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BOLOGNA | Ex Movida Club | 22-25 gennaio 2015

Tra le proposte offerte a Bologna durante Arte Fiera 2015 troviamo anche Cibo da spogliare, secondo progetto di #foodporninUTILE, un’installazione interattiva – percorribile dal pubblico – proposta dal collettivo del gruppo degli inUTILI, movimento d’arte e di pensiero.
Al centro della riflessione, ironica e dissacrante, del collettivo bolognese, sono i volti, celebrati e mediaticamente osannati, del food, gli chef, i cuochi e le cuoche che spopolano in svariate trasmissioni televisive e nei reality annessi e connessi. I visitatori sono chiamati ad essere parte attiva dell’installazione: potranno, infatti, liberamente manifestare le proprie simpatie e antipatie verso i re e le regine di pentole e fornelli colpendo con delle freccette i volti di queste icone popolari. L’afflusso di pubblico andrà quindi, con il gesto di ogni singola persona, a contribuire a creare il risultato finale di questa parte dell’installazione.

#foodporninUTILE, Carlo Cracco Bersaglio

Bersagliare questi chef affermati significa, per gli inUTILI, smitizzarne l’azione, il lavoro, loro che hanno spettacolarizzato il cibo relegandolo, secondo loro, a diventare  pornografia. Al contrario gli inUTILI vogliono recuperare la dimensione originaria del cibo che resta quella basilare e ancestrale del nutrimento. Il percorso che propongono, accanto allo spazio dedicato al cibo pornografico, promuove quello del cibo reale e vero, un tempio dove celebrarne la sacralità.
Scrive il curatore Fulvio Chimento del progetto #foodporninUTILE:

“Cos’è che spinge a fotografare il cibo e a condividerne gli scatti sui social network? Per cercare delle risposte gli inUTILI hanno realizzato una serie di installazioni collettive intorno al binomio che correla il cibo reale, (vero) nutrimento per il corpo, e il cibo virtuale, nutrimento per gli occhi e la mente. Lo spettatore, con ironia e un pizzico di sarcasmo, è chiamato a interagire in diversi modi con le opere esposte. Sfamarsi è prima di tutto un dovere, un atto sacro: la nascita di ogni seme in agricoltura è determinata dall’interazione tra la volontà umana e gli elementi della natura. Al contrario, il concetto di cibo legato all’appagamento momentaneo dei sensi ha come estrema conseguenza la trasformazione dell’individuo in consumatore acritico e, grazie anche ai social network, in promotore inconsapevole di un marchio e di un’idea di mondo. Tutto ciò si carica di significato nel momento in cui la scarsità di cibo, in gran parte dell’Occidente, non rappresenta più un indicatore reale di povertà. È sul valore delle idee e sulla creazione di una coscienza comune che si misurerà la possibilità concreta di nutrire il pianeta negli anni a venire.”

Questa nuova proposta degli artisti inUTILI torna – dopo il successo riscosso lo scorso settembre presso le Torri dell’Acqua di Budrio (BO) dove, in una collettiva, si rifletteva sugli aspetti sociali del cibo, sull’ossessione consumistica e la relazione tra corpo (sessualità o sensualità) e nutrimento – a guidare, in diverse tappe nelle varie stanze in cui si divide l’installazione, in viaggio del sapore che ha aspetti quasi danteschi.

#foodporninUTILE, foto tratta dal sito Pictures of hipsters taking pictures of food

Si passa dall’inferno e dal purgatorio del cibo virtuale e spettacolarizzato – segnaliamo l’hashtag #foodporn con oltre 43 milioni di immagini categorizzate relative al cibo condivise sui vari social – al paradiso del cibo reale, umano e ancestrale, di cui si avverte il più profondo senso di nutrimento vitale.
I visitatori all’ingresso sono letteralmente inghiottiti e fagocitati da bocche mangiano e masticano, un tappeto sonoro diffonde i rumori della masticazione accompagnando le persone alla prima sala dove campeggiano le immagini food prese dalla rete: cibi, piatti elaborati e raffinate, junk food, food design, sploshing… Un rutilante universo investe lo straniato spettatore fino alla seconda sala dove può sfogarsi con il tiro al bersaglio degli chef. Infine arriva l’immersione liberatoria nel tempio del cibo reale: qui pochi elementi simbolici ed iconici si innalzano su un tavolo-altare a rischiare quella perduta consapevolezza sul senso più profondo dell’atto del nutrirsi, finalmente ripulito da  ogni inutile pornografia.

#foodporninUTILE n.2 | Cibo da spogliare. Installazione artistica interattiva
a cura di Fulvio Chimento
presentato da Movimento d’arte e pensiero degli inUTILI
con il patrocinio di Comune di Bologna
evento parte del circuito di Art City, White Night e SetUp Plus 

22-25 gennaio 2015
inaugurazione giovedì 22 gennaio ore 17.00 

Ex Movida Club
Via San Felice 6B, Bologna

Orari: da giovedì 22 a domenica 25 gennaio 17.00-24.00

Info: www.inutili.info

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