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LONDRA | Kristin Hjellegjerde Gallery | 31 luglio – 7 settembre 2014

Andrea Francolino, giovane artista di origine pugliese (Bari, 1979), noto per i suoi lavori che si sviluppano attorno ad una visione critica della società dei consumi e ai linguaggi pubblicitari, per questa estate 2014 presenta una selezione di nuove opere a Londra alla Kristin Hjellegjerde Gallery, aperta nel 2012 nella zona Southwest della capitale britannica. Le opere di Francolino, che raccontano una contemporaneità dipendente e consumata dal linguaggio pubblicitario, utilizzando in particolare i prodotti e il loro packaging, ultimamente si sono concentrate maggiormente attorno al contrasto tra la vulnerabilità dell’uomo e la perfezione della natura.


La personale A-Biotic intende dipingere uno scenario immaginario in cui tutto ciò che conosciamo non esiste più, non si tratta però di un mondo post apocalittico, ma piuttosto di un’esplorazione della contemporaneità alla ricerca del vero significato dell’espressione “essere umano” oggi
. Consumismo, edonismo, spreco, tecnologia, omologazione, cambi climatici, malnutrizione e fame  – sottolinea Francolino – sono tutti elementi che fanno parte del nostro tempo.  Con il suo lavoro l’artista cerca di trovare un modo per pensare e comunicare il significato della vita oggi, in grado di includere tutti questi elementi alla ricerca di cosa significa essere umani oggi.

Andrea Francolino, A-biotic, installation view
In tal senso, luogo ed oggetto simbolo di questa ricerca diventano i centri commerciali, veri e propri emblemi della contemporaneità, definiti dallo stesso artista “veri e proprio luoghi di pellegrinaggio” dove l’acquisto degli oggetti assume un vero e proprio valore culturale:
la possibilità di una vita migliore grazie al possesso di cose materiali. Nascono così i lavori in calcestruzzo di grandi dimensioni dedicati alle planimetrie dei centri commerciali, mappe di vere e proprie metropoli dello shopping di tutto il mondo. Una volta realizzate queste mappe vengono distrutte dallo stesso artista e ricomposte come un puzzle all’interno di una cornice: grandi e ambiziose strutture che attraverso la rottura rivelano simbolicamente quanto è grande la vulnerabilità umana.


A-Biotic
,
il lavoro da cui l’intera esposizione prende il titolo, il piano terra di un centro commerciale è ricreato direttamente sulla parete della galleria con una serie di 800 buchi in cui sono inseriti tondini metallici a creare un effetto tridimensionale che proietta la sagoma del centro commerciale all’interno della galleria. Al centro dell’installazione, incastonato un semplice vaso che contiene una pianta a rappresentare il dualismo tra cio che è vivo e ciò che non lo è.

La materia organica è rappresentata anche nell’installazione realizzata con tutto il materiale di scarto ottenuto dalla lavorazione degli altri lavori: un cumulo di frammeti di calcestruzzo sulle quali spunta la vegetazione, un simbolo di come la natura è in grado di restituire significato anche alla materia ormai non più utilizzabile per qualsiasi fine umano, metafora di come la vita irrompe anche lì dove sembrava impossibile.

Andrea Francolino. A-Biotic

1 agosto – 6 settembre 2014

Kristin Hjellegjerde Gallery
533 Old York Road
Wandsworth, Londra

Info: khjellegjerde@mac.com
www.artecogallery.com

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