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BOLOGNA | Opificio Golinelli 

Intervista ad ANTONIO DANIELI di Ilenia Moschini 

Un ritratto di Antonio Danieli Foto: Giovanni Bortolani

La Fondazione Golinelli di Bologna nasce nel 1988 per volontà di Marino Golinelli, imprenditore, filantropo e grande collezionista di arte contemporanea. Fin dall’inizio la Fondazione si è occupata in maniera integrata di educazione, formazione e cultura al fine di favorire la crescita intellettuale, responsabile ed etica dei giovani e della società. Dopo un importante intervento di riqualificazione architettonica e urbana, lo scorso ottobre ha inaugurato, sempre a Bologna, l’Opificio Golinelli, cittadella per la conoscenza e la cultura dove si svolgeranno la gran parte delle attività formative, didattiche e di promozione delle scienze e delle arti svolte dalla Fondazione. Abbiamo incontrato Antonio Danieli, direttore generale della Fondazione Golinelli, al quale abbiamo chiesto quali sono gli intenti che guidano le iniziative che fanno capo alla Fondazione e all’Opificio, come sono strutturate e quale può essere il ruolo di educazione, formazione e creatività in un mondo sempre più complesso, multiculturale e imprevedibile…

Un ritratto di Marino Golinelli. Foto: Giovanni Bortolani

Quando e come inizia la storia della Fondazione Golinelli? Quali sono i suoi valori fondativi e gli obiettivi che si prefigge?
Fondata nel 1988 da Marino Golinelli, imprenditore, uomo di cultura, filantropo, che decide di restituire parte della propria ricchezza alla società. Responsabilità e continuità sono i valori fondativi, mentre l’obiettivo principale è quello di sostenere la crescita culturale dei giovani per immaginare e costruire con fiducia un futuro mondo sostenibile‎. La fondazione è privata, filantropica strategica, operativa, autonoma e indipendente, esempio unico in Italia e ispirata ai modelli anglosassoni.

Opificio Golinelli, Bologna Foto: Giovanni Bortolani

Può descriverci brevemente le sei aree progettuali nelle quali sono articolate le attività della Fondazione, che tipo di approccio le caratterizza e a chi sono rivolte?
Scuola delle idee, rivolta ai bambini dai 18 mesi ai 13 anni, per stimolare la creatività e favorire l’orientamento verso le proprie attitudini fin da piccoli; Scienza in pratica, rivolta agli adolescenti dai 14 ai 18 anni, per accendere la passione verso la scienza e la tecnologia e insegnare loro un metodo; Giardino delle imprese, rivolta ai giovani adulti dai 15 ai 25 anni, per stim‎olare idee e la determinazione di realizzarle concretamente unendo il sapere al saper fare; Educare a educare, per aiutare gli insegnanti a stimolare lo spirito critico negli studenti e far sì che l’educazione sia utile per la crescita personale e culturale e non indottrinamento verso una società statica e immobile; Arte, scienza e conoscenza, per aiutare i ragazzi e i cittadini tutti a sapere immaginare un futuro e a guardare le cose da molteplici punti di vista; Scienza in piazza, rivolto anche questo a cittadinanza e istituzioni per far crescere la società della conoscenza.

Opificio Golinelli, Bologna Foto: Giovanni Bortolani

Che tipo di collaborazioni e sinergie avete instaurato con i partner istituzionali, accademici, scientifici e culturali con i quali operate?
La fondazione ha più di cento partner ed è aperta a lavorare in rete e in sinergia a livello nazionale e internazionale; co-progetta iniziative e stipula accordi programmatici pluriennali alla base di collaborazioni strategiche che si traducono sempre in progetti concreti.

