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PORTO MARGHERA (VE) | distretto ex industriale

Il distretto ex industriale di Porto Marghera (VE) è al centro di un ambizioso progetto di riqualificazione artistica e culturale da anni atteso e ventilato.
Un ulteriore passo è stato mosso quest’estate, con la nascita dell’Associazione Culturale “Dumbo Docks” che in uno spazio industriale mirabilmente recuperato ha dato vita ad un punto di aggregazione di nuove istanze artistiche e culturali.

Dumbo Docks, sorta per iniziativa di un immobiliarista attento alla promozione anche artistica di Mestre, di un avvocato esperto in diritto dell’arte, di un artista e di un imprenditore del mondo della cultura, ha come scopo sociale la riqualificazione e la valorizzazione di un’area storicamente determinate per la storia di Venezia e della terraferma.

Il team di Dumbo Docks: Filippo Campesan, Francesco Fabris, Michele Tombolini e Matteo Crosera

Filippo Campesan, Francesco Fabris, Michele Tombolini e Matteo Crosera si augurano che, anche con il sostegno di chi ama Mestre e la sua storia industriale, di soggetti anche istituzionali interessati al format creato e di appassionati d’arte e di cultura, la trasformazione della vasta area industriale dismessa in un punto di riferimento artistico e culturale sul modello di importanti città del mondo, possa non rimanere allo stato di utopia Il progetto, di certo ambizioso, prevede l’Asssociazione e lo spazio che la ospita come un contenitore di mostre, eventi, dibattiti ed altre iniziative d’aggregazione incentrate sulla conoscenza e la rivalutazione del patrimonio urbanistico e sociale del distretto.

Dumbo Docks, “Opera Prima”, 2018

L’inizio dell’avventura è stato segnato dalla mostra Opera Prima che, dal 6 al 31 luglio ha raccolto i lavori eminentemente pittorici di 23 giovani artisti formatisi all’Accademia di Belle Arti di Venezia e nello spazio di Forte Marghera, ex area militare già riconvertita a laboratorio.

Sotto la guida dei professori dell’Atelier di Pittura dell’Accademia di Venezia, la mostra segna l’appuntamento conclusivo di un progetto che ha visto due precedenti realizzazioni espositive a Trieste presso lo Studio Tommaseo e presso l’ITIS-Arca Contemporanea.

Dumbo Docks, “Opera Prima”, 2018

L’utilizzo del medium pittorico rappresenta la conferma di un lavoro pluriennale che viene svolto a Venezia in sintonia con le tendenze in atto a livello internazionale. La pittura, dunque, come fonte di ispirazione, come capacità di rileggere tensioni e sommovimenti del sentire attuale, come sensibilissimo strumento in grado di rinnovare una visione del mondo grazie a soluzioni formali inedite che lavorano su tutto l’ampio registro delle possibilità espressive della disciplina.

Dumbo Docks, “Opera Prima”, 2018

Astrazione, narrazione, storie individuali e sentire collettivo, verso un’ibridazione di linguaggi formali dove la pittura diventa pluralità di soluzioni possibili. Si può parlare di nuovo paesaggio di esperienze che verrà mostrato nella sua coralità affermata e cercata anche nell’originale progetto espositivo reso particolare dall’unicità dello spazio.

Dumbo Docks, “Opera Prima”, 2018

Gli artisti coinvolti nella prima mostra sono: Giovanna Bonenti, Clelia Cadamuro, Benito Curcio, Fabio De Meo, Jingge Dong, Chiara Enzo, Alice Faloretti, Silvia Faresin, beatrice Gelmetti, Stefania Mazzola, Margherita Mezzetti, Marta Naturale, Giada Pianon, Paolo Pretolani, Sachi Satomi, Mattia Sinigaglia, Marta Spagnoli, Danilo Stojanovic, Geremia Zaccaron, Nezka Zamar, Francesco Zanatta, Maria Giovanna Zanella, Xiaodong Zang.

 

Dumbo Docks
via della Pila 103, Venezia

Info: pagina fb

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