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ASSAB ONE | Milano | Premiazione 15 novembre 2014

Intervista a STEVEN MUSIC, ideatore Celeste Network, di Livia Savorelli

Mancano pochi giorni al 15 novembre, giornata in cui, negli spazi dell’ASSAB ONE di Milano, verranno annunciati i vincitori dei due premi – Premio Celeste e Celeste Art Prize.
Nell’attesa ci siamo concessi una lunga chiaccherata con Steven Music, instancabile anima del Celeste Network, per parlare dei numeri raggiunti da questa piattaforma e dei progetti più recenti che l’hanno vista protagonista…

Ritratto di Steven MusicParliamo di Celeste Network. Quando nasce e con quali obiettivi?
Celeste Network è nato nel 2007, tre anni dopo la prima edizione del Premio Celeste, per promuovere in un modo più articolato su internet le opere candidate. Negli anni il network è cresciuto e oggi si presenta come una delle poche piattaforme web internazionali dedicate alle opere degli artisti visivi. Il network è a disposizione di tutte le persone interessate all’arte contemporanea che decidono di iscriversi per partecipare ai premi che Celeste organizza e anche di coloro che semplicemente vogliono farne parte per stabilire contatti con altri artisti e con i professionisti del mondo artistico quali galleristi, critici e curatori. Attualmente ci sono più di 60.000 iscritti al network, ognuno con una pagina personale da cui interagire.
L’obiettivo primario del network è di far conoscere le opere degli iscritti sia dentro la community che fuori, utilizzando una vasta gamma di funzioni di visualizzazione e di attività “social” appositamente create. Il network vuole favorire il contatto fra gli iscritti, la promozione di eventi e consentire lo scambio di competenze per la creazione di nuovi progetti artistici.

Anche quest’anno avete rinnovato la partnership con ArtVerona Project Fair, con Collectors for Celeste… Puoi raccontarci qualcosa di più del progetto e di come siete giunti quest’anno alla scelta di Silvia Giambrone?
Abbiamo accettato l’invito da parte di ArtVerona di organizzare all’interno della fiera un premio che desse visibilità alle opere degli artisti emergenti. Scegliendo ed acquistando l’opera di un artista, diamo supporto alle attività del vincitore e della sua galleria. Inoltre, cerchiamo di portare l’attenzione dei collezionisti e del pubblico sul lavoro delle gallerie coinvolte nella RawZone dove si concentrano le opere degli artisti emergenti.
Abbiamo voluto premiare l’opera Made in Italy di Silvia Giambrone per il modo intenso ma silente con cui ha affrontato un tema millenario: il controllo della società sulla donna. L’atteggiamento calmo ma deciso, quasi inarrestabile, in cui le tavolette esprimono il senso antico, “fossile” del dolore e la sopportazione, parla a noi in un modo molto contemporaneo. Non si tratta più di un femminismo urlato e violento, ma pacato, determinato, articolato ed informato. L’opera coglie il nostro tempo nella maniera più alta – cercando il cambiamento dello status della donna con intelligenza.

Collectors for Celeste, Silvia Giambrone, Made in Italy, 2012, gesso dimensioni variabili rappresentato in fiera da Doppelgaenger

Una parte consistente del lavoro del tuo team è indirizzata alla realizzazione di tre premi: il Premio Celeste, il Celeste Prize e il Visible White. Ci puoi sintetizzare le caratteristiche di questi format?
– I premi sono delle open call, aperti a tutti, senza limiti di età o esperienza.
– I curatori e critici della giuria sono esterni alla nostra organizzazione. Celeste non partecipa alla scelta delle opere finaliste, si preoccupa di invitare i curatori della giuria, di supervisionare lo svolgimento dei premi secondo le direttive dei bandi e di sviluppare l’attività di Celeste Network, su cui poggiano i premi.
– Le opere finaliste sono scelte online dalla giuria per la qualità del lavoro presentato, secondo i criteri stabiliti nei bandi.
– L’artista paga una quota di adesione che rappresenta un impegno da parte sua e non conoscendo la giuria normalmente, esige trasparenza. La trasparenza garantisce la credibilità di un processo che vuole essere chiaro e legittimante per una community aperta come la nostra.
– Le giurie sono composte da numerosi curatori per minimizzare la possibilità di concertazioni di scelte. Ogni giurato effettua la sua scelta in sede separata dai suoi colleghi di giuria. I risultati delle preferenze di tutti i curatori vanno poi sommati per arrivare alla rosa delle opere finaliste.
– I vincitori dei premi sono decisi dagli artisti finalisti stessi, con una votazione segreta durante la mostra finale.