Con quali intenti è stato creato l’Opificio Golinelli? Quali sono le specificità dello spazio?
L’Opificio è la casa della fondazione Golinelli, una cittadella per la conoscenza e la cultura rivolta a 150.000 presenze all’anno tra studenti, insegnanti, famiglie, imprenditori, artisti, scienziati e uomini e donne di cultura. Un grande laboratorio didattico e culturale, un acceleratore della società verso il futuro, verso il 2065. ‎9000 mq disponibili, l’80% dello spazio è dedicato ai laboratori mentre il restante 20% agli spazi espositivi ispirati a criteri di sostenibilità, rigenerazione urbana e policentrismo con una visione metropolitana territoriale “glocale” e multiculturale.

Opificio Golinelli, Bologna Foto: Giovanni Bortolani

Quali sono le ambizioni e i progetti per il futuro, sia a breve termine, sia nel lungo periodo?
Un solo nome, progetto ultradecennale OPUS 2065, per intendere:
1) avvio di nuove strutture didattiche altamente innovative;
2) creazione di un centro di ricerca sulle frontiere futuribili della conoscenza;
3) creazione di nuove, originali, innovative ed economicamente sostenibili, iniziative produttive.

Opificio Golinelli, Bologna Foto: Giovanni Bortolani

Secondo voi, che valore ha – o dovrebbe avere – la creatività per lo sviluppo di una società della conoscenza?
Creatività e passione sono capisaldi culturali per lo sviluppo! L’educazione dovrebbe essere orientata a stimolare la creatività e ad accendere la passione nelle nuove generazioni fin dalla tenera età. Serve una “nuova‎ cassetta degli attrezzi” per ognuno di noi con dentro questi due strumenti basilari e poi anche: immaginazione, saper sbagliare, spirito critico e finanche valori etici come la responsabilità sociale ed il senso civico.

L’apertura dell’Opificio è avvenuta lo scorso 3 ottobre, quasi in concomitanza con l’inaugurazione della mostra Gradi di libertà: dove e come nasce la nostra possibilità di essere liberi in corso al MAMbo, Museo di Arte Moderna di Bologna. Semplice coincidenza oppure si tratta di una scelta consapevole e con un significato ben preciso?
Scelta consapevole e con significato preciso. L’Opificio è un luogo per menti aperte e la pre-condizione di base è la libertà.‎ Le mostre sono uno dei tanti progetti della Fondazione che hanno tutti l’obiettivo di “educare alla conoscenza” le nuove generazioni e la società tutta.

Fondazione Golinelli | Opificio Golinelli
Via Paolo Nanni Costa 14, Bologna

Info: +39 051 0923200
info@fondazionegolinelli.it

www.fondazionegolinelli.it

Progetti:

La Fondazione Golinelli per Arte Fiera 2016
l’Opificio espone una selezione di opere della collezione Golinelli
a cura di Cristiana Perrella e Giovanni Carrada
La Fondazione Golinelli partecipa al programma di ART CITY
con alcune proposte per il pubblico. Opificio Golinelli, la cittadella per la conoscenza e la cultura inaugurata lo scorso ottobre e voluta dal presidente Marino Golinelli, sarà aperto dal 29 al 31 gennaio con attività per bambini e adulti e una performance per ART CITY White Night sabato 30 gennaio, a cura di Cristiana Perrella.

Venerdì 29 e sabato 30 gennaio, dalle 15.00 alle 19.00, ci saranno visite all’Opificio e alle opere esposte della collezione Golinelli. Sabato sera, dalle 21 a mezzanotte, si potrà entrare a Opificio fino a esaurimento posti, mentre alle 22 saranno date anticipazioni sulla prossima mostra di arte e scienza in programma a Opificio Golinelli (più altri luoghi della città), fra gennaio e marzo 2017. Dedicata alle attività per bimbi e adulti tra arte e scienza il pomeriggio di domenica: dalle 15.00 alle 19.00 laboratori su prenotazione, dalle 16.00 alle 18.00 visite a Opificio.

Info: www.artescienzaeconoscenza.it/fondazione-golinelli-partecipa-ad-art-city/1745

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