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MERANO (BZ) | Merano Arte | 28 gennaio – 6 aprile 2014 

Merano Arte dedica, in occasione del suo 75o compleanno, una mostra personale antologica allo scultore Franz Pichler (1939). Dell’artista meranese sarà proposta una selezione di opere che ripercorrono la sua storia dagli anni Sessanta fino a oggi: una ricerca cinquantennale che ha dato corso ad una variegata e ricca espressione attraverso una produzione ampia di sculture e opere grafiche.

Franz Pichler, Werkstattgeist (Lo spirito d‘officina), 2012, legno e ossa, 18x30x7 cm

Il suo lavoro si muove da un gusto peculiare che lascia trapelare in ciascuna opera scultorea un’intensità formale e un’energica qualità figurativa, differenti le opere grafiche che mostrano soprattutto il suo impegno politico che trova il suo culmine nel 1975 quando, all’insegna del motto “Il quotidiano è la nostra cultura”, partecipa alla fondazione del Südtiroler Kulturzentrum.
La mostra si propone di analizzare il percorso di Pichler evitando di proporne i contenuti ordinati in senso cronologico, ma analizzandoli raggruppati per quelle aree tematiche che diventano identitarie rispetto il suo lavoro. Primo soggetto che attraversa tutta la ricerca dello scultore è un costante confronto con la vita in ogni suo aspetto: dal quotidiano all’impegno sociale e politico comprendendo tutto ciò che, alla fine, influenza la nostra esistenza.
Franz Pichler, Der vierte apokalyptische Reiter, (Il quarto cavaliere dell’Apocalisse - il cavaliere delle onde), 1989, arredamento mit Radio, Glühbirne, totem Vogel, verschiedene MaterialienAstrazione e figurazione sono i due estremi, opposti e complementari, entro i quali si sposta il linguaggio di Franz Pichler, in questi limiti la sua scultura si fa sintesi di costruzione, accostamento e conversione dell’oggetto comune e trovato. Egli anima composizioni materiche che, attraverso il collage, l’assemblage o il montage, infondono all’opera quel carattere ironico, anarchico, provocatorio tipico del suo fare. Impossibile non trovare in lui riferimenti e rimandi alle esperienze di Fluxus o della Pop Art o, in generale, a tutti quei movimenti e situazioni che hanno posto rilevante attenzione al tema del “quotidiano” e ad una sua ridefinizione di senso e significato.
Afferma Sabine Gamper, curatrice della mostra:

“Le opere dello scultore assumono ad ogni sguardo sfaccettature diverse ed esprimono un’apertura e indeterminatezza che rispecchiano la complessità e varietà intrinseche al concetto stesso di vita. […] Il suo interesse è volto a un confronto costante con la quotidianità, ma oltre ad esprimerne gli aspetti più leggeri e giocosi ne esplora i risvolti, i retrogusti più amari. Franz Pichler non ha paura, rimane immerso nei suoi lavori, per lasciarli divenire semplicemente ciò che poi divengono: metafore intime, indagini sull’umanità”. 

Possiamo trovare motivi e spunti di ispirazione della sua visione (soprattutto negli anni Sessanta) negli scritti di Erich Fromm, Theodor Adorno e Margarethe e Alexander Mitscherlich, mentre i termini della sua scultura hanno come referenti le ricerche di Constantin Brancusi e Alberto Giacometti. Dei grandi artisti Pichler riprende il rapporto con la messa in forma della materia e la relazione con lo spazio, temi tanto determinanti per il suo avvincente lavoro.

Franz Pichler. Non avere paura
a cura di Sabine Gamper 

28 gennaio – 6 aprile 2014

Merano Arte
Edificio Cassa di Risparmio
Portici 163, Merano (BZ) 

Orario: tutti i giorni 10.00-18.00
Ingresso:

intero Euro 5,00;
ridotto per studenti e over 65 Euro 4,00; gratuito fino ai 14 anni 

Info: + 39 0473 212643
info@kunstmeranoarte.org
www.kunstmeranoarte.org

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