Arbër Elezi, finalista Premio Celeste 2014

Il Celeste network è un progetto culturale auto sostenibile, che si autofinanzia con le quote di iscrizione versate dagli utenti del network. Quindi la scelta di non ricercare un “main sponsor” per il sostegno delle vostre iniziative rientra nella vostra mission, nonostante i vostri art prize conferiscano premi in denaro?
Credo che distribuire premi in denaro sia il miglior modo per dare ai vincitori la possibilità di investire, come vogliono e con responsabilità, nel loro lavoro e nella loro carriera. Oltre al denaro, i partecipanti ai premi possono essere selezionati per una delle 10 mostre gratuite organizzate ogni anno con altrettante gallerie italiane ed internazionali.
I soldi delle quote di iscrizione ai premi sono immediatamente reinvestiti nella programmazione ed amministrazione di Celeste Network, nei premi in palio e nella logistica associata all’organizzazione dei premi e delle mostre finali. In considerazione di questo ruolo cruciale e del bisogno di mantenere questa circolarità, lavoro costantemente per rendere il network più esaustivo, aperto e funzionale possibile. Credo che il nostro ethos di ridistribuzione attiva delle quote di iscrizione nel network non sia solo la modalità più efficace per portare avanti oggi un progetto culturale auto sostenibile, ma anche, data la sua costante crescita, una fonte di nuove ed insondate possibilità per gli utenti. Abbiamo raggiunto i risultati che vediamo oggi senza l’appoggio di uno sponsor economico. Continuiamo a fare affidamento sulle quote di adesione degli artisti e sulle molte sponsorship tecniche che i nostri partners offrono.

Parliamo dell’edizione 2014: 43 finalisti del Premio Celeste (Italia) e altrettanti del Celeste Prize (Internazionale) si contenderanno un montepremi di € 41.000. Quali sono stati i numeri del Premio, ovvero gli artisti iscritti?
Si sono iscritti ai due premi Celeste 2.200 artisti che provengono da 61 nazioni.

Yuko Kokubun, finalista Celeste Prize 2014, Sezione Pittura & Disegno

Quando saranno decretati i vincitori?
Il giorno della premiazione, sabato 15 novembre ad ASSAB ONE, Milano, attraverso una votazione segreta effettuata dagli 86 artisti finalisti.
Volevo ricordare che il merito della qualità delle opere finaliste è dei 27 curatori della giuria invitati a scegliere. La giuria del Premio Celeste (Italia) è presieduta quest’anno da Lorenzo Benedetti, attuale direttore artisico del De Appel Center, Amsterdam, mentre la giuria del Celeste Prize (International) da Elena Sorokina, curatrice indipendente a Parigi.

Opere e progetti dei 43 finalisti Premio Celeste:
http://www.premioceleste.it/premioceleste2014/

Premio Progetto, 4.000 €
Matteo Cirenei, Matteo Montani, Marta Primavera

Premio Pittura & Disegno, 4.000 €
Paolo Bini, Andrea Ciresola, Carlo Colli, Claudio Corfone, Irene Dioli, Cristiano Di Martino, Raffaele Di Vaia, MarMo – La Via, Martino Saccani, Stefano Seraglio

Premio Fotografia & Grafica Digitale, 4.000 €
Andrea Alfano, Camà, Roberta Capaldi, Fausto Colavecchia, Roberto Dapoto, Samir Khadem, Niki Leck, Mimmi Moretti, Eleonora Pecorella, Marco Rossetti

