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VERONA | Galleria dello Scudo 

Intervista a MASSIMO DI CARLO di Francesca Di Giorgio

Massimo Di Carlo, foto Claudio AbatePer Massimo Di Carlo, titolare di Galleria – che agli inizi manteneva con Milano, sua città d’origine, un dialogo serrato – il rapporto con Verona dimostra quanto, in campo artistico e culturale, non sia importante la città, ma la qualità e la serietà del lavoro svolto in molti anni di stretta collaborazione con archivi e istituzioni di riferimento per l’opera degli artisti.Il nome della galleria fa chiaro riferimento a Via Scudo di Francia, nel cuore di Verona la città dove Galleria dello Scudo è diventata punto di riferimento per l’arte italiana, dentro e fuori i confini nazionali. Mentre ad ArtVerona quest’anno si presenta una selezione di opere di artisti contemporanei, da Giovanni Frangi a Giuseppe Gallo, da Marco Gastini a Giuseppe Spagnulo, in galleria è in programma, dal 12 dicembre, una mostra dedicata ad Antonio Sanfilippo, organizzata in collaborazione con l’Archivio Accardi-Sanfilippo di Roma che documenta, per la prima volta, la ricerca espressiva di Sanfilippo negli anni ’50, nel periodo in cui l’artista diviene un protagonista della stagione astratta della pittura italiana, invitato da Michel Tapié ad alcune rassegne di carattere internazionale e a figurare nell’importante volume, edito nel 1960, Morphologie autre.
Pur avendo un ottimo rapporto con Verona, Galleria dello Scudo dialoga da tempo con realtà pubbliche e private di tutta Italia nonché con musei e istituzioni di tutto il mondo. La lista delle collaborazioni è lunga, quella più recente, con il Solomon R. Guggenheim di New York per la grande retrospettiva dedicata ad Alberto Burri…

A proposito di collaborazioni… Galleria dello Scudo ha aperto, in tempi non sospetti, un dialogo serrato con istituzioni pubbliche.
La Galleria dello Scudo è stata la prima in Italia a collaborare con pubbliche istituzioni. L’antologica di Carlo Carrà dell’inverno 1981-1982, organizzata per celebrare il centenario della nascita dell’artista, segna l’avvio della collaborazione tra istituzioni pubbliche e gallerie private, secondo modalità destinate a rinnovarsi negli anni successivi tramite la formula del patrocinio e grazie a un rapporto di stretta sinergia instaurato, di volta in volta, con fondazioni e archivi preposti alla tutela dell’opera dei singoli artisti.

Giuseppe Spagnulo, terra cotta. Opere 2012-2014, a cura di Bruno Corà Verona, Galleria dello Scudo, 13 dicembre 2014 - 31 marzo 2015. Foto Paolo Vandrasch

Quali sono, invece, gli artisti con cui avete un rapporto più longevo?
Da tempo collaboriamo con artisti quali Marco Gastini, Eliseo Mattiacci, Giuseppe Spagnulo, ora riuniti in una bella mostra a cura di Bruno Corà, a Ca’ Pesaro, a Venezia (“… Ma un’estensione”, fino al 28 febbraio 2016, ndr) nonché con gli esponenti della Nuova Scuola Romana.

Eliseo Mattiacci, fabbrica del cosmo con fotografie di Claudio Abate Verona, Galleria dello Scudo, 12 dicembre 2010 - 30 aprile 2011

Da sempre puntate su artisti italiani…
L’arte italiana continua ad avere estimatori in tutto il mondo, alcuni di essi estremamente raffinati nelle scelte e bene informati su aspetti poco conosciuti nell’opera di un artista. Galleria dello Scudo sostiene l’arte che mantiene invariato il tratto distintivo della ricerca estetica italiana.

Galleria dello Scudo
Via Scudo di Francia 2, Verona

www.galleriadelloscudo.com

Progetti:
Antonio Sanfilippo, opere 1950-1960

a cura di Fabrizio D’Amico e Francesco Tedeschi
in collaborazione con Archivio Accardi-Sanfilippo, Roma
12 dicembre 2015 – 31 marzo 2016

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