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PARIGI (FRANCIA) | Fondation Louis Vuitton | Fino al 2 aprile 2024

di ALESSIA PIETROPINTO

Dalla figurazione all’astrazione, dall’esplicazione visiva della condizione umana ad una sua rappresentazione concettuale, evincibile nonostante l’assenza formale, percepita per la presenza emozionale. La Fondation Louis Vuitton presenta la più grande retrospettiva mai dedicata a Mark Rothko (1903-1970), nonché la prima realizzata in Francia dopo il 1999, anno in cui il Musée d’Art moderne de la Ville de Paris organizzò la prima grande mostra sull’artista. La mostra, curata da Suzanne Pagé, direttrice artistica della Fondation Louis Vuitton, si presenta in ordine cronologico e ripercorre l’intera carriera dell’artista attraverso le circa 115 opere selezionate, provenienti dalle più grandi istituzioni internazionali e collezioni, tra cui la National Gallery of Art di Washington DC, la Tate di Londra e la Phillips Collection di Washington D.C.

Mark Rothko, Untitled, 1938-1939, Portrait, 1939, Street Scene, 1936-1937, The Road, 1932-1933, Movie Palace, 1934-1935, Contemplation, 1937-1938, Vue d’installation de l’exposition Mark Rothko, galerie 1, niveau -1, salle Scènes urbaines, métro et portraits, exposition présentée du 18 octobre 2023 au 2 avril 2024 à la Fondation Louis Vuitton, Paris. © 1998 Kate Rothko Prizel & Christopher Rothko – Adagp,Paris, 2023

Un autoritratto datato 1936 accoglie il visitatore; poi gli accostamenti cromatici, le pennellate che via via vanno sfumando, la rarefazione delle linee e la mescolanza ottica finale sono una chiara anticipazione del più conosciuto Rothko degli anni Cinquanta.
In questa prima sala predomina ancora la figura, isolata in un contesto urbano, un tutt’uno con lo spazio che, quasi sommessamente, abita. La dimensione tragica e intima dell’essere umano, contestualizzata al luogo, caratterizza la sua produzione degli anni ‘30 per poi lasciare spazio, dal ‘46 in poi, ad un espressionismo astratto che sfocia nelle più celebri Multi-forms.

Left to right: Mark Rothko, No.8, 1949, Untitled (Blue, Yellow, Green on Red), 1954, No.7, 1951, No.11 / No.20, 1949, No.21 (Untitled), 1949, Vue d’installation de l’exposition Mark Rothko, galerie 2, niveau -1, salle Multiformes et début des oeuvres dites « classiques », exposition présentée du 18 octobre 2023 au 2 avril 2024 à la Fondation Louis Vuitton, Paris. © 1998 Kate Rothko Prizel & Christopher Rothko – Adagp, Paris, 2023

In questa fase Rothko traspone su tela i suoi più vividi sentimenti, urla tramite la materia e sussurra con la leggerezza della forma. Le vibranti e decise campiture creano equilibri di peso all’interno degli spazi fluttuanti; qui, si sorreggono l’un l’altro, sfumano e dissolvono i propri confini, perdendosi all’interno della tela per poi ritrovarsi nell’unione cromatica che ne deriva.
Dai Multi-forms in poi Rothko libera la figura e utilizza la tela come luogo in cui la luce è protagonista, determinando così la resa estetica di una pittura che vibra esternamente e si condensa, tono su tono, internamente.

Left to right: Mark Rothko, Untitled, 1960, Blue, Orange, Red, 1961, No. 14, 1960, Vue d’installation de l’exposition Mark Rothko, galerie 9, niveau 2, salle Les années 1960, exposition présentée du 18 octobre 2023 au 2 avril 2024 à la Fondation Louis Vuitton, Paris. © 1998 Kate Rothko Prizel & Christopher Rothko – Adagp, Paris, 2023

Le linee si fanno più decise, quasi a voler segnare un confine, una successione di soglie in contrasto tra loro da percorrere con lo sguardo, da seguire in ogni loro impercettibile dissolvenza verso ciò che le sorregge e contrasta; uno sfondo che sfondo non è, poiché deputato ad assolvere alla funzione di perimetro visivo, uno spazio di respiro che dona continuità all’opera e ne garantisce una ragionata e libera fruizione.
Le multiple porzioni di colore si contraggono e si espandono, inspirano ed espirano come  organismi viventi i cui gli ultimi e lenti sospiri mutano in battiti accelerati; la vita e la morte in bilico e in attesa, la speranza e la rassegnazione nell’intimità che ne deriva.

Left to right: Mark Rothko, Untitled, 1969-1970, Untitled, 1969, Untitled, 1969, Untitled, 1969, Untitled, 1969, Sculptures: Alberto Giacometti, L’Homme qui marche I, 1960, Grande Femme III, 1960, Vue d’installation de l’exposition Mark Rothko, galerie 10, niveau 2, salle Black and Gray, Giacometti, exposition présentée du 18 octobre 2023 au 2 avril 2024 à la Fondation Louis Vuitton, Paris. © 1998 Kate Rothko Prizel & Christopher Rothko – Adagp, Paris, 2023

Nella sala più alta dell’edificio, un Rothko vestito di grigio e di nero entra in un simbiotico ed intimo dialogo – quasi mistico – con le figure scultoree di Alberto Giacometti; tra tutte le opere della serie Black and Grey (1969-1970), dipinte lasciando sempre un bordo bianco perimetrale, solo una si presenta libera, non circoscritta, dissolta in sé stessa, in una vibrante tensione verso l’esterno non definito.
Rothko non abbandonerà mai il colore e il colore non abbandonerà mai Rothko; ciò che permane è la luce dietro la cromia, il bagliore che cela dolore ma irradia e genera estasi contemplativa.

Mark Rothko
a cura di Suzanne Pagé, Christopher Rothko
con François Michaud e Ludovic Delalande, Claudia Buizza, Magdalena Gemra, Cordélia de Brosses

Fondation Louis Vuitton
8, avenue du Mahatma Gandhi
Bois de Boulogne, Parigi (Francia)

18 ottobre 2023 – 2 aprile 2024

Orari: lunedì, mercoledì e giovedì 11.00-20.00; venerdì 11.00-21.00 (tranne il primo venerdì del mese, chiuso alle 23.00); sabato e domenica 10.00-20.00; durante le festività aperto tutti i giorni 10.00-20.00; venerdì 21.00
Ingresso intero €16.00; ridotti €10.00 e €5.00; Family pass €32.00 (2 adulti + 1 bambino tra 4-8 anni); ingresso libero persone diversamente abili e accompagnatore; ogni giovedì del mese studneti di arte, design, architettura, moda e storia dell’arte con certificato d’iscrizione.

Info e prenotazioni:
+ 33 (0)1 40 69 96 00
www.fondationlouisvuitton.fr

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