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MILANO | Spazio Gamma | 15 aprile – 3 giugno 2021

di ALICE VANGELISTI

Spazio Gamma ospita la collettiva Fantastic Cosmos a cura di Irene Biolchini e in collaborazione con Eastcontemporary, coinvolgendo tre artisti distanti per estetica ma vicini nella duplicità di significati che la loro ricerca assume. Così, in mostra entrano in dialogo le opere di Marco Ceroni, Vasiliy Sumin e Stefano Non, che creano un cortocircuito visivo nei confini tra il fantastico e il suo diretto opposto – il reale.

Fantastic Cosmos, veduta della mostra, Spazio Gamma, Milano – Photo by Jacopo Nocentini

Infatti, l’uno è strettamente connesso all’altro, anche se le opere in mostra cercano in qualche modo di staccarsi dalla dimensione della realtà alla quale si è più convenzionalmente abituati per accedere a un mondo altro, invisibile e alieno rispetto alla classica e visibile quotidianità.

Fantastic Cosmos, veduta della mostra (Stefano Non, Space powered by Non (dettaglio), 2020), Spazio Gamma, Milano – Photo by Jacopo Nocentini

In questo senso, Stefano Non crea un’installazione ibrida, animata da un’estetica da cantiere, attraverso la quale genera concretamente nuova energia per il quartiere di Isola – zona divenuta ormai simbolo della creatività milanese –, creando pure una fantomatica azienda produttrice che si promuove attraverso un video fruibile in mostra attraverso il sistema NFC del proprio smartphone. Space powered by Non si struttura infatti su più livelli di composizione e di lettura, ma essenzialmente gioca su due estremi: il dualismo tanto reale quanto invisibile tra materia e antimateria.

Fantastic Cosmos, veduta della mostra (Vasiliy Sumin, Station_EY5), Spazio Gamma, Milano – Photo by Jacopo Nocentini

Sempre rimanendo nel confine tra reale e fantastico, anche il video di Vasiliy Sumin gioca su una continua duplicità. Infatti, Station_EY5 è stato girato a Nizhny Arkhyz, un villaggio del Caucaso dove sono presenti due telescopi attorno ai quali si è riunita una comunità di scienziati entrata in stretto contatto con un gruppo di dissidenti, i quali in questa regione remota erano alla ricerca di uno spazio di libertà e indipendenza. Nel video, giocato su due punti di vista – quello dell’ultimo scienziato rimasto a presidio dell’area e quello della popolazione locale –, si discutono temi attuali e sociali della Russia moderna e contemporanea in un racconto che spazia dalla dimensione enorme dei telescopi per arrivare a quella indefinibilmente grande del cosmo che essi indagano, passando per la dimensione personale del singolo e per quella ancora più microscopica degli elementi naturali indagati sotto la lente scientifica, tra lo sviluppo visibile e concreto all’estrema periferia russa e l’evolversi reale ma a noi invisibile del cosmo.

Fantastic Cosmos, veduta della mostra (Marco Ceroni, Lacoste, 2020), Spazio Gamma, Milano – Photo by Jacopo Nocentini

Infine, questo dualismo si ritrova anche nel lavoro in ceramica di Marco Ceroni, Lacoste: reale e fantastico convivono nella coda mozzata di un alligatore, esploratore silenzioso e mostruoso delle più classiche leggende metropolitane, invisibile agli occhi, ma profondamente ancorato nell’immaginario comune, così come la sua coda che si mostra nello spazio espositivo, ma lascia all’immaginazione di chi guarda il suo completamento. È un’assenza che gioca con una presenza, una metà di un intero che, ancora una volta, incarna al suo interno un continuo gioco di rimandi e ribaltamenti tra reale e fantastico.

Fantastic Cosmos
a cura di Irene Biolchini

15 aprile – 3 giugno 2021
Finissage con catalogue launch

Spazio Gamma
Via Pastrengo 7 – Milano

Orari: da martedì a venerdì 14.30-19.30; sabato 11.00–19.30

Info: spaziogamma@autoproduzioni.net
www.spaziogamma.net

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