GENOVA | Studio Rossetti Underground | Fino al 25 aprile 2021
Intervista ad ELISABETTA ROSSETTI di Francesca Di Giorgio
In un periodo in cui tutti aspirano a rinascita e cambiamento radicali, l’arte deve restare un perno attorno al quale far ruotare dubbi e certezze, generando sempre nuove visioni, ideali e concrete.
A Genova, nel cuore del centro storico più grande d’Europa, Studio Rossetti Arte Contemporanea si espande aprendo Studio Rossetti Underground, un nuovo spazio di galleria, sottostante a quello “principale”, affacciato su Piazza Giustiniani. Palazzo Saluzzo è uno dei palazzi storici più importanti della città e, per chi conosce un po’ la storia di Genova, o si appresta a farlo, sa quanto raccontino della Superba in fatto di storia e di “pubbliche relazioni” internazionali.
Un luogo nuovo e antico, allo stesso tempo, recuperato da Elisabetta Rossetti, titolare di galleria e architetto di formazione. L’apertura è nel segno del contemporaneo e delle nuove collaborazioni.
La personale deep down di Silvio Porzionato è, infatti, l’incipit di un nuovo corso della galleria ma anche di una collaborazione inedita con l’artista italiano e dal curriculum internazionale.
Le opere di Porzionato sembrano come affreschi su muro recuperati, emergono dal buio dello spazio, dalle basse volte, per quella luce propria, interna, della pittura ad olio su tela…
Ci descrivi la natura del “nuovo” spazio, le sue peculiarità e come interagiscono con la tua idea di galleria d’arte?
Lo spazio che ho scelto per esporre i dipinti di Silvio Porzionato è un luogo affascinante per la sua collocazione e per la sua storia, è in grado di emozionarci e farci dialogare con il passato.
Quando l’ho scoperto ho pensato che non potesse rimanere sconosciuto e abbandonato e che dovesse necessariamente tornare a rivivere donandogli una seconda possibilità, un’altra vita e ho quindi deciso di affidargli un grande compito, oltre a quello di ricordarci antiche memorie, quello di ospitare le opere di un artista di prestigio come Silvio Porzionato.
In questo momento più che mai, le caratteristiche dello spazio portano a riflettere sul fatto che dovremmo imparare a guardare oltre, avere un approccio meno superficiale ma diretto verso il profondo e ridonare valore ad alcuni aspetti che non emergono in superficie e che non sono immediatamente visibili.
Un nuovo spazio che si apre alla collaborazione inedita con Silvio Porzionato. Come nasce il contatto con l’artista piemontese, per la prima volta in mostra a Genova?
La prima volta che mi trovai di fronte ai dipinti di Silvio Porzionato ne rimasi fortemente colpita, mi toccarono nel profondo. In questi anni ho sempre seguito il suo percorso e i suoi successi raggiunti, soprattutto all’estero nelle capitali più all’avanguardia. Nell’estate del 2020 ci siamo confrontati su una possibile collaborazione e abbiamo iniziato a lavorare insieme ad una sua importante mostra personale che potesse permettere anche ai genovesi di ammirare le sue opere.
Il titolo della personale dedicata a Porzionato, deep down, sembra un riferimento all’underground del nuovo spazio di galleria e, anche alla pittura, capace di smuovere nel profondo tramite movimenti sotterranei alla superficie… Tu hai un rapporto particolare con questo medium, molti degli artisti di galleria utilizzano questo linguaggio.
Il termine underground, in questo caso particolare, oltre ad essere dovuto alla posizione dello spazio, che gli attribuisce un fascino misterioso, si riferisce alla volontà che l’arte contenuta al suo interno e l’arte in generale, sia capace di rivolgersi a tutti, di essere compresa. Un’arte con cui poter entrare in confidenza, da vivere, che interagisca con le persone e con lo spazio in cui è contenuta. Che sia capace di smuovere gli animi anche di coloro che sono più restii ad avvicinarsi e che non sia “esclusiva” ma in grado di coinvolgere ed emozionare chiunque la osservi.
Il ritratto è una delle forme d’espressione classiche per la pittura ma è anche estremamente contemporaneo. Cosa ti ha raccontato l’artista a proposito di questi volti e cosa ti ha colpito del suo lavoro sin dal primo sguardo?
È stato illuminante ascoltare i racconti dell’artista riguardo la scelta dei soggetti. Silvio Porzionato è mosso da un’attrazione innata e naturale verso alcuni volti, che gli comunicano qualcosa attraverso i loro occhi ancora prima di scambiare parole. Ha bisogno anche di avvertire un’empatia, di leggerli e interpretarli, e che soprattutto essi si lascino leggere senza paura anche nei loro sentimenti più nascosti.
Alcuni di essi sono persone amiche, o volti che lo hanno ispirato ad un primo sguardo e che ha voluto dunque ritrarre, altri ancora sono frutto di incontri fortuiti e casuali ma con i quali sono poi nati rapporti di amicizia e stima. Come quello con Martin, surfista incontrato in California che ha sorpreso uscire dall’acqua con la sua tavola e che poi ha ritratto più volte, e possiamo ammirare in Pain and hope within you, in Studio Rossetti Underground.
Silvio Porzionato. deep down
25 marzo – 25 aprile 2021
Studio Rossetti arte contemporanea
Via Chiabrera 33 r, Genova
Info: + 39 010 2367619
info@galleriastudiorossetti.it
e.rossetti@galleriastudiorossetti.it
www.galleriastudiorossetti.it