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TORINO | sedi varie

di Francesca Di Giorgio

E anche quest’anno ai primi di novembre sembra che tutto accada a Torino, o almeno, per quanto riguarda il circolo dell’arte contemporanea. Torino diventa città ad alta densità di fiere (da ArtissimaThe Others, da Flashback a Paratissima…) ed eventi in città che non si esauriscono nella prossima tre giorni di full immersion e di cui vi parleremo ad hoc più avanti con news e approfondimenti dedicati.
Ora, in sentesi, un breve viaggio, in 5/6 scatti. Qualcosa sta accadendo a Torino.

Olafur Eliasson: Orizzonti tremanti
A cura di Marcella Beccaria
3 novembre 2022 – 26 marzo 2023
Castello Di Rivoli
https://www.castellodirivoli.org/
Olafur Eliasson trasforma la Manica Lunga con una nuova serie di sei opere d’arte immersive simili a dispositivi ottici dalla struttura a cuneo. All’interno di ciascuna installazione si vedono complesse forme fluide in movimento che attraversano uno spazio panoramico a 360 gradi, che appare più ampio di quanto fisicamente possibile. Si tratta di illusioni ottiche prodotte grazie a specchi e proiezioni di luce.

Olafur Eliasson, Your power kaleidorama, 2022, veduta mostra Olafur Eliasson: Orizzonti tremanti, Castello di Rivoli, 2022. Foto: Agostino Osio

Gregory Crewdson. Eveningside
A cura di Jean-Charles Vergne
“La mostra riunisce per la prima volta le tre serie del fotografo concepite tra il 2012 e il 2022. Pensate come una trilogia, offrono una prospettiva inedita su un decennio di creazione, rivelando il versante intimo dell’universo che ha fatto di Crewdson una delle figure fondamentali della fotografia. Messi in scena facendo ricorso ai mezzi propri del cinema, i suoi scatti hanno progressivamente legato insieme i frammenti di un mondo crepuscolare ispirandosi a un certo tipo di immagini cinematografiche radicate nella memoria collettiva e nella cultura letteraria americana.

Veduta della mostra Gregory Crewdson. Eveningside, Gallerie d’Italia, Torino. Foto: Andrea Guermani

“Il titolo della mostra dedicata a Lisetta Carmi evoca la sua formazione di pianista ma anche il coraggio di cambiare direzione, di intraprendere percorsi diversi, per seguire la sua ostinata volontà di dare voce agli ultimi.  In mostra oltre 150 foto scattate tra gli anni Sessanta e Settanta, incluse alcune tra le opere più salienti del suo lavoro: dallo straordinario reportage “I travestiti”, unico nel suo genere e diventato negli anni Settanta un libro di culto, con la sua declinazione del tutto inedita a colori, alla documentazione del parto, oltre ai lavori fotografici dedicati al mondo del lavoro in Italia e all’estero e ai ritratti di Ezra Pound”.
Gallerie d’Italia
12 ottobre 2022 – 22 gennaio 2023
https://www.gallerieditalia.com/it/torino/

Veduta della mostra Lisetta Carmi. Suonare forte, Gallerie d’Italia, Torino. Foto: Andrea Guermani

Michal Rovner. Alert
Fondazione Merz
“Con Alert l’artista trasforma lo spazio della Fondazione in un portale verso un’altra dimensione, creando un’esperienza immersiva sia all’interno che all’esterno con un’installazione site-specific.
I lavori risuonano in una dimensione non familiare, evocando un senso di paura e di allerta, facendo riemergere energie primitive e la notte insita in noi.
In reazione alla situazione di crisi dei rifugiati, Rovner ha trascorso notti tra i campi bui, in attesa di un incontro con gli sciacalli, gli altri, gli sconosciuti. Ed è accaduto che una notte una femmina di sciacallo si è lasciata osservare: «mi ha guardato. Ha guardato a destra e a sinistra; era molto attenta. E poi è scappata via. Poi è tornata e si è allontanata, è tornata e si è allontanata. Quando ho messo le mani sulla telecamera, è scappata completamente e poi, quando mi sono seduta in silenzio, è tornata di nuovo. E poi si è sdraiata».
Il lavoro dell’artista ci richiede di riflettere sulla crisi del dislocamento, sulla massa di umanità in movimento che sta attraversando il mondo intero che, secondo UNHCR quest’anno ha superato la soglia dei 100 milioni di persone, un’esperienza dove il confine tra l’esistenza e la sparizione è fragile e impreciso.”

