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TERAMO | SEDI VARIE | FINO AL 30 AGOSTO 2023

di MIRIAM DI FRANCESCO

Il torneo giovanile di handball più importante del mondo – secondo la Federazione Internazionale Handball (IHF) – si svolge a Teramo dal 1973. Ogni anno nel mese di luglio, città e provincia abruzzese si accendono di colori e culture, rievocando l’antica storia di Interamnia (nome latino della città che potrebbe indicare “posta tra i fiumi”), fatta di scambi commerciali, luogo di riunione e mercato fin dall’epoca fenicia.
In linea con il suo passato, Interamnia World Cup è la città che accoglie in campo come nelle strade: la piazza diviene stadio, il corso principale si veste dello sventolio delle bandiere di ogni nazione e anche l’arte contemporanea trova da quest’anno il suo luogo d’elezione tra i vicoli cittadini e i valori di inclusione sportiva.

Installation view, OneFlag 2023, foto di Michele Sereni Courtesy Ass. Cul. Grand Hotel

Nasce così OneFlag, il progetto di arte pubblica organizzato dall’Associazione Culturale Grand Hotel e curato da Marcella Russo, come prosecuzione naturale delle già note bandiere che, dal 4 luglio al 30 agosto, si riversano lungo Corso Cerulli. In occasione del cinquantesimo anniversario del torneo, lo sguardo dei passanti viene catturato a mezz’aria, tra edifici storici e il cielo terso d’estate, assorbito dalla personale visione di umanità senza barriere degli artisti invitati.

Ogni dove di Bianco-Valente risuona come monito per chi vuol fermare invano la libertà di mettersi in cammino dei popoli; Iginio De Luca con Expatrie riflette sul concetto dell’abitare da un punto di vista fisico e relazionale; Inhabit di Andrea Nacciarriti è un manifesto di sole parole sull’incapacità del linguaggio di definire i fenomeni migratori nel senso più drammatico di perdita dell’abitare; Agnese Purgatorio si spinge oltre i confini prendendo a prestito le parole di Marcel Proust per la sua installazione, Les Intermittences du Coeur; Fabrizio Sannicandro con OneFlag, che dà anche il titolo alla rassegna, armonizza forme e colori di un’unica bandiera dell’umano; Giuseppe Stampone e Maria Crispal in Joker 4 giocano sulla dualità del confine con i loro profili come dei Giano Bifronte.

Installation view, OneFlag 2023, foto di Michele Sereni Courtesy Ass. Cul. Grand Hotel

Un progetto nel progetto, unisce poi OneFlag all’artista Giovanni Gaggia che intravede nell’esplosione di colori l’essenza del cambiamento di un’azione performativa dispiegata in cinque atti. The Colours of Changement è la doppia installazione, fronte e retro, dove ad essere protagonisti sono l’artista e la bandiera LGBTQIA+, immortalati in due momenti differenti, in stato di quiete e in movimento durante il lancio della bandiera e salto da parte dell’artista. The Colours of Changement è anche la performance svoltasi il 12 giugno nella palestra Molinari in cui l’artista ha selezionato 13 atleti di nazionalità italiana e tunisina, corrispondenti ai 13 colori della bandiera LGBTQIA+, a ripetere la sua azione.

Giovanni Gaggia, The colours of changement, performance, 2023, OneFlag, foto Michele Alberto Sereni

Entrati in campo, ognuno dei giocatori ha raccolto da terra i tessuti e, dopo averli strappati, sono stati lanciati con un salto ripetuto per 71 volte quanti sono gli Stati in cui è negato il diritto al libero orientamento sessuale, in alcuni dei quali vige la pena di morte per l’omosessualità.
In un solenne silenzio, il tempo è stato scandito dal leggero fruscio dei corpi in aria, quello dei muscoli allungati degli atleti che hanno infranto l’aria con forza ed eleganza, quello delle bandiere in una danza cromatica dalle forme imprevedibili. Ad ogni salto è corrisposto il tonfo dei piedi sulla superficie come metronomo incessante dei 71 Paesi, ma anche come una marcia di battaglia di diritti ancora da conquistare. All’alba del 13 luglio, Gaggia è tornato in Piazza dei Martiri della Libertà ad eseguire la performance, contestualizzandola nel centro storico di Teramo e, dopo l’estate, il progetto The Colours of Changement verrà documentato all’interno della collana di piccoli libri fotografici, Luminous phenomena, della casa editrice NFC Edizioni.

Giovanni Gaggia, The colours of changement, performance, 2023, OneFlag, foto Michele Alberto Sereni

Interamnia World Cup ha ospitato nel corso della sua storia oltre 200 mila partecipanti tra atleti, arbitri e tecnici di 152 nazioni acquisendo il riconoscimento nel 2014 da Amnesty International di “Difensore dei Diritti Umani” e la prima edizione di OneFlag ne racchiude il senso con il linguaggio che gli è proprio l’arte contemporanea.

Installation view OneFlag 2023, foto di Michele Sereni. Courtesy Ass. Cul. Grand Hotel

OneFlag
Artisti: Bianco-Valente, Iginio De Luca, Giovanni Gaggia, Andrea Nacciarriti, Agnese Purgatorio, Fabrizio Sannicandro, Giuseppe Stampone/Maria Crispal
A cura di Marcella Russo

4 luglio – 30 agosto 2023

Bandiere in Corso Vincenzo Cerulli, Teramo

Organizzazione e Coordinamento generale: Associazione culturale Grand Hotel in collaborazione con Fabrizio Sannicandro

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