BOLOGNA | settembre 2011
Il progetto E-chokhor è un’installazione che prende il nome dal nome del concept che ha generato l’idea. Chokhor, infatti, è lo strumento di preghiera tibetano conosciuto anche come “Ruota di preghiera” o “Ruota della legge” utilizzato per la crescita spirituale e la guarigione con la credenza che il gesto di far ruotare i cilindri crei benefici a tutti gli esseri. E-chokhor, dunque, è un gioco di parole: aggiungendovi il prefisso “e” davanti a “chokhor” risulta il fonema “eco” svelando, quindi, il vero significato della struttura che vuole essere una sorta di ruota di preghiera dedicata al vivere ecologico. Il progetto è nato dallo sviluppo di un concept centrato sul tema del recupero, riciclo, riuso dei rifiuti e sulla presenza della stazione ecologica con l’obiettivo di comunicare ciò che essa rappresenta per la collettività: senza voler esser dissacranti nell’accostamento, si è pensato che solo la valorizzazione del materiale di scarto come fosse materia sacra, potesse dar conto ad una comunicazione efficiente del progetto. La metafora è che la sostenibilità ambientale dovrebbe essere il nuovo credo sociale.
Progettista: Alice Zannoni
Consulente Strutture: relazione di calcolo strutturale ing. Ricciardo
Dati tecnici
Cliente: HERA
Date Concorso: Febbraio 2011
Affidamento d’incarico: Aprile 2011
Inaugurazione: Settembre 2011