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S. PIETROBURGO (RUSSIA) | Museo Statale dell’Ermitage | 28 giugno – 31 ottobre 2014

Manifesta 10 porta, nell’edizione di quest’anno, l’arte contemporanea al Museo Statale dell’Ermitage: la biennale europea, allestita nell’edificio della Direzione Generale e nel Palazzo d’Inverno, oltre alla mostra principale avrà anche un ricco programma, aperto al pubblico, di interventi e manifestazioni collaterali.
Il tema centrale di Manifesta 10 verte sui cambiamenti che hanno avuto luogo  non solo nel panorama sociale, politico ed economico, ma anche artistico in Europa a seguito della caduta del muro di Berlino, presentando un variegato insieme di artisti che tiene conto anche della situazione geo-politica attuale, occasione questa, quindi, per aprire nuovi confronti e dialoghi basati sulle riflessioni artistiche dell’arte di oggi.

Pavel Pepperstein, Grandfather and Grandmother are long gone, 2013, acrylic on canvas, 150x200 cm, 2013 © Pavel Pepperstein Courtesy Nahodka Arts & Pace, London

In questo senso Michail Borisovich Piotrovsky, direttore del museo russo, ha dichiarato:

“L’edizione di Manifesta a San Pietroburgo è un’occasione unica per ampliare le idee sull’arte contemporanea e sulle sue possibilità. Si offre l’opportunità al pubblico, locale e internazionale, di potersi impegnare con il programma e con i dialoghi offerti. È molto importante oggi preservare i ponti e le connessioni culturali, soprattutto perché la situazione attuale non è affatto favorevole a incentivarli.”

Kasper König Photo Rustam Zagidullin / MANIFESTA 10

In quanto biennale europea “nomade” la scelta è stata quella di operare all’interno di aree diverse e lontane dai centri convenzionali, gli organizzatori sostengono, infatti, che l’arte offra prospettive alternative di riflessione a tutta la società. Manifesta, che si distingue per la sua indipendenza artistica, non vuole certo rifuggire dai conflitti del nostro tempo. In un’epoca in cui tutto tende ad essere leggero e superficiale, l’arte che vuole promuovere deve essere lì – anche in zone sensibili – per stimolare la gente con la complessità e le sfumature delle sue visioni.
L’elenco dei partecipanti conta oltre cinquanta artisti internazionali con più di trentacinque opere e progetti appositamente commissionati, tutti selezionati dal curatore Kasper König che ha commentato:

Manifesta 10 sarà una mostra con un progetto complesso: i partecipanti mirano a cimentarsi con tutte le possibilità che l’arte offre guardando all’ampiezza di prospettive che essa concede. Questa mostra si propone di ispirare e favorire il dibattito, la discussione e di porre interrogativi. Non ho dubbi che avrà un impatto e lascerà un segno anche dopo la sua chiusura prevista per il prossimo autunno. Gli artisti di questa edizione sono stati scelti perché rappresentano, e hanno contribuito a sviluppare, filoni chiave dell’arte contemporanea in Occidente e in Russia. Per questo motivo non sono facilmente inquadrabili in categorie certe. In un museo, ricco di opere storicamente diverse come l’Ermitage, era giusto selezionare una gamma diversificata e complessa di posizioni contemporanee.”

Manifesta, ispirata dal cambiamento europeo del periodo 1989-1991, è stata promossa per sviluppare e aumentare lo scambio artistico internazionale reso possibile da quegli eventi: la mostra, gli artisti e il programma pubblico sono stati proposti per le posizioni forti e la rilevanza  di temi che suscitano e smuovono. Le dichiarazioni politiche e sociali, gli elementi di critica insita nelle loro pratiche, la loro capacità di promuovere la discussione artistica e evidenziare gli aspetti dello sviluppo artistico sono alcune delle motivazioni che hanno portato alla scelta di questo nucleo di artisti.

Lara Favaretto, Kicking, 2012, concrete, iron 6 parts, overall dimensions 105x500x20 cm approx., Rocío and Boris Hirmas Collection Photo Sebastiano Pellion di Persano Courtesy of the Artist and Galleria Franco Noero, Torino

Manifesta 10 comprende una serie di punti di vista di artisti scelti con cura anche rispetto alla situazione presente in costante mutamento. Specifica ancora König:

“In risposta alle critiche che ho ricevuto in merito alle attuali condizioni geo-politiche, vorrei sottolineare che, ovviamente, sono molto preoccupato per la crisi crescente e, proprio per questo, io credo che è, e deve essere, nostro obiettivo continuare a sostenere Manifesta 10. È un’entità complessa che richiede agli artisti e agli spettatori di assumere forti posizioni politiche, di porre domande e sollevare dibattiti. Boicottarla o chiuderla sarebbe un errore grave. […] È più importante che mai continuare il nostro lavoro con coraggio e convinzione per il pubblico locale e anche quello internazionale.”

Elena Kovylina, Still from the Video of her performance "Equality", 2009 Courtesy of the Artist

Il programma pubblico vuole, quindi, rispondere criticamente alle attuali circostanze politico-sociali, ai suoi conflitti e alle sue complessità. Una serie di iniziative si muoveranno nella città di San Pietroburgo guardando alla sua ricchezza culturale, storica e sociale, con dibattiti, eventi, spettacoli pop-up e piattaforme, tutte proposte integranti la mostra di Manifesta 10.

Manifesta 10. The European Biennial of Contemporary Art
a cura di Kasper König
catalogo bilingue inglese e russo con testi di Ekaterina Andreeva, Helmut Draxler, Ekaterina Degot, Silvia Eiblmayr, Kasper König 

Artisti partecipanti: Francis Alÿs, Guy Ben-Ner, Joseph Beuys, Karla Black, Louise Bourgeois, Pavel Braila, Marc Camille Chaimowicz, Jordi Colomer, Josef Dabernig, Lado Darakhvelidze, Rineke Dijkstra, Marlene Dumas, Nicole Eisenman, Lara Favaretto, Vadim Fishkin, Katharina Fritsch, Dominique Gonzalez-Foerster, Ann Veronica Janssens, Thomas Hirschhorn, Alevtina Kakhidze, Ragnar Kjartansson, Elena Kovylina, Ilya Orlov e Natasha Kraevskaya, Maria Lassnig, Klara Liden, Erik van Lieshout, Vladislav Mamyshev-Monroe, Henri Matisse, Boris Mikhailov, Yasumasa Morimura, Olivier Mosset, Juan Muñoz, Deimantas Narkevičius, Bruce Nauman, Tatzu Nishi, Kristina Norman, Timur Novikov, Henrik Olesen, Pavel Pepperstein, Susan Philipsz, Giovanni Battista Piranesi, Alexandra Pirici, Paola Pivi, Wael Shawky, Slavs e Tatars, Alexandra Sukhareva, Wolfgang Tillmans, Joëlle Tuerlinckx, Otto Zitko

28 giugno – 31 ottobre 2014

Museo Statale dell’Ermitage
Palace Square 2, San Pietroburgo (Russia) 

Info: www.manifesta10.org

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