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MILANO | Palazzo Litta Cultura | Fino al 2 aprile 2018

di MATTEO GALBIATI

Nel fine settimana in cui si festeggia la Pasqua una delle mete che raccomandiamo è la mostra AfricaAfrica, exploring the Now of African design and photography che, nelle storiche sale di Palazzo Litta a Milano dopo lo sguardo sul Giappone dello scorso anno, prosegue quell’indagine della