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MILANO | Sotheby’s |14-30 gennaio 2015 

Giorgio Ciam, Allo specchio, 1977, fotografia b/n, 59 x 50 cm  Collezione privata, VareseLa sede milanese di Palazzo Broggi della casa d’aste Sotheby’s inaugura domani una mostra personale dedicata all’artista Giorgio Ciam (1941) in cui si presenta, in un’occasione particolarmente speciale, una riflessione sul suo percorso di ricerca sperimentale legato alla fotografia negli anni compresi tra il 1969 e il 1996.
La mostra diventa – con 48 opere provenienti da importanti collezioni private e dall’Archivio Ciam – un utile momento di confronto sulla poetica dell’artista e il suo legame con la storia e l’arte italiana di quegli anni. Si è voluto, quindi, condurre un’indagine precisa sul lavoro e l’esperienza di Ciam con una selezione puntuale di opere che ne sottolineassero le specificità in quella complessa rete di sfaccettature e pronunciamenti che la compongono.
La fotografia per Ciam è stata il mezzo con cui ha condotto un’intensa e forte meditazione esistenziale che ci restituisce ora l’immagine di un artista complesso che, dalla Body Art negli anni Settanta passando poi per una ricostruzione esistenziale di sè negli anni Ottanta e Novanta in cui dismette il mezzo fotografico, ha saputo agire attraverso una sperimentazione foriera di un carattere e di un’attitudine che ha precorso i tempi e ha anticipato esiti artistici diffusi poi in anni successivi.

Giorgio Ciam, Autoritratto nel paesaggio, 1980, 6 fotografie a colori con intervento, 63.2x63.8 cm, Collezione La Gaia, Busca

Il percorso espositivo presenta vere e proprie icone della sua storia – molte opere sono inedite – che va da lavori fotografici per spaziare poi al disegno, al collage e persino alla scultura.
Dice Elena Re, curatrice della mostra e autrice del saggio in catalogo:

“Lavorando nell’ambito del Comportamento Giorgio Ciam si è concentrato sul proprio corpo, sul volto. La sua è un’identità continuamente scandagliata, rielaborata, mai colta appieno. Utilizzando il fotomontaggio o l’intervento pittorico sulla fotografia, Ciam può infatti trasformarsi, essere un altro. Come pure, praticando la performance e avvalendosi del mosso fotografico, può ricercare se stesso senza mai trovarsi totalmente. Ma proiettando i suoi lavori sul proprio corpo impegnato in un’azione comportamentale e ottenendo fotografie da questa stratificazione di più immagini, egli può vedere e rivedere se stesso. E andando oltre, con il ritaglio, la cancellazione, il collage, il décollage, può addirittura avventurarsi nel profondo. Proprio qui, il disegno e la scultura diventano parte di una ricerca complessa, strumenti per innescare il vortice caleidoscopico di una visione infinita. Con un approccio solo in apparenza autoriflessivo, Giorgio Ciam chiama in gioco la condizione postmoderna. Il corpo è dunque un paesaggio che accoglie un universo di possibili racconti, mettendo in scena e dibattendo questioni filosofiche tutt’oggi aperte.”

La mostra si completa con una raccolta di documenti che, provenienti dall’Archivio Giorgio Ciam, riuniscono libri d’artista, pubblicazioni, manoscritti, inviti e un repertorio di fotografie documentative.

Giorgio Ciam
a cura di Elena Re
in collaborazione con l’Archivio Giorgio Ciam 

14-30 gennaio 2015
conferenza e inaugurazione mercoledì 14 gennaio ore 18.00 

Sotheby’s, Palazzo Broggi
Via Broggi 19, Milano 

Orari: da lunedì a venerdì 10.00-13.00 e 14.00-18.00

Info: www.sothebys.com

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