31 ottobre 2022 – 29 gennaio 2023
Installazione in esterno visibile dal 31 ottobre al 6 novembre 2022
incontro con l’artista e speciale visita all’installazione in esterno: 4 novembre 2022 ore 18.00-20.00
https://www.fondazionemerz.org/

Una veduta dell’installazione esterna per la mostra «Michal Rovner. Alert» (2022), Torino, Fondazione Merz. Cortesia di Fondazione Merz. Foto Andrea Guermani

Regina José Galindo. Tierra
A cura di Marco Scotini
PAV Parco Arte Vivente
Regina José Galindo, artista guatemalteca che da più di vent’anni indaga il tema della giustizia sociale attraverso pratiche performative il cui baricentro espressivo si situa nella relazione tra il corpo e l’ambiente. L’esposizione, a cura di Marco Scotini, fa seguito a quelle dedicate all’artista indiana Navjot Altaf e all’artista indonesiana Arahmaiani nell’indagare le specifiche relazioni che intercorrono tra sfruttamento ambientale e soggetti oppressi, le donne e le minoranze, decentrando lo sguardo oltre i confini geografici e culturali del cosiddetto occidente.
In occasione dell’opening, questa sera, venerdì 4 novembre, alle ore 19.30, l’artista presenta la performance inedita Coal to light the fire che riflette sulla materia fossile, connettendo il percorso espositivo all’attuale crisi umanitaria ed energetica.

5 novembre 2022 – 26 febbraio 2023
http://parcoartevivente.it/

Regina José Galindo, Tierra, 2022, exhibition view, Ph. Francesca Cirilli

Arthur Jafa. RHAMESJAFACOSEYJAFADRAYTON
A cura di Claude Adjil e Judith Waldmann con Hans Ulrich Obrist, da un’idea di Amira Gad
OGR
Il titolo
della prima personale dedicata all’artista e regista statunitense Arthur Jafa (Tupelo, 1960) in un a istituzione italiana è una crasi linguistica che associa i nomi di tre celebri chitarre elettriche (Arthur Rhames, Pete Cosey, Ronny Drayton), evocando la materia d’indagine del progetto, che si concentra sulle influenze della Black music statunitense per tracciare un ritratto articolato e complesso della cultura afroamericana, al di là degli stereotipi e delle categorizzazioni. L’attività di Jafa – Leone d’Oro come miglior artista a Venezia nel 2019, per l’opera The White Album – si concentra infatti da tempo sulla messa in discussione di assunti culturali dominanti su temi identitari e razziali.
Il progetto allestito alle OGR, che si presenta come unica installazione ideata per il Binario 1, è frutto di una collaborazione con Serpentine, nell’ambito della mostra itinerante A Series of Utterly Improbable, Yet Extraordinary Renditions. Venerdì 4 novembre, in occasione del vernissage, lo spazio del Duomo ospiterà il concerto del pianista e compositore jazz Jason Moran, con la violoncellista e compositrice Okkyung Lee e il bassista Melvin Gibbs, in un’esibizione studiata da Jafa.
4 novembre 2022 – 15 gennaio 2023
https://ogrtorino.it/

ARTHUR JAFA, RHAMESJAFACOSEYJAFADRAYTON. Installation view at OGR Torino, 2022.
Ph. Andrea Rossetti for OGR Torino. Courtesy OGR Torino

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