GAGLIANO DEL CAPO (LE) | Palazzo Daniele | Dal 30 luglio 2016
L’associazione non-profit Capo d’Arte – attiva nel Salento per la promozione dell’arte contemporanea – per la VII edizione della rassegna annuale a Gagliano del Capo (LE) ha invitato nel paese pugliese la celebre artista indiana Shilpa Gupta (1979), uno tra i talenti artistici più apprezzati sulla scena internazionale.
Massimo Torrigiani, presidente del Comitato Scientifico del PAC di Milano e direttore artistico del nascente polo per l’arte contemporanea di Bari, è il direttore artistico della manifestazione per il terzo anno consecutivo e, per questa ha voluto intitolare il percorso da lui creato Altrove con la chiara intenzione di promuovere un ciclo di mostre che si focalizzasse sulla scoperta di mondi lontani e, al contempo, il ricorso a mezzi artistici ed espressivi della più avanzata sperimentazione contemporanea. Dopo personalità come Yang Fudong (nel 2014) e il Soundwalk Collective (nel 2015), quest’anno Shilpa Gupta abbandonerà i consueti spazi espositivi per portare l’arte contemporanea – un percorso questo che continuerà anche nei prossimi anni – negli spazi pubblici del paese.
A far mostra di sé sul tetto del centralissimo Palazzo Daniele è l’opera My east is your west (Il mio est è il tuo ovest): costituita da una grande insegna luminosa, con questo lavoro Gupta vuole muovere, in modo semplice e diretto, ad una riflessione sul pregiudizio che nasce spesso per condizionamenti culturali, politici economici spinti dall’appartenenza o dalla provenienza geografica di ciascuno di noi inteso come “l’altro”. Questo intervento appartiene ad una fase emblematica della ricerca dell’artista, che da diverso tempo riflette sulle complesse relazioni tra gli stati dell’Asia meridionale, ponendo una diversa attenzione-interpretazione ai confini sociali, politici e geografici e alla definizione e costruzione della loro stessa identità.
La scrittura luminosa, una vera e propria insegna, definisce la capacità di Gupta di ricorrere alla potenzialità espressiva propria dei linguaggi scritti e del loro uso nei sistemi della comunicazione: questo suo “slogan” acuisce il suo senso, amplificandolo, dal momento che si affaccia su quel Mediterraneo teatro dei nuovi tragici fenomeni migratori e di tensioni e conflitti che paiono non esaurirsi mai.
La frase, con una luce pulsante e mobile, compone le sue lettere tra illeggibilità e chiarezza, orientamento e disorientamento, in un messaggio teso a dare un senso di circolarità e reciprocità. Dispiegata su una lunghezza di dieci metri, la luce di My east is your west riordina alla fine le sue parole e ne ricompone il significato andando, emblematicamente, anche ad illuminare la piazza sottostante e, echeggiando silenziosa in un loop infinito, diventa monito, insegnamento, spunto di riflessione su quanto intendiamo e percepiamo noi per confine e/o frontiera.
L’opera di Gupta resterà sul tetto di Palazzo Daniele (un edificio storico della metà del XIX secolo su progetto dell’architetto Domenico Malinconico e oggi sede dell’Associazione Capo d’Arte), corroborando la sua sobria facciata per un periodo previsto di almeno tre anni, alimentando continuamente quel suo forte e importante senso e significato che ha modo di generare continui spunti e suggerimenti, oltre favorire anche un dialogo tra l’antica architettura della piazza e l’essenziale contemporaneità dell’opera.
Shilpa Gupta. My east is your west
a cura di Massimo Torrigiani
in occasione di VII edizione della rassegna di Gagliano del Capo
progetto di Associazione Capo d’Arte
in collaborazione con Galleria Continua (San Gimignano, Pechino, Les Moulins, L’Avana)
supporto tecnico DA A
Dal 30 luglio 2016
Inaugurazione sabato 30 luglio 2016 ore 20.30
Palazzo Daniele
Corso Umberto I
Gagliano del Capo (LE)
Info: www.galleriacontinua.com
CAPO D’ARTE è un’associazione non-profit che promuove l’arte contemporanea. Fondata nel 2009, è oggi diretta da Francesca Bonomo e Francesco Petrucci. Sin dagli esordi, ha organizzato una mostra annuale che ha portato a Gagliano del Capo i lavori di artisti del calibro di Yang Fudong, Michelangelo Pistoletto, Adrian Paci, Kader Attia, Latifa Ekchach, Sislej Xhafa, Soundwalk Collective, Francesco Arena e Luigi Presicce.
SHILPA GUPTA è nata nel 1979 a Bombay, dove vive. È un’artista interdisciplinare che utilizza il suono, il video, la fotografia e la performance per esplorare temi come il desiderio, la religione e la sicurezza, e i concetti di nazione, confine e identità. I suoi lavori sono stati esposti nei più importanti musei e istituzioni al mondo, tra cui la Tate Modern e la Serpentine Gallery di Londra; la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino; il Mori Museum di Tokyo; il Guggenheim e il New Museum di New York e il Chicago Cultural Center. Inoltre Gupta è stata invitata alla Younger Than Jesus Triennale del New Museum; alla Biennale di Lione 2009, a cura di Hou Hanru; alla Gwangju Biennale 2008, diretta da Okwui Enwezor; alla Yokohama Triennale 2008, a cura di Hans Ulrich Obrist; alla Liverpool Biennale 2006, a cura di Gerardo Mosquera e alle Biennali di Auckland, Seoul, Havana, Sydney e Shanghai. Ha già presentato in Italia i suoi lavori durante la 56esima Biennale di Venezia, in collaborazione con Rashid Rana, artista pakistano, nell’ambito di un importante progetto collaterale che ha visto India e Pakistan uniti in un percorso artistico comune, per superare i complessi rapporti politici tra i due paesi.