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COMO | Ex Chiesa di S. Pietro in Atrio | 8 febbraio – 2 marzo 2014

di MATTEO GALBIATI

Vincenzo Marsiglia. Riflessione interattiva (veduta della mostra), Ex Chiesa S.Pietro in Atrio, Como Foto di Dario LasagniLa riconoscibilità del linguaggio di un artista passa attraverso diversi elementi che vanno dal modo di utilizzare il colore, ai materiali impiegati, dalle scelte lessicali a format prestabiliti e ripetuti. Ritrovare da un lavoro all’altro una certa forma di coerenza e analogie, l’insistenza su motivi e formulazioni, aiuta a ricondurre e iscrivere le opere alla pratica di una personalità precisa. Vincenzo Marsiglia (1972) ci ha abituati, pur in una prassi artistica che ha saputo far spaziare con logico rigore su orizzonti assai diversi travalicando i confini di arti e di tecniche, di ambiti e di espressioni, a ritrovare una presenza costante che ne ha contraddistinto il fare: una stella con quattro punte. Un segno, quasi un logo, che è diventato una presenza ineludibile da ogni sua opera; ripetuta, nascosta, alterata, in positivo e negativo, evanescente, digitale, proiettata, questa stella rappresenta per l’artista il punto di arrivo – e inevitabilmente di partenza – di un lungo processo di lavoro insistito sulla pittura e maturato poi in altre tecniche e soluzioni, senza diventare formalismo, senza disperdere la propria esperienza nella mera convenzione. Una stella nata quasi per caso, un caso che è stato guidato, comunque, dalla pratica pittorica di Marsiglia. Un caso non casuale, un incontro necessario, quindi, e impossibile da evitare. Con attenzione l’artista ha saputo cogliere nel tempo una presenza latente e l’ha trasformata nella sua cifra stilistica, nell’agente deflagrante ogni sua considerazione tradotta in opera. Ma non uno sterile marchio di fabbrica, non un sigillo pianificato a tavolino.

Nella sua bella e raccolta mostra personale a Como, la sua stella-logo, definita dall’artista stesso con una formula quasi matematica come UM (che corrisponde a Unità Marsiglia), l’artista soncinese la ripropone in un intrigante percorso che ne segna le sue tappe essenziali: nell’allestimento curato e preciso le opere scelte per questa occasione permettono anche al visitatore inesperto, a chi incontra il lavoro di Marsiglia per la prima volta, di apprezzare, nella studiata disposizione dei pezzi, l’evoluzione e la diversificazione della sua ricerca artistica. Dalle tele dipinte ai feltri, dalle stoffe “marchiate” ai dittici, dall’applicazione ceramica all’inserimento nell’arredamento, la visionarietà costituente il suo linguaggio sono apprezzabili nell’unitarietà di proposte tanto diverse.

Vincenzo Marsiglia. Riflessione interattiva (veduta della mostra), Ex Chiesa S.Pietro in Atrio, Como Foto di Dario Lasagni

Di più: l’artista, che ci ha sempre stupiti per la sua capacità di interpretare costantemente l’intelligenza delle sue opere, qui presenta anche alcune delle sue ultime realizzazioni che creano un ponte particolare tra le soluzioni più innovative e sperimentali, che si avvalgono di tecnologiche di ultima generazione, e il ritorno a materiali e tecniche tradizionali. Qui, infatti, riviviamo – in un processo di coinvolgimento diretto e strutturante dello spettatore – l’interattività delle proiezioni e dei quadri digitali (tra le quali l’ultima affascinante ed eterea videoproiezione ambientale su una parete trapassabile in fili di Tripolina) quanto ammiriamo i nuovi lavori in marmo (che seguono altri in alabastro e in ardesia presentati lo scorso anno), sculture geometriche che si pongono, quasi avessero congelato nella pietra un istante della visione video, tra le opere pittoriche e quelle interattive. Marsiglia approda ad un’incidenza plastica particolare che, se è vero che già in passato ha utilizzato materiali propri della scultura o ha fatto ricorso ad installazioni ambientali, apre nuove prospettive che portano la sua arte ad un’altra dimensione e ad un altro livello di senso.

Un ricercatore instancabile Vincenzo Marsiglia che, rimpastando sempre con abile perizia da artista “antico”, sa essere sempre potentemente attuale e contemporaneo: nonostante i successi, anche internazionali, che ha ottenuto (e non elenchiamo premi, mostre, presentazioni, collaborazioni, … successi ampiamente meritati), non smette di perseguire la via della sua ricerca e, mai pago, sa guardare oltre, sa sperimentare ancora senza sedersi sul dato acquisito che per altri artisti sarebbe sfruttato come approdo sicuro e tranquillizzante.

Vincenzo Marsiglia. Riflessione interattiva (veduta della mostra), Ex Chiesa S.Pietro in Atrio, Como Foto di Dario Lasagni

Vincenzo Marsiglia guarda sempre davanti a sé e segue la sua stella, guida davvero sicura, la cui luce nel tempo è destinata a brillare ancor di più di quanto non avvenga oggi, regalandogli quei sicuri successi e grandi traguardi che la sua opera merita.
Questa mostra è l’ennesima riprova della forza del suo lavoro.

Vincenzo Marsiglia. Riflessione interattiva
a cura di Chiara Canali


organizzazione Associazione Culturale Art Company
con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Como
con il contributo della Galleria Bonioni Arte, Reggio Emilia

8 febbraio – 2 marzo 2014

Ex Chiesa di S. Pietro in Atrio
Via Odescalchi 3,
Como

Orari: da martedì a venerdì 15.00-19.00;
sabato e domenica 11.00-19.00; chiuso lunedì
Ingresso libero 

Info:
Ufficio Cultura Comune di Como
+39 031 252352
cultura@comune.como.it
www.comune.como.it

Galleria Bonioni Arte
info@bonioniarte.it
www.bonioniarte.it

Associazione Culturale Art Company
info@artcompanyitalia.com
www.artcompanyitalia.com

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