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MILANO | Gaggenau DesignElementi Hub | Fino al 2 febbraio 2024

di ISABELLA MAJ

Armonia, permanenza, equilibrio: questi i tre aggettivi che emergono spontanei dopo aver visitato la mostra di Letizia Cariello, in arte Letia, presso lo Spazio Gaggenau in corso Magenta a Milano.

Appena varcata la soglia della location, sita in uno storico quartiere milanese, si ha come l’impressione di entrare in uno spazio sacro, i cui confini sono scanditi meticolosamente dall’alternanza del design degli elettrodomestici e dal carattere delle opere che si intervallano, in un paio di occasioni addirittura si fondono.
Sono presenti due cicli di opere, Gates e Calendari, e – chicca imperdibile – un piatto di ceramica dipinto a mano, opera personale dell’artista richiesta dal curatore appositamente per l’evento.

Veduta di Vibrazioni di Letizia Cariello, Gaggenau Milano. Ph ©Francesca Piovesan. Courtesy Letizia Cariello, Gaggenau e Cramum

Vibrazioni, questo il titolo della mostra, evoca immediatamente la presenza di impercettibili particelle che riempiono lo spazio e che per Cariello sono veicolo di connessione tra se stessi e gli altri.
Metafora perfetta di questo dialogo è il connubio tra alcuni dei materiali scelti e la téchne tramite la quale vengono assemblati. Esempio calzante sono i gates, composti da chiodi e fili di lana: non chiodi qualsiasi, ma antichi chiodi da maniscalco a testa quadrata reperiti in seguito a lunghe ricerche in ferramenta: entrano nel pannello di legno ove sono installati solo per pochi centimetri: ciò che ne deriva è un costrutto tanto affascinante  quanto fragile, proprio come i rapporti umani; se un dettaglio si sfila, tutto il dialogo è compromesso.

Veduta di Vibrazioni di Letizia Cariello, Gaggenau Milano. Ph ©Francesca Piovesan. Courtesy Letizia Cariello, Gaggenau e Cramum

Anche se consideriamo la serie Calendari può valere un ragionamento analogo: scritte, numeri, simboli incisi su lastre di marmo. Opere apparentemente imperiture, come tutto ciò che convenzionalmente viene inciso su pietra, ma lo spessore delle lastre, rispetto alla grandezza è minimo, con il conseguente rischio di rottura in caso di mosse false. Un po’ come succede con le persone, se non ci si relaziona ad esse in maniera delicata e rispettosa.

Veduta di Vibrazioni di Letizia Cariello, Gaggenau Milano. Ph ©Francesca Piovesan. Courtesy Letizia Cariello, Gaggenau e Cramum

Questa mostra è insomma da considerarsi efficace esempio di come la materia possa diventare metafora di un sentire. Oltre a ciò va anche sottolineato come il pensiero dell’artista venga svelato, come già capitato in altri suoi cicli, con un linguaggio femminile ed esteticamente appagante: un percorso evocativo e seducente, dal quale si viene subito coinvolti e che fa venir voglia di approfondire i messaggi intrinseci nella poetica dell’artista.

Veduta di Vibrazioni di Letizia Cariello, Gaggenau Milano. Ph ©Francesca Piovesan. Courtesy Letizia Cariello, Gaggenau e Cramum

Vibrazioni
mostra personale di Letizia Cariello – LETIA
a cura di Sabino Maria Frassà

9 novembre 2023 – 2 febbraio 2024

Gaggenau DesignElementi Hub
Corso Magenta 2 (cortile interno, citofono 33), Milano

Orari: lunedì-venerdì ore 10.00 – 18.30
Visite aperte al pubblico solo su appuntamento previo contatto e-mail o telefonico

Info: gaggenau@designelementi.it
+39 02 29015250 (interno 2)

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