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MONOPOLI (BA) | SEDI VARIE | 9 SETTEMBRE – 1 NOVEMBRE 2022

di CHIARA DI EGIDIO

Da un mese a Monopoli c’è un museo a cielo aperto che ha trasformato le vie del centro storico in una mostra diffusa e coinvolgente per gli appassionati di arte e fotografia. È questo il cuore della settima edizione di PhEST – See Beyond the Sea, il festival internazionale di fotografia, che si tiene a Monopoli, in Puglia, dal 9 settembre al 1° novembre 2022.

Il tema di quest’anno, “FUTURO”, è indagato nelle sue molteplici forme e secondo macro-temi come ambiente, storia, umano e tecnologia, senza dimenticare tematiche contemporanee come il rapporto con intelligenza artificiale e algoritmi. Il festival ospita i lavori di alcuni tra i più quotati artisti di diverse nazionalità (Olanda, Inghilterra, USA, India, Turchia, Germania, Ucraina, Russia, Belgio, e altre) e tre residenze artistiche dedicate al territorio, oltre ad eventi, performance e incontri con gli artisti, in continuo aggiornamento sui profili social del Festival.

Una mostra che permette di indagare tematiche contemporanee e tecniche innovative e spinge cittadini e turisti ad esplorare lo spazio con occhi nuovi, entrando e uscendo dalle varie sedi delle mostre, senza un apparente confine tra spazi espositivi interni ed esterni. Un nuovo immaginario che indaga il futuro collettivo, che parte dalle radici, dal centro di Monopoli, della Puglia e del Mediterraneo, e da cui la città si apre ad uno sguardo sempre più internazionale, dalle mille identità.

Sono infatti ben 32 le mostre di questa edizione, distribuite su 15 diverse location: sia dentro edifici simbolo della città pugliese, allestiti o riaperti per l’occasione, che negli spazi all’aperto del centro storico. Il Festival è diretto da Giovanni Troilo, in collaborazione con la curatrice Arianna Rinaldo e la project manager Cinzia Negherbon.

Nick Brandt, The Day May Break, Castello Carlo V, Monopoli. © Nick Brandt

Le mostre indoor sono 24 in totale, di cui 16 si trovano all’interno dello splendido Palazzo Palmieri, da sempre cuore pulsante del Festival, e le altre sono in esposizione tra Casa Santa, ex convento e novità di quest’anno che ne ospita 4, il Castello Carlo V e le chiese di San Salvatore e di San Pietro e Paolo.

Nello specifico a Palazzo Palmieri si trovano i lavori di Christian Jankowski con Heavy Weight History, Cooper & Gorfer con Between These Folded Walls, Utopia, Davide Monteleone con Sinomocene, Bil Zelman con And Here We Are: Stories from the Sixth Extinction, Arko Datto con Where Do We Go When The Final Wave Hits, il duo di artisti Schirra/Giraldi con Da pietra a bosco, Tommaso Rada, vincitore del Premio PhEST Pop-Up Open Call con A Story on Oil, Pollution and Racism, Lisetta Carmi con Puglia 1960 – le prime immagini, un omaggio all’artista recentemente scomparsa e vincitrice del premio Italics d’Oro di Panorama Monopoli, Frederik Heyman con A Speculative Present, Salvatore Vitale con Compressed Prism, Marcel Top con Sarah Hodges, Cristal Reza con My World, Noeltan Arts con MaTerre VR Experience con la regia di Antonello Faretta, Collective no:topia con AI ORACLE, Piero Percoco + Sam Youkilis con la loro residenza Live from Monopoli! e, infine, Sano/sano con 2021.

A Casa Santa, invece, si troveranno i lavori di Alexander Gronsky Reenact/Repeat, Yelena Yemchuk Odesa, Julia Krahn St. Javelin e Max Magaldi Timelines. Nella chiesa dei SS. Pietro e Paolo ci saranno il progetto di Erik Kessels & Thomas Mailander Smash Gallery e il lavoro di Alessandro Cracolici incluso quello fatto in residenza di arte generativa PhACES. Il Castello Carlo V ospiterà “The Day May Break” di Nick Brandt e la chiesa di San Salvatore Cielofuturo di Francesco Tosini.

Un’occasione per approfondire la visione artistica di chi espone e le diverse tecniche utilizzate, che, come sottolineato dagli organizzatori del festival, sono molteplici e attente alla tecnologia contemporanea tramite “l’uso nelle esposizioni di ledwall, VR, fotogrammetria, intelligenza artificiale, robot, proiezioni immersive, realtà aumentata, riconoscimento facciale…”. Non solo fotografia, quindi, ma molto di più.

Arko Datto, Where Do We Go When The Final Wave Hits, Palazzo Palmieri, Monopoli. © Arko Datto

Per quanto riguarda le mostre in esterna, disseminate nel centro storico e visibili da tutti, sono 8 i lavori esposti: Under This Sun di Mattia Balsamini, artista in residenza sul tema del futuro in Puglia, in mostra al Porto Vecchio, Quinn Russell Brown con Rewind sull’antica muraglia di Portavecchia, Işık Kaya & Thomas Georg Blank con Second Nature sul lungomare di Portavecchia, Michela Benaglia + Emanuela Colombo con Beatle in the Box sul lungomare Santa Maria, Zhang Chuang sul prato vicino all’Area Skate Park, PhEST Pop-Up Open Call – FUTURO sospesa tra i palazzi in via Garibaldi, via Comes e Piazzetta Santa Maria, e una mostra con foto del telescopio spaziale James Webb (ESA) sui new jersey del Molo Margherita.

A questi si aggiunge un intervento di realtà aumentata sul murale Beyond the Sea realizzato in Largo Portavecchia da Millo per l’edizione 2020 di PhEST, che diventerà Millo Reloaded, grazie all’intervento del motion designer Fabrizio Centonze che farà prendere vita all’opera originale.

Una vera e propria commistione tra spazio pubblico, arte e tecnologia: con questi interventi visibili a tutti, il festival contamina e fonde spazi dell’arte e della città, attraverso le installazioni e il colore giallo acceso, identitario per il Festival, che segna riferimenti visivi e attira l’attenzione anche dei turisti più distratti.

Mattia Balsamini, Under This Sun, Porto Vecchio, Monopoli. © Mattia Balsamin

C’è tempo fino al 1 novembre per vedere gli artisti in mostra, con nuovi orari per il mese di ottobre e il calendario degli eventi collaterali in continuo aggiornamento sui social del festival.

PhEST – See Beyond the Sea. VII edizione

9 settembre – 1 novembre 2022

Monopoli (BA), sedi varie

Orario mostre (ottobre):
dal martedì al venerdì: 10-13 | 16-20
sabato: 10-13 | 16-21
domenica: 11-20
lunedì: chiuso

Info: info@phest.it
www.phest.info

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