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NAPOLI | Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli | 16 ottobre – 15 novembre 2014

«In un naufragio ci si aggrappa a un relitto per salvarsi. Anche le opere d’arte sono relitti». [Constantin Brancusi]………all’ingresso della chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli si è arenata una zattera sulla quale sono adagiati frammenti di mosaici, bassorilievi e sculture che sono stati “salvaguardati” dalla loro incipiente rovina………completamente ricostruite – come a dire: “recuperate” e “restituite” – nel corso di un naufragio del tempo, le opere di Vincenzo Rusciano sono incentrate sulla ripresa, il rifacimento e il riposizionamento delle macerie di Sant’Aniello………in questo gioco di sofisticati rimandi e di scambi simbolici tra il luogo (sacro) e il suo contenuto (artistico), l’artista ha cercato di «mantenere o ridare vita a ciò che si è perso» attraverso una ipotetica compensazione/conservazione del patrimonio partenopeo………giacché l’arte è finzione, tale simulazione ci pone di fronte alla responsabilità etica dei furti e degli atti vandalici cui la chiesa monumentale è stata vittima in anni passati………le opere ideate per l’occasione si innestano/intrecciano indissolubilmente con l’ambiente, o meglio: con il suo ambito di appartenenza, poiché la storia dell’arte è perennemente e profondamente legata sia ai luoghi che ai temi del Sacro………assistiamo così a uno scavo [nel Sacro] che rivela l’indole d’archeologo cui ogni artista è chiamato a confrontarsi prima o poi………
Tratto dal testo “DAMNATIO MEMORIAE…frammenti di un discorso in[in]terrotto…” di Alberto Zanchetta, nel catalogo “Vincenzo Rusciano. Sponda”, Vanillaedizioni.

Veduta della mostra "Vincenzo Rusciano. Sponda", foto Danilo Donzelli photography

Una zattera ‘della memoria’ colma di oggetti, frammenti di mosaici, bassorilievi che, come in gioco di scambi simbolici tra il luogo sacro e il suo contenuto artistico, rimandano a un passato di cui molto si è perso ma, per fortuna, di cui tanto si è salvato. Il 15 ottobre inaugura Sponda, una personale di Vincenzo Rusciano, a cura di Angela Tecce e Alberto Zanchetta, nella ritrovata Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli, una mostra che intende legare il presente al passato.

Chiusa per molti anni, colpita dai bombardamenti del 1943, abbandonata dai suoi religiosi, danneggiata dal terremoto del 1980, la Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli  ha conosciuto una lunga storia di degrado, tra le più dure subite dai monumenti di Napoli, divenendo anche facile preda di furti e spoliazioni del proprio patrimonio storico artistico che ne faceva uno dei monumenti  più prestigiosi della città. Le indagini archeologiche connesse ai restauri della chiesa iniziano nel 1979, quando, nel corso di lavori di consolidamento strutturale nella navata, emergono i resti della murazione greca e romana, appartenenti alla linea difensiva della antica acropoli e visibili oggi nell’attuale allestimento dell’area. Dal 2001 ha avuto inizio il restauro del patrimonio artistico all’interno della chiesa, costituito in larga parte da opere in marmo. Fino a giungere al più recente restauro dell’Altare Maggiore di Girolamo Santacroce con il quale si può considerare compiuta questa la lunga e complessa fase di restauro che ha restituito alla fruizione pubblica la Chiesa.

Sponda, 2014 jesmonite, legno, ferro, tela, resina, vernice cm 260x260x125, foto  Danilo Donzelli photography

La Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico, etnoantropologico e per il Polo museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta, in collaborazione con la Galleria Annarumma, ha accolto l’idea di Giuseppe Giordano (artefice del restauro del rilievo marmoreo di Girolamo Santacroce sull’Altare Maggiore) di legare Sant’Aniello all’arte contemporanea, per il breve momento di una mostra. All’artista Vincenzo Rusciano è stato affidato il compito di tradurre con il linguaggio dell’arte contemporanea gli eventi vissuti da questo sito, nella convinzione che lo sguardo di un artista può rappresentare una spinta per la rilettura di una passato critico e insieme dare uno slancio e una speranza per il futuro.

ritratto di Vincenzo Rusciano - foto Danilo Donzelli photography

Vincenzo Rusciano. Sponda
a cura di Angela Tecce e Alberto Zanchetta

mostra realizzata in collaborazione con
R.O.M.A. Consorzio
Galleria Annarumma

Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli
Largo Sant’Aniello, Napoli

16 ottobre – 15 novembre 2014
Inaugurazione: 15 ottobre, ore 18

Orari: lunedi, mercoledi, giovedi e venerdi dalle 9.30 alle 12.30

Catalogo: Vanillaedizioni

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