture da indossare realizzate utilizzando lamiere di ferro recuperate da vecchi bidoni industriali.
Ogni scultura è un pezzo unico per forma e per materiale ed è corredata da un’autentica che riporta numero, anno di creazione e firma. L’astuccio che la contiene è anch’esso studiato e realizzato a mano dall’artista. Si tratta di un box di cm 17×17, in cartone vegetale grigio con logo a rilievo.
Per info su disponibilità e prezzo potete contattare Andrea Cereda via mail: a.cer@tiscali.it; per approfondire la sua ricerca, potete visitare il sito internet: www.andreacereda.com

UNO D 1, serie di sculture/gioiello creata da Andrea Cereda

Sempre nell’ambito del gioiello d’artista, questa volta utilizzando come medium prediletto il legno, le creazioni di Fabrizio Bonvicini si caratterizzano per originalità e grande senso estetico.
Si tratta di pezzi unici creati con legno di rovere recuperato da vecchie travi del 1500, torniti e scolpiti a mano e, infine, patinati con diversi passaggi di colore.
Sculture da indossare dalle forme innovative ma che conservano sempre uno sguardo rivolto al fascino del vissuto.
Alcune creazioni sono visibili sul sito della galleria myday-byday di Roma (qui il sito). Bonvicini è, inoltre, contattabile su Facebook ed Instagram.

Anello scultura di Fabrizio Bonvicini

Natale vuol dire anche assaporare i dolci della tradizione, come il panettone. Allora, per chi come noi ama circondarsi di bellezza, come fare a rinunciare al Panettone Fornasetti? Nato dalla collaborazione tra due storiche eccellenze milanesi – l’atelier Fornasetti e il panificio di Davide Longoni – è un panettone che rende omaggio a Milano, attraverso l’uso dello zafferano, abbinato per l’occasione a gustose pesche candite, ed è frutto dell’ingegno e della creatività di due innovatori, Barnaba Fornasetti e Davide Longoni, che amano recuperare il passato nella loro personale ricerca: nel caso di Longoni, attraverso una sapiente lavorazione di tre giorni, dalla maturazione dell’impasto, alla lievitazione, fino al confezionamento; nel caso di Fornasetti, con creazioni uniche, a cavallo tra arte e design, caratterizzate da una decorazione dai tratti immaginifici e da un linguaggio visivo ironico e sofisticato.
Il panettone, del peso di 1.5 kg, è reso ancora più esclusivo dalla scatola che lo contiene, fregiata con alcuni tra i decori fornasettiani più iconici: il tema architettonico e parte del volto di Lina Cavalieri. È disponibile su ordinazione presso il negozio Fornasetti di Milano, sul sito www.fornasetti.com e nei negozi di Davide Longoni.

Panettone Fornasetti. Ricetta esclusiva di Davide Longoni.

E ancora il panettone è protagonista delle due Capsule Collection Limited Edition della Di Stefano, azienda siciliana di Raffadali, chiamata dagli arabi il “villaggio delle eccellenze”, che da anni sceglie l’arte contemporanea e l’artigianalità made in Sicily come simbolo delle sue produzioni, grazie alle collaborazioni con artisti, designer, stilisti e chef.
Per il Natale 2020, il testimone di Alice Valenti – autrice della prima latta d’autore (leggi qui: www.espoarte.net/arte/un-natale-ad-arte-la-capsule-collection-dautore-della-di-stefano) – passa a Domenico Pellegrino (classe 1974, artista e pittore amante delle policromie: ha fatto delle tradizioni della sua terra il leitmotiv della sua ricerca). Miti greci e leggende, supereroi contemporanei, a metà tra il pop e il folk, vestiti di tradizionali decori siciliani e le luci delle feste patronali diventano/inventano un nuovo linguaggio con cui l’artista racconta il nostro tempo. Per la latta d’autore, Pellegrino trasferisce il soggetto di una sua opera in luminaria – il leone antropomorfo passante – ispirandosi  alla figura e alla corte di Federico II di Svevia, un omaggio all’attualità della sua visione del mondo e del suo progetto di rivoluzione culturale (è stato, infatti, il primo re a parlare d’inclusione e unione di popoli e culture diverse).

Latta limited edition di Domenico Pellegrino, Di Stefano dolciaria

Scilla & Cariddi sono, invece, i protagonisti in chiave street art – della seconda Christmas Capsule Collection Limited Edition 2020 – firmata dallo street-artist Ligama, classe 1986 – associato al panettone formato Magnum ai gusti Carrubo Classico e Mela da 3 e 5 kg. Un piatto da collezione in cui i colori e i tratti tipici della street art dell’artista si fondono e convivono con reperti d’arte classica che si stagliano, con stridente e armonica bellezza, sullo sfondo di un murales virtuale stampato su vetro temperato. Per info: www.distefanodolciaria.it

Ligama, piatto limited edition, panettone magnum Di Stefano. Ph Alessandro Castagna

Vi è piaciuta questa prima puntata di Un Natale ad Arte: consigli per circondarsi di bellezza? Allora restate sintonizzati, tra qualche giorno appuntamento con il secondo episodio…

 

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