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BRESCIA | Capitolium di Brixia. Parco archeologico di Brescia romana | Fino al 29 ottobre 2023

di MATTEO GALBIATI

È lo spettacolare ambiente del Nuovo Capitolium di Brescia, monumentale scrigno custode di meraviglia, dove laicità e sacralità coesistono in una sospensione temporale in cui passato presente e futuro si amalgamano, ad accogliere un dialogo che supera, abbattendoli, tutti i confini filosofici, estetici, temporali, ambientali, geografici, artistici e di appartenenza che possono separare due grandi capolavori dell’arte antica di origine ellenistica e romana.
Il Comune di Brescia, la Fondazione Brescia Musei e il Museo Nazionale Romano non hanno solo, in una sottoscritta collaborazione proficua tra istituzioni, concepito una progettualità di ampio respiro, evento di punta del palinsesto di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, ma hanno realizzato con questa esposizione una vera e propria esperienza che azzardiamo definire intellettualmente sinestetica, proprio per quel valicare i confini culturalmente predeterminati e avvantaggiarsi solo dello stupore del bello.

Il Pugile e la Vittoria Alata nel Capitolium di Brescia, Brixia. Parco archeologico di Brescia romana © Archivio Fotografico Civici Musei di Brescia – Foto A. Chemollo

Protagonisti, si diceva, sono due opere eccezionali non solo per la superba fattura e maestria realizzativa che ne definisce le forme della scultura bronzea, ma anche per la rarità costituita dalla loro testimonianza dettata dall’interezza, quasi integrale, con cui sono giunte sino a noi, sopravvivendo a quelle rifusioni – con cui si recuperava prezioso metallo – che hanno cancellato dalla storia moltissimi manufatti simili.
La Vittoria Alata – acme delle collezioni bresciane – e Il Pugilatore in riposo – inserito nel patrimonio del museo della capitale – nascono in epoca e contesti diversi, con stili differenti, ma, ritrovati con simili campagne di scavo condotte nell’Ottocento, ci sono hanno restituiti all’ammirazione. Il silenzio del Nuovo Capitolium – disegnato da Juan Navarro Baldeweg che firma anche l’allestimento di questa mostra e  dove vive sola la Vittoria – accoglie ora anche il Pugilatore. Vicini, pur restando a distanza. Tutta la potenza, espressiva, simbolica ed evocativa del loro rapporto cercato e generato in modo “forzato”, vive proprio di questa prossimità e lontananza, di un giusto e solenne equilibrio di possibilità date e, forse, negate.
È la bellissima suggestione del loro ir-raggiungibile appartenersi che coinvolge la nostra mediazione di  spettatori che possiamo carezzare con gli occhi le loro forme e i loro gesti. Se vale, ed è indubbio, ogni discorso storico-artistico legato allo studio di queste statue come di un bene archeologico d’eccellenza, ancor più senso ha quella dimensione di avvicinamento metaforico che tesse differenti fili rossi che le uniscono. Un atleta e una dea, umanità e divinità, femminile e maschile, sforzo e merito, attesa e riconoscimento, impegno e tributo sono i perni della loro reciproca correlazione: sono molto più complessi, quindi, gli intrecci che, osservandole, affiorano oltrepassando l’idea di guardare solo, nello stesso istante, due reperti archeologici messi a confronto.

Il Pugile e la Vittoria Alata nel Capitolium di Brescia, Brixia. Parco archeologico di Brescia romana © Archivio Fotografico Civici Musei di Brescia – Foto A. Chemollo

Nella sala che li accoglie si esplicita un silente dialogo fatto di attesa, di vuoto che aspetta il suo riempimento, di un riscontro che, da lontano, anima di vita e di trascendenza spirituale gli incarnati di queste due figure.
In una posizione di pausa dopo il combattimento il Pugilatore attende il responso arbitrale e, mentre resta fermo e riprende fiato, lascia osservare una gestualità umana di chi ha compiuto una faticosa impresa: si vedono i muscoli torniti, le ferite del combattimento, la tensione allo sforzo atletico, la potenza sfogata. É seduto ma ha il volto che, forse richiamato da qualcosa, si piega girandosi in una direzione precisa.
Solenne, poi, si staglia la Vittoria, alta sul piedistallo che per lei ha voluto Navarro Baldeweg, e, muovendosi con una certa ritualità, assegna quel riconoscimento esemplare e nobilissimo da lei stessa incarnato a quel vincitore che immediatamente omaggia levando lo scudo della battaglia. Uno anela all’altra e l’altra risponde al conseguito successo. I loro tempi sono reciproci, ma distanti e il loro ri-cercarsi avviene per la mediazione di uno specchio – sempre voluto da Navarro Baldeweg – che è l’unico mezzo perché il loro vedersi avvenga davvero. La verità “apparente” dello specchio recepisce la possibilità, non scontata, del loro trovarsi.

Il Pugile e la Vittoria Alata nel Capitolium di Brescia, Brixia. Parco archeologico di Brescia romana © Archivio Fotografico Civici Musei di Brescia – Foto A. Chemollo

Uno scambio di sguardi concessi ma non del tutto trovati, umano e divino restano distanti e qui sottolineano il valore del loro mistero e della loro tensione all’assoluto: ecco come la loro muta conversazione abbatte i confini del tempo e delle epoche, degli stili e dei contesti culturali e ancora vale oggi rinnovandosi. Trova una vita nuova nel tempo contemporaneo e, così, si rende possibile e praticabile per sempre. A noi spetta, in via personalmente definitiva, il compito di unirli, di avvicinarli ulteriormente, di promuovere quella connessione che, attraverso la nostra presenza sensibile, celebra il senso della loro ritrovata vicinanza.
Questa mostra è davvero un momento di concentrazione e di meditazione, è un’occasione speciale e unica, non tanto per l’unicità episodica che costituisce, quanto per la possibilità che ci dà della scrittura di un tempo memorabile e indefinibile dove, tra concessione e negazione, virtù perseguita e trionfo conseguito si appianano in quella Pace totale che possiamo vivere se comprendiamo il senso della Bellezza universale di cui possiamo essere capaci. Bellezza che, di là dal tempo, il Pugile e la Vittoria continuano ad incarnare e testimoniare.

Il Pugile e la Vittoria
progetto espositivo di Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei, Museo Nazionale Romano
allestimento di Juan Navarro Baldeweg
evento nell’ambito di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023
con il contributo di Intesa Sanpaolo

12 luglio – 29 ottobre 2023

Capitolium di Brixia
Parco archeologico di Brescia romana
via dei Musei 55, Brescia

Orari straordinari in occasione dell’esposizione: dal 12 luglio al 10 settembre martedì-giovedì 10.00-20.00, venerdì-domenica 10.00-22.00; dall’11 settembre al 1° ottobre martedì-domenica 10.00-20.00; dal 2 al 29 ottobre martedì-domenica 10.00-18.00; chiuso il lunedì non festivo
Ingresso gratuito per i residenti nel Comune di Brescia, in linea con gli altri musei civici; ingressi contingentati: prenotazione online fortemente raccomandata.

Info e prenotazioni: bresciamusei.com

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