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NAPOLI | Galleria Alfonso Artiaco | 29 ottobre – 10 dicembre 2016

di MICOLE IMPERIALI

Si entra quasi in punta di piedi nel percorso definito dalle opere di Wolfgang Laib nelle sale della galleria Alfonso Artiaco di Napoli. Un cammino da fare lentamente, in silenzio, fedeli al senso di raccoglimento che comunicano i luoghi sacri. Le stanze dagli alti soffitti, separate da porte antiche le cui maniglie sono all’altezza dei pensieri quasi a segnare ingressi negli scomparti della mente, riportano in vita tempi lontani in cui le opere di Laib si adagiano dolcemente, cariche di quel misterioso eppur solido senso ancestrale che caratterizza la sua arte.

Wolfgang Laib, "Rice House", 2014/15, white marble, rice, 32 cm x 20 cm 100 cm | "Rice House", 2010, triangle, white marble, rice, 8 cm x 15 cm x 100 cm, veduta dell'allestimento, courtesy Galleria Alfonso Artiaco, Napoli

Wolfgang Laib, “Rice House”, 2014/15, white marble, rice, 32 cm x 20 cm 100 cm | “Rice House”, 2010, triangle, white marble, rice, 8 cm x 15 cm x 100 cm, veduta dell’allestimento, courtesy Galleria Alfonso Artiaco, Napoli

Legato alla spiritualità orientale, così come alla filosofia e pensiero pre-rinascimentali, Laib torna alla radice del tutto, liberandolo dalle logiche materialistiche del mondo occidentale. Nelle sue opere utilizza elementi naturali come riso, polline e cera d’api accanto alla pura concretezza di marmo e ottone, disponendo, modellando e ripetendo forme che sembrano seguire antiche leggi alchemiche di proporzioni ed equilibri.

Wolfgang Laib, veduta dell'allestimento, courtesy Galleria Alfonso Artiaco, Napoli

Wolfgang Laib, “Rice House” (sul pavimento), “Space is the final goal” (alla parete), veduta dell’allestimento, courtesy Galleria Alfonso Artiaco, Napoli

L’artista dà voce al concetto spirituale di infinito attraverso una ripetizione seriale tipica dei rituali indiani a cui è profondamente legato, trasforma il tempo in un eterno ritorno a cui dona forma attraverso una simbologia dai caratteri essenziali che abbatte i confini dello spazio. Come egli stesso lievemente traccia su uno dei tre lavori su carta della seconda sala, riportando una citazione che proviene da un Upanishad, ossia un insieme di testi religiosi e filosofici indiani composti in lingua sanscrita

«All these creatures are produced from space. They return back into space for space is greater than these. Space is the final goal»

Wolfgang Laib, "Zikkurat" e "Untitled" (cono), veduta dell'allestimento, courtesy Galleria Alfonso Artiaco, Napoli

Wolfgang Laib, “Zikkurat” e “Untitled” (cono), veduta dell’allestimento, courtesy Galleria Alfonso Artiaco, Napoli

Wolfgang Laib

29 ottobre – 10 dicembre 2016

Galleria Alfonso Artiaco
Piazzetta Nilo n° 7, Napoli

Info: +39 081 4976072
info@alfonsoartiaco.com
www.alfonsoartiaco.com

 

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