Premio Video & Animazione, 4.000 €
Irene Dionisio, Simonetta Fadda, Patricia Fraser, Cristina Gednalske, Jacopo Gregori – Gabriella Napolitano, Giuliano Lombardo, Domenico Mangano, Sara Montironi, Carlotta Piccinini, Danilo Torre

Premio Installazione, Scultura & Performance, 4.000 €
Alessandra Alampi, Adelaide Cioni, Coclite/Demattia, Arbër Elezi, Dunia Mauro, Luana Perilli, Luigi Presicce, Mauro Romito, Fabrizio Saiu, Rashid Uri

Premio del Pubblico, 500 €
Sarà votato in loco il 15 novembre dal pubblico presente

Curatori Giuria Premio Celeste:
Lorenzo Bruni, curatore indipendente, Base e Museo Riso
Cecilia Casorati, presidente dell’Associazione Internazionale Critici d’Arte, Italia
Stefano Chiodi, storico e critico, fondatore di Doppiozero
Daniele De Luigi, curatore indipendente, tra i curatori del festival Fotografia Europea
Adrienne Drake, direttrice della Fondazione Giuliani
Daria Filardo, curatrice e docente d’arte allo IED
Pietro Gaglianò, studioso dei linguaggi contemporanei
Ilaria Gianni, direttore artistico alla Nomas Foundation
Chiara Pirozzi, curatrice indipendente
Silvano Manganaro, redattore della rivista Drome Magazine
Lisa Pedicino, curatrice del Kunstraum Walcheturm, Zurigo

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Opere e progetti dei 43 finalisti Celeste Prize:
http://www.premioceleste.it/celesteprize2014

Project Prize 4.000 €
Almudena Crespo, Ingrid Eggen, Mateusz Sarello

Painting & Drawing.Photography & Digital Graphics Prize 4.000 €
Giovanni Sartori Braido, Micaela González, Anna Gramaccia, Rubaba Haider, Huiming Hu, Yuko Kokubun, Emmy Mikelson, Zach Mory, Adrian Tone, Monica Turcu.

Photography & Digital Graphics Prize 4.000 €
Eleanor Leonne Bennett, Nicoletta Boraso, Marcusaurelius, Andrei Mateescu, Sinaida Michalskaja, Marina Morón, Patishere, Poli63, Ákos Rajnai, Jacqueline Tune.

Video & Animation Prize 4.000 €
Emiliano Albensi, Younes Baba-Ali, Emma Charles, Elno, Tine Fehr, Shumona Goel, Saba Hasan, Sasha Litvintseva, Ato malinda, Stephanie Marletta.

Installation, Sculpture & Performance Prize 4.000 €
Anna Casazza, Dario D’Aronco, Federico Delfrati, Nicolas Gomez, Shelbatra Jashari, Dejan Kaludjerovic, Graziano Meneghin, Rebecca Moccia, Jacopo Trabona, Mark Aerial Waller.

Premio del Pubblico, 500 €
Sarà votato in loco il 15 novembre dal pubblico presente.

Curatori Giuria Celeste Prize:
Antonia Alampi, Curator at Beirut Art Centre, Cairo, Egypt
Natasa Petresin Bachelez, Chief-Editor Manifesta Journal, Amsterdam, The Netherlands
Daniele Balit,  Independent curator and critic, France
Daria de Beauvais, Curator at Palais de Tokyo, Paris, France
Jelle Bouwhuis, Curator at Stedelijk Museum, Amsterdam, The Netherlands
Andrea Bruciati, Independent curator and critic, Italy
Katerina Chuchalina, Curator at V-A-C Foundation, Moscow, Russia
Jonathan Lahey Dronsfield, Independent curator and philosopher, UK
N’Goné Fall, Independent curator and founder of Gaw-Lab, Senegal
Andrew Hunt, Director of Spacex, Exeter, UK
Mélanie Mermod, Independent curator, Switzerland
Solvej Helweg Ovesen, Artistic Director at Grosses Treffen, Berlin, Germany
Oscar Roldàn-Alzarte, Curator, Museum of Modern Art Medellin, Colombia
Pedro Vélez, Independent curator, Chicago, USA

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