SANTO STEFANO DI MAGRA (SP) | Cardelli & Fontana “trova casa” al Nuovo Opificio Vaccari per le Arti
Intervista a MASSIMO BIAVA di Valeria Barbera
Continua il viaggio alla scoperta dei luoghi dove si creano e si sperimentano le “nuove forme” della cultura oggi. La prima tappa riguarda tre luoghi, tre storie, tre visioni del futuro che danno inizio ad un ciclo di interviste con cui si intende fare una breve ricognizione relativa ai protagonisti e alle esperienze che attualmente in Italia ricercano strade e modi innovativi per fare cultura e per renderla sostenibile. Un ex opificio ceramico in Liguria – la cui riconversione è stata fortemente voluta dall’amministrazione comunale – ha attratto nei suoi spazi una galleria d’arte come Cardelli & Fontana alla ricerca di nuove sfide: allargare la galleria per far entrare ancora più arte. Massimo Biava racconta ad Espoarte come è nato e si sta sviluppando il nuovo progetto della galleria ligure.
Quali sono le parole chiave con cui descriveresti il Progetto Nova – Nuovo Opificio Vaccari per le Arti?
Una ex fabbrica di ceramiche che apre le sue officine ai saperi e alle arti e si fa progetto per i cittadini che qui potranno incontrarsi, leggere, vedere una mostra, assistere a uno spettacolo.
Come siete entrati in relazione con il progetto e attraverso quali fasi avete deciso di aderire?
Il Comune di Santo Stefano di Magra ha organizzato nel marzo scorso, per presentare il Progetto Nova, una due giorni di incontri all’interno della fabbrica durante i quali sono state raccontate, dagli stessi protagonisti, le esperienze di spazi industriali in Italia e in Europa rigenerati e riqualificati attraverso funzioni culturali e creative. Non era possibile non entusiasmarsi ascoltando Alain Arnaudet parlare de La Friche la Belle de Mai (una ex manifattura tabacchi trasformata in un centro culturale a Marsiglia, ndr) trovandosi all’interno di una fabbrica abbandonata grande quanto il centro storico della città in cui abito. Se avevamo dei dubbi sull’opportunità di impegnarsi in una nuova avventura, in quei due giorni sono tutti svaniti.
Chi si occuperà del progetto nello specifico?
Il progetto Cardelli e Fontana/Opificio Vaccari vede coinvolti me e Alessia Cardelli galleristi, soci della Cardelli & Fontana, Beatrice Meoni (artista, scenografa ed esperta in didattica) e Stefano Tedesco, compositore e produttore, responsabile del Sonic Arts Award.
Nella descrizione dell’intento di Cardelli & Fontana che prende parte al Progetto Nova emerge la volontà di diffusione dei linguaggi contemporanei… di “far uscire l’arte dalla galleria”…
L’intento non è proprio quello di far uscire l’arte dalla galleria, vogliamo, semmai, allargare la galleria così che vi possa entrare ancora più arte. La nostra idea era infatti quella di creare uno spazio dove unire attività espositiva, didattica e progetti di residenza per favorire la crescita professionale degli artisti attraverso lo scambio e il confronto, sensibilizzare il pubblico del nostro territorio rispetto all’arte contemporanea e sostenere il messaggio artistico come potenziale innovatore nella società contemporanea.
Ora, ad esempio, abbiamo gli spazi che ci permettono di offrire un premio residenza legato al Sonic Art Awards (concorso giunto alla seconda edizione e la cui call scade il 20 gennaio 2015, ndr) iniziando un nuovo percorso nell’arte sonora. Naturalmente lavoreremo in modo che aumenti anche il numero di persone che potranno seguire le nostre iniziative. L’organizzazione di laboratori didattici, diretta da Beatrice Meoni, è infatti un punto su cui intendiamo investire molto e che può dare buoni risultati in questo senso così come la condivisione della biblioteca ed emeroteca specializzata della Cardelli & Fontana offrirà agli utenti adeguati strumenti di informazione, documentazione e divulgazione con accesso ai materiali facilitato dalla tecnologia.
Quali sono le opportunità che Progetto Nova offre a Cardelli & Fontana e cosa apporta ad uno spazio multidisciplinare, come quello dell’Opificio Vaccari, la presenza di una galleria?
La galleria, come accennavo, ha ora a disposizione un nuovo spazio di 300 mq e una foresteria dove sarà possibile ospitare gli artisti in residenza ma soprattutto abbiamo trovato un luogo pieno di energia, dove tutti, a partire dall’amministrazione comunale, non vedono l’ora di iniziare un nuovo viaggio. Avere come vicini laboratori teatrali, di musica e di design ci fa molto fantasticare…
Si sono già create sinergie e collaborazioni?
Non siamo ancora partiti con le attività, però ritrovarsi tutti, senza saperlo, alla domenica mattina con le famiglie nel piazzale della fabbrica, ognuno a progettare il futuro del proprio spazio lascia ben sperare su una comunità di intenti.
Quali sono le azioni che avete in programma per il 2015?
Il primo appuntamento, Spazi imprevisti. Case e fabbriche nel cambiamento, in programma per il 13 dicembre è un incontro tra una filosofa, Sandra Burchi, e un’artista, Chiara Camoni, per riflettere sulle possibilità del lavoro a casa. A maggio inizierà la residenza premio di Matteo Marangoni, artista sonoro, vinta durante la prima edizione del Sonic Art Awards che si concluderà con una mostra ad inizio estate. Da marzo, invece, inizieranno il ciclo di laboratori di didattica dedicati alle scuole primarie e secondarie. Molti sono i progetti per i prossimi anni e niente è meglio di una fabbrica per realizzarli.
Massimo Biava affianca con Alessia Cardelli, alla fine degli anni ’90, i fondatori della Galleria Cardelli & Fontana di Sarzana: Cesare Cardelli (attivo come gallerista dal 1975) e Francesca Fontana. In questi anni la galleria ha svolto un’importante attività artistica e culturale attraverso l’organizzazione di mostre in Italia e all’estero e la pubblicazione di numerosi cataloghi che hanno alimentato il dibattito sull’arte. Attualmente la programmazione della galleria si concentra su artisti contemporanei appartenenti a diverse generazioni affiancando ad un gruppo di artisti già maturi (Renata Boero, Giuseppe Maraniello, Vettor Pisani) artisti più giovani (Mirko Baricchi, Marco Casentini, Mirco Marchelli, Beatrice Meoni, Simone Pellegrini, Fabrizio Prevedello) in un confronto-convivenza che abbraccia anche i maestri storici dell’astrattismo.
Galleria Cardelli & Fontana
c/o NOVA – Nuovo Opificio Vaccari per le Arti
Santo Stefano di Magra (SP)
Info: www.progettonova.it