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Un percorso iniziato in Piemonte ed approdato a Genova, città a cui la giovane gallerista Michela Pastorino è legata da una particolare affinità elettiva.
Chiacchieriamo con lei per conoscere le motivazioni che l’hanno spinta ad intraprendere questa nuova avventura…

Francesca Di Giorgio: Ci racconta chi è Michi Pasto e qual è il suo percorso nell’arte contemporanea?
Michela Pastorino Leone: è la più giovane Gallerista italiana. A meno che, negli ultimi mesi, qualche new entry precoce non mi abbia soffiato il primato!
Mi sono diplomata al liceo artistico e, prima di scegliere a quale facoltà universitaria iscrivermi, ho preferito riflettere un po’, facendo qualche puntata all’estero, leggendo moltissimo e osservando il mondo dell’arte contemporanea, che mi ha conquistato. Quindi ho deciso di intraprendere questa strada. Parziale responsabile è stato mio padre, che da una vita si dibatte fra Arte e Medicina. È il mio “Art Spector”: sponsor e director.

Michi Pasto Arte: dal centro storico di Ovada (AL) alla centralissima Via Garibaldi a Genova. Quali sono le ragioni di questa scelta?
Ovada ci è parsa un luogo ideale, considerato il fatto che ho aperto la mia galleria all’età di ventidue anni. Appena si inizia a camminare è meglio farlo in un box protetto, che quasi sempre, dopo un po’, diventa angusto. A Ovada vivono alcuni degli artisti che oggi considero un po’ miei (Balthazar, Marchelli, Ruben), oltre al mio “Padrino d’Arte” Mario Canepa.
Genova è la città in cui sono nata, in cui ho studiato, in cui lavora mio padre, in cui vivono i miei amici più cari, oltre ai miei più affezionati clienti. E Genova, per me, è il suo Centro Storico.

Via Garibaldi è uno dei simboli che fa di Genova la Superba. Può descriverci anima e struttura del nuovo spazio?
Via Garibaldi è uno dei luoghi più belli che mi sia capitato di vedere. Palazzo Reale, le dimore storiche, i Musei e, a pochi passi, l’odore acre e un po’ oscuro dei caruggi. Una specie di terra di nessuno, dove l’Io e l’Inconscio si confondono. Forse Caravaggio è passato da lì….
La galleria segue questa topografia: ingresso in un meraviglioso caruggio e finestra su via Garibaldi. Soffitti a volta, una colonna in pietra. Venite a vederla!

Nell’aprile 2008 inaugurava la Galleria nella sede di Ovada con la mostra Nero, Grigio, quasi Bianco, il primo appuntamento di una serie di eventi dalla cadenza ciclica… Che progetto avete pensato per l’inaugurazione del nuovo corso della Galleria?
Accidenti… più di due anni! È il caso di dire che mi pare ieri. È stata una bella mostra, quella. Inferiore solo a “Wrapped Gallery”, quando abbiamo impacchettato la Galleria in onore di Christo, la passione di mio padre.
Allora avevo sentito il bisogno di allestire una mostra ben precisa, con un suo denominatore comune che conoscevo in ogni minimo particolare. Forse per una sorta di horror vacui…
Oggi, volutamente, non ho dato alcun titolo a ciò che esporrò all’inaugurazione: il titolo siamo la mia galleria ed io, che con lei cresco. Presenterò una collettiva nella quale figureranno, insieme ai Grandi Maestri che mi hanno accompagnato in questi due anni (Christo, Tobey, Scanavino, Fasce, gli Artisti della Nuova Scuola Romana, Schwontkowski, Newnann, Dorazio, Lupertz, Baj, Vostell, Kenna), i Miei Artisti (Balthazar, Clausi, Cocis, Meoni, Ruben), senza alcuna distinzione spaziale, storica, economica o affettiva.

Qualche anticipazione sulla futura programmazione?
Con la mostra inaugurale ci avviciniamo all’estate e ad un po’ di riposo.
A settembre una mostra esplosiva con gli artisti ed i movimenti che, ciascuno a suo modo, hanno infranto degli schemi favorendo il caos e la creatività. Stiamo studiando il titolo e siamo indecisi fra “che l’inse?” e “allons enfants”.
Poi le Fiere: quest’anno, oltre a Padova, sarò presente a Verona. La mia prima volta in quella grande arena!!

L’opening in breve:
Con quella faccia un po’ così.
MichiPasto Arte. New Opening

Via Garibaldi (vico dietro il coro della Maddalena 23r), Genova
www.michipastoarte.it
Inaugurazione venerdì 28 maggio 2010 ore 18.30

In alto da sinistra:
La gallerista e un’opera di Piero Pizzi Cannella
Uno scorcio della galleria

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