BAGNACAVALLO (RA) | Museo Civico delle Cappuccine | Fino al 10 aprile 2016
di ELENA SABATTINI
Bisognerebbe imparare a conoscerli i Musei del territorio. Magari perdersi nella campagna per poi lasciarsi stupire dalla bellezza di quei luoghi. Bisognerebbe farlo, in quei pomeriggi di domenica grigia, ma anche soleggiata, perché no. La sorpresa vi lascerà senza fiato.
Così è il Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, a pochi passi dalla Ravenna dell’oro dei mosaici. Nelle sale del convento troverete un nucleo storico che raccoglie testimonianze artistiche dal XIII al XIX secolo e un impegno rivolto alla moderna ricerca di temi e materiali.
Fino al 10 aprile l’incisione, questa sconosciuta in Italia, legata a pochi nomi noti e sempre stranieri, è la protagonista della mostra L’Onirica Navigazione curata da Diego Galizzi, conservatore del museo. «L’incisione: l’eterna lotta tra la fantasia dell’artista e la rudezza della materia, tra l’invenzione e la riproduzione» racconta Galizzi «si scontra con l’impalpabilità del sogno e delle sue vene surrealiste».
«In ordine di declinazione del sogno» le sessanta opere grafiche chiudono gli appuntamenti culturali del calendario della Prima Biennale di Incisione “Giuseppe Maestri”, omaggio allo scomparso e inimitabile artista ravennate.
È lo stupore quello che accompagna il visitatore durante la mostra. In quanto italiani, infatti, tendiamo a mettere da parte l’incisione rispetto ad altre pratiche artistiche, dimenticando che i nostri “grandi” sono stati anche abilissimi incisori. Dimentichiamo infatti che la minuzia dell’incisione è arrivata all’arte del Novecento con opere che racchiudono insieme l’ingegno della fantasia e l’abilità artigiana.
Inquietanti ma insieme giocosi sono i paesaggi notturni di Francesco Casorati, emblematici e irraggiungibili come la Torre di Babele sono i sogni di Mario Guadagnino, riaffiorano dalla nebbia triestina i racconti onirici di Elettra Metallinò per diventare irriverenti e corrosivi, al limite dell’osceno, in Albino Palma. Una civetta beffarda e simbolo stesso del notturno ci osserva dal buio di Pietro Diana, come se fosse lei l’unica guardiana della notte. A ognuno il suo sogno. Tra i meandri dell’inconscio e il racconto personale. Tra l’allegoria e la più vera delle realtà.
Sono la puntasecca, il bulino, l’acquaforte, l’acquatinta e tante altre le tecniche che ci vengono raccontate e che risvegliano in noi una nuova consapevolezza artistica in cui il materiale deve essere deturpato e violato per sprigionare infine la bellezza.
L’onirica navigazione. Omaggio a Giuseppe Maestri
a cura di Diego Galizzi
In mostra: André BEUCHAT | Francesco CASORATI | Angela COLOMBO | Pietro DIANA | Armando DONNA | Mario GUADAGNINO | Nunzio GULINO | Mirando HAZ | Lanfranco LANARI | Pierre H. LINDNER | Swietlan KRACZYNA | Elettra METALLINO’ | Claudio OLIVOTTO | Albino PALMA | Adolfo WILDT | Remo WOLF
Fino al 10 aprile 2016
Museo Civico delle Cappuccine | Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne
via Vittorio Veneto 1/a, Bagnacavallo (RA)
Info: +39 0545 280911
centroculturale@comune.bagnacavallo.ra.it
www.museocivicobagnacavallo.it