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MILANO | ML Fine Art Matteo Lampertico | 2 febbraio – 11 aprile 2021

di MATTEO GALBIATI

Nonostante le difficoltà imposte da questo periodo di chiusure forzate e di rallentamento nelle attività espositive, molte gallerie hanno scelto di non rinunciare alla qualità dei loro progetti e delle loro proposte e di proseguire mantenendo alto il profilo della loro progettualità. In questo senso ne è esempio la mostra che ML Fine Art Matteo Lampertico ci offre nella sua nuova sede di Milano dove, con Ritorno al Barocco, propone un dialogo tra tre grandissimi maestri del nostro Novecento: Lucio Fontana, Leoncillo (Leoncillo Leonardi) e Fausto Melotti. Materia di confronto è la ceramica che tutti e tre gli artisti hanno saputo interpretare con energia e poesia personali e autonome, per quanto correlate e strettamente e reciprocamente attinenti nei modi e nell’espressività.
Questa mostra, sapientemente allestita e di notevole valore storico per la selezione delle 19 importanti sculture esposte (cui si aggiunge anche un Concetto spaziale), porta alla nostra attenzione il valore narrativo della ceramica, ricettivo di una plasticità e di una forza segnica incisive in cui la sua concretezza, oltre ad essere modellata e vissuta con una corporeità e una fisicità, impronte sensibili di ogni autore, sa anche trasferire tale tensione emotiva ed energia propulsiva anche allo sguardo di chi la osserva.

Ritorno al Barocco. Fontana Leoncillo Melotti, installation view, ML FINE ART Matteo Lampertico, Milano Photo Daniele De Lonti

La scultura si pone così ad essere non più solo un fattore estetico-rappresentativo, ma diventa un catalizzatore tangibile di memorie, pulsioni, desideri comunicativi che si plasmano ed estendono, quasi modellandosi nell’istante della visione, direttamente nello spazio e nell’ambiente.
Le loro ceramiche sono istintivamente dinamiche, virtuose, solide e sicure, ma pure incerte; si caricano di lacerazioni, strappi, fratture, debolezze, di epidermicità organiche che, dolenti, trionfanti e poetiche, elevano lo sguardo ad una trascendenza ispirata, lirica, fiera ed elegante nella sua verità diretta e naturale. In questo senso l’evocazione dello spirito del Barocco, dei suoi virtuosissimi e della sua ridondante e detonante valenza espressiva, ha modo per attualizzarsi nella modernità contemporanea e per ritrovare una connessione con la storia che si allontana però, per tutti e tre gli autori, nettamente dalla stagione del Novecento Italiano. Nell’immediato dopoguerra Fontana cercava uno scambio tra l’essenza e la forma e il rifarsi al Barocco era un mondo per avere un coerente legame con la storia e la giusta base per connettervi la sua concezione spazialista, nuovo capitolo della sua ricerca tesa ad un diverso rapporto tra materia-spazio-rappresentazione.

Ritorno al Barocco. Fontana Leoncillo Melotti, installation view, ML FINE ART Matteo Lampertico, Milano Photo Daniele De Lonti

Testimonianza di tale stimolante attività è il superbo Crocifisso del 1949 che troneggia quasi imponente e maestoso nello spazio della galleria milanese, riflettendo poi la concretezza virtuosa della ceramica fontaniana in opere come il Concetto Spaziale del 1957 e alcune celeberrime tele definite, appunto, i Barocchi  del 1954-57. È un momento di forte e dichiarata sperimentazione, di messa in prova di spunti differenti che conservano in Fontana ancora la latenza della “figura” e che pure ritroviamo nella dinamica di sviluppo “naturale” delle ceramiche di Leoncillo.
La sua attitudine ha guidato la sua mano nell’esercizio esclusivo della ceramica e ne ha identificato totalmente l’azione e il suo fare; la sua originalità si promuove nell’interpretazione di un naturalismo che poi è confluito in una radicata espressività informale. I cromatismi e le ridondanze materiche di Leoncillo sono trasfigurata presenza di reminiscenze passate, riattivate nel valore del presente dall’accento escluso del suo segno. Opere come i Trofei – concepiti per l’Esposizione Universale di Roma del 1942, tornano ad essere esposte insieme dopo la mostra del 1979 – il San Sebastiano del 1961 e la Sirena del 1939 sono presenze che chiariscono il motivo di indagine del suo pensiero, attento e attivo, teso in una totale, sofferta e passionale identificazione con la materia stessa (“creta carne mia” aveva scritto lo stesso artista nel suo celebre Piccolo diario).

Ritorno al Barocco. Fontana Leoncillo Melotti, installation view, ML FINE ART Matteo Lampertico, Milano Photo Daniele De Lonti

Potrebbe sembrare decisamente meno evidente il rimando al Barocco per Melotti, ma le scelte espositive si sono indirizzate verso opere coeve alle precedenti quando, tra la fine degli anni Quaranta e i primi Cinquanta, l’artista ha realizzato diverse figure femminili la cui elegante presenza, avvolge lo sguardo con la delicata morbidezza di panneggi che sono un prezioso virtuosismo stilistico. Non potevano nemmeno mancare alcuni vasi che ostentano forme geometriche che, in grado di disattendere il possibile uso concreto, sono un riferimento esplicito alla sensibilità dell’artista che non viene meno al rimando al proprio passato e alle proprie radici. Come si comprende anche dal bassorilievo del 1960 le cui forme sanno identificare anche in lui un richiamo, nei modi e nelle forme, alla storia.
Il tema del legame con il passato – e nello specifico al Barocco – in questi artisti deve essere sempre inteso non solo come una citazione per l’ispirazione e per il canone estetico rivoluzionari, riattivatili nella contemporaneità con un nuovo accento interpretativo, ma anche come una diversa volontà che, per contrasto, sembra addirittura entrare in contraddizione, se non conflitto, con il principio che le aveva mosse. In questo sta la piacevole grandezza di queste opere e del loro sperimentalismo vitale e attuale, attivo e propositivamente agente ancora oggi.

Ritorno al Barocco. Fontana Leoncillo Melotti
a cura di Andrea Bacchi, storico dell’arte e direttore della Fondazione Zeri
catalogo Christian Marinotti Edizioni

2 febbraio – 11 aprile 2021

ML Fine Art Matteo Lampertico
via Montebello 30, Milano

Info: +39 02 365 865 47
info@matteolampertico.it
www.mlfineart.com

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