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MILANO | Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili | 6 novembre – 4 dicembre 2014

Valdi Spagnulo, Scalata Impossibile, 2006, acciaio inox spazzolato e brunito, ferro e plexiglass trattato, 290x75 cmDopo il primo incontro, lo scorso mese di luglio, presso il Palazzo del Municipio di Fortunago (PV), la mostra Ombra. Kage aggiunge un nuovo capitolo al suo percorso in tappe aprendo    presso la Galleria Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili di Milano.
Liberamente ispirata da Il Libro d’ombra, il saggio sull’estetica del quotidiano scritto nel 1933 di Tanizaki Juni’chiro, questa collettiva, che riunisce in un appassionante dialogo artisti giapponesi e italiani, presenta un nuovo allestimento di opere che, accanto ad alcune esposte in precedenza, si avvale di inediti contributi che ne rivoluzionano la lettura complessiva, ampliando quella prospettiva di senso che si vuole attivare partendo proprio dal testo dello scrittore giapponese.
Tanizaki propone le sue riflessioni in un periodo cruciale della storia giapponese, quando la società legata ad una tradizione millenaria iniziava a mutare notevolmente sotto gli influssi dei modelli e dell’estetica occidentali: punto centrale è l’irruzione invadente e deflagrante della luce elettrica che, prevaricando i sistemi d’illuminazione tradizionali, porta a cambiare inevitabilmente il volto e l’impressione del mondo cui l’autore era stato abituato.
Proprio il rapporto tra la diversa percezione di luce e ombra in Oriente e in Occidente è il pretesto cui ricorre Tanizaki per indagare i cambiamenti in corso: la luce moderna è sentita come accecante rispetto alla penombra degli interni tradizionali giapponesi. Qui materiali e oggetti caratteristici della quotidianità nipponica (i paraventi in foglia d’oro,  le ceramiche vissute, i cristalli opacizzati dal tempo) potevano vibrare e si nobilitavano proprio  con i diversi toni e gradi d’ombra.
Noi occidentali cerchiamo luce e chiarezza, privilegiamo la vista come senso prioritario, gli orientali, in Giappone in modo particolare, hanno sviluppato, nelle arti come nella letteratura, una forte e radicata propensione all’ombra, cui si connette strettamente il concetto di Sabi.
Wabi sabi è un valore estetico giapponese che si permea sull’accettazione della transitorietà delle cose secondo la dottrina buddhista di Antiya. Sinonimo di bellezza imperfetta si riferisce ad oggetti, naturali o artificiali, che inducono ad un sentimento di serena e accolta malinconia. Wabi è la semplicità rustica che si lega al sabi, la bellezza o serenità della consapevolezza del passare del tempo.

Ayako Nakamiya, Auspicio nell'ombra, 2014, olio su tela, 100x90 cm Courtesy Paraventi Giapponesi - Galleria Nobili, Milano

La mostra guarda all’ombra quale mezzo per rendere possibile il recupero e l’esercizio amplificato di tutti i sensi, senza riferirsi esclusivamente alla vista e rivaluta l’ombra stessa che non è più sinonimo di buio, di oscurità ma anche di colore, apparizione e visione svelata.
La mostra presso la sede milanese della galleria si arricchisce delle nuove presenze rappresentate dallo scultore Takimoto Mitsukuni e dall’artista Cristina Volpi.

Ombra. Kage. 
a cura di
 Matteo Galbiati
in collaborazione con fortunagoinarte e Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili, Milano
patrocinio di Consolato Generale del Giappone di Milano, Provincia di Pavia, Borghi più belli d’Italia, Comune di Fortunago
con il sostegno di Michele Perego – San Paolo Invest 

Artisti: Pietro Coletta, Marco Grimaldi, Asako Hishiki, Fukushi Ito, Takimoto Mitsukuni, Ayako Nakamiya, Patrizia Novello, Pietro Pasquali, Valdi Spagnulo, Cristina Volpi

6 novembre – 4 dicembre 2014
inaugurazione giovedì 6 novembre ore 18.30 

Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili
Via Marsala 4, Milano 

Orari: lunedì 15.00-19.00; da martedì a sabato 11.00-13.00 e 14.00-19.00

Info: +39 02 6551681
Raffaella Nobili +39 339 6008358
Alessio Nobili +39 348 0687073
info@paraventigiapponesi.it
www.paraventigiapponesi.it

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