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FERRARA | Quartiere Fieristico | 20-23 marzo 2013

di MASSIMO MARCHETTI

La XX edizione del Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali di Ferrara non sarà certamente un’edizione come le altre. Il terremoto, al pari dei danni di guerra, è la sciagura peggiore che possa esserci per un edificio storico o un’opera d’arte e di conseguenza, in questi anni, è stato spesso evocato nei dibattiti che si sono svolti durante l’appuntamento ferrarese. Questa volta però il destino ha voluto che ci si ritrovasse a constatarne le conseguenze de visu, a confrontarsi materialmente con un contesto in cui molte ferite non si sono ancora rimarginate.


Il restauro quindi non è un tema del dopo-terremoto ma il tema, per cui nei quattro giorni del Salone esso rappresenterà il fulcro del dibattito al di là della consueta varietà di incontri e seminari proposti. Significativamente il primo appuntamento della prima giornata (mercoledì 20) sarà dedicato, infatti, a un confronto sullo stato dei lavori di ricostruzione tra Emilia e Lombardia da un lato e Abruzzo dall’altro, poi a seguire un convegno sul problema suscitato dalla distruzione del sopracitato monumento di Finale dal titolo Torre dei Modenesi. Restituzione, restauro e ripristino filologico. Già dopo un paio di giorni dal crollo, infatti, sulle colonne dei giornali, ma anche su Facebook, gli auspici si erano subito polarizzati nei due approcci tipici alla questione: ricostruire la torre tale e quale nelle sue forme originarie col recupero dei mattoni o evitare ogni finzione storicizzando il terremoto in una “nuova” torre.

Proprio per questo sarà di grande interesse seguire le due sessioni del convegno Dov’era ma non com’era: il ruolo centrale del restauro nella ricostruzione post-sismica (mercoledì 20 e giovedì 21), dove si potrà ascoltare innanzitutto la voce del Direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna, l’architetto Carla Di Francesco, critica fin dall’inizio verso le ricostruzioni con intenti mimetici.
Ma, come si diceva, il Salone offrirà al di à di questo capitolo una vasta scelta di temi da analizzare. Ad esempio si parlerà del restauro della preziosissima Tribuna del Buontalenti alla Galleria degli Uffizi, che l’ha restituita al pubblico dopo tre anni ma divenendo anch’esso poi elemento di discussione e divisione, oppure delle varie branche dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, ai cui grandi restauri e attività di formazione e ricerca sarà dedicato un ampio convegno. Occasioni offerte anche a un pubblico non specialistico per conoscere e approfondire tutto ciò che chiamiamo “patrimonio culturale”.

Salone dell’arte del restauro e della conservazione dei Beni culturali e ambientali

20 – 23 marzo 2013

Quartiere Fieristico
Via della Fiera 11, Ferrara

Info: www.salonedelrestauro.com
info@salonedelrestauro.com

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