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ROMA | TERNA | PREMIO DRIVING ENERGY 2024 – FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA | SCADENZA 30 GIUGNO 2024

Intervista a LORENZA BRAVETTA di Miriam Di Francesco

Il concorso fotografico ideato da Terna è alla sua terza edizione con l’apertura delle iscrizioni gratuite, fino al 30 giugno, per tutti i fotografi professionisti e amatori sul tema dell’invisibile. Verranno assegnati cinque riconoscimenti per ogni categoria: Premio Senior dai 31 anni in su; Premio Giovani fino ai 30 anni, Premio Amatori, Menzione Accademia riservato agli studenti iscritti alle realtà di alta formazione nei settori attinenti al Premio, Menzione opera più votata da Terna.
A presiedere la giuria composta da Francesca Barbi Marinetti, Micol Forti, Rosa Alba Impronta, i fratelli D’Innocenzo e David Massey è Lorenza Bravetta, curatrice Fotografia, cinema, new media per Triennale Milano e, da luglio 2023, direttrice del Museo dell’Automobile di Torino. Bravetta vanta una lunga esperienza nel campo della fotografia: per tre anni è stata direttore di Magnum Photos per l’Europa continentale, ha poi fondato CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia ed è stata Consigliere del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo per la valorizzazione del patrimonio fotografico nazionale.
Abbiamo voluto rivolgerle alcune domande sul Premio e sullo stato di salute della fotografia contemporanea italiana.

Vincitore Senior 2023, Dione Roach, Bokassa.

Rappresenta un punto di riferimento per la conoscenza in ambito fotografico, in Italia e non solo. Tanti sono i progetti e incarichi che ha intrapreso, tra cui presiedere, dal 2023, la giuria del Premio Driving Energy sulla fotografia contemporanea. Come ci si sente in questa veste e quali nuovi stimoli le arrivano da questo Premio?
In effetti il mio percorso nella fotografia è iniziato ormai tanti anni fa e mi ha portata ad assumere ruoli diversi. Ritengo di essere stata molto fortunata perché ho avuto l’opportunità di confrontarmi con figure di prim’ordine in questo settore e di imparare da grandi maestri che hanno saputo accendere in me entusiasmo e passione per il mio lavoro. Questo mi ha spinta a una ricerca continua che ha significato cambiare spesso mansioni, contesto e città, ma con un obiettivo di fondo che è rimasto costante: impegnarmi affinché si coltivi un Sistema fotografia, in grado di riconoscere e collocare saldamente la disciplina tra i più alti ranghi della cultura. In tal senso il Premio è un terreno particolarmente fertile, oltre che occasione di confronto e di crescita e oggi che, con la direzione del Museo Nazionale dell’Automobile, ho intrapreso una nuova strada professionale, continuare a presiedere la Giuria del Premio Driving Energy è un modo per rimanere aggiornata.

C’è ancora bisogno di un Premio di arte contemporanea in Italia e perché farlo proprio sulla fotografia?
Se i Premi sono strutturati su solide basi ce n’è sempre bisogno perché offrono a tanti fotografi e artisti – non solo ai vincitori, gratificati da un contributo economico che, in molti casi, permette loro di portare avanti la propria ricerca – l’opportunità di mettersi alla prova e farsi conoscere. È un dato di fatto che oggi la fotografia sia a tutti gli effetti considerata anche una forma di espressione artistica. Ma, prima ancora, è un linguaggio estremamente diffuso, in grado di intercettare sensibilità diverse e di coinvolgere un pubblico numeroso. La fotografia richiede attenzione e un Premio è un modo efficace per dargliela: non solo accendendo i riflettori, ma registrando e restituendo le ultime tendenze e gli umori diffusi.  

Premio Driving Energy 2023, Sala 3, Metaverso. Palazzo delle Esposizioni, Roma

Divenuta celeberrima la frase contenuta ne Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry “L’essenziale è invisibile agli occhi”, quest’ultima edizione sceglie come tema “La via dell’invisibile”, una sfida che – come ha ben spiegato in conferenza stampa il Presidente di Terna Igor De Biaso – collega quel “lavoro invisibile” di Terna con l’arte, la visione manageriale con la visione dell’artista. Cosa si aspetta di vedere e di non vedere da Presidente di giuria?
Il tema lascia ampio margine di interpretazione. Sarà dunque particolarmente interessante il confronto in seno alla giuria, non solo da un punto di vista estetico, ma in merito al concetto stesso di invisibilità. Ci aspettiamo di ricevere lavori capaci di sollecitare una riflessione sulle molteplici forme che l’invisibilità può assumere e su come queste possono influenzare la comprensione del mondo che ci circonda.

Un aspetto interessante del Premio è la sua apertura a lavori fotografici che si servono dell’intelligenza artificiale assumendo un atteggiamento di inclusione tra arte e progresso tecnologico. Qual è la sua posizione in merito?
Fin dalla sua nascita la fotografia ha avuto uno stretto legame con l’evoluzione tecnologica e questo vale a maggior ragione oggi, con le nuove frontiere che incessantemente si stanno aprendo. Credo tuttavia che la tecnologia rimanga un mezzo di cui servirsi e personalmente non ritengo che l’interesse circa l’utilizzo dell’intelligenza artificiale sia da valutare in sé, ma sempre in prospettiva di una ricerca autoriale più ampia.

In base alla sua esperienza, qual è lo stato di salute della fotografia in Italia?
Credo sia un momento positivo, che dura ormai da diversi anni. C’è molta attenzione, il Ministero ha incardinato la disciplina all’interno di una Direzione Generale e sono nate diverse realtà, anche indipendenti, che si sono affermate con una programmazione interessante. Manca ancora, a mio avviso, una spinta all’internazionalità, ma questa non può avvenire se non si fanno ricerca e sistema.

Vincitore Giovane 2023, Martina Zanin, Dear F.

Premio Driving Energy 2024
a cura di Marco Delogu
Iscrizioni sul sito: premiodrivingenergy.terna.it
Fino al 30 giugno 2024

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