VENEZIA | Espace Louis Vuitton | 10 maggio – 26 novembre 2017
Come evento collaterale alla 57. Biennale di Venezia la Fondation Louis Vuitton presenta, negli ambienti veneziani dell’Espace Louis Vuitton, la mostra personale dedicata Pierre Huyghe (1962), artista il cui linguaggio multidisciplinare, esito di un approccio ibrido, libero ed estremamente personale, genera una visione in continua evoluzione.
Attingendo da ambiti differenti – dalla scienza alla musica, dall’archeologia ai new media – Huyghe, infatti, nelle sue opere predispone sempre lo spettatore a riformulare i codici narrativi e conoscitivi abituali che, tra finzione e ricordo, fantasia e memoria, evocano quelle suggestioni che, tramite i suoi vari interventi, dalle installazioni alle performance, dalla fotografia al disegno, riportano l’uomo ad interessarsi di un mondo invisibile.
Attraverso un processo di decostruzione e ricostruzione della percezione visiva ed emotiva, Huyghe si presenta in laguna con tre opere della Fondation Louis Vuitton che hanno proprio, come filo conduttore, una narrativa che si contamina continuamente attraverso il reciproco influenzarsi dei lavori, ciascuno valevole come progetto singolo, ma anche aperto nel suo significato grazie all’apporto delle altre opere.
Nella mostra veneziana sono Silente Score (1997), A Journey That Wasn’t (2005) e Creature (2005-2011) a sprigionare tutta la forza dell’opera dell’artista che, nella nuova occasione di questa installazione, ha dato un contributo determinante nel coordinare l’ampliamento di senso che questi accostamenti hanno reso possibile.
Nella definizione di questa esposizione completamente inedita il film A Journey that wasn’t (2005), messo al centro del progetto, riporta di una spedizione in Antartide alla ricerca di una nuova isola in cui dimora un pinguino albino e la successiva traduzione in suoni della topografia dell’isola che ha dato luogo ad uno spartito musicale suonato sulla pista di pattinaggio di Central Park a New York. Questa duplice costruzione di ambientazioni porta gli spettatori in due mondi opposti: da una parte abbiamo la natura pura e incontaminata delle regioni polari, mentre dall’altra si ritrova la presenza della veloce società urbanizzata.
Con Creature (2005-2011) Huyghe ci traduce in realtà un elemento del precedente video creando un pinguino in fibra di vetro e pelliccia sintetica che, nelle sue intenzioni, vuole essere il simbolo tangibile di quel luogo remoto orizzonte sembra svanire (o non esserci?).
Infine con Silence Score (1997) l’artista riprende la trascrizione dei suoni impercettibili della celeberrima opera 4’33’’(Silence) (1952) di John Cage, la cui intenzione era quella di far “suonare” ad un musicista qualche minuto di silenzio. L’esito è costituito da quattro spartiti musicali che, grazie ad uno speciale software, inseriscono quei suoni altrimenti inudibili nella registrazione originale del ’52 con l’intento di concentrarsi solo sui rumori percepibili nello spazio circostante. Ecco come queste tre opere riescono a trovare una sinergica forza nell’esplorare le aspettative dello spettatore e a sperimentare le nuove emozioni provate durante l’immersione in questi vasti universi dell’immaginazione proposti da Huyghe.
Pierre Huyghe
Evento Collaterale della 57. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia
promosso da Fondation Louis Vuitton
nell’ambito del programma Beyond the Walls di Fondation Louis Vuitton
10 maggio – 26 novembre 2017
Espace Louis Vuitton Venezia
San Marco, 1353 (Calle del Ridotto), Vanezia
Orario: aperto tutti i giorni da lunedì a sabato 10.00-19.30; domenica 10.30-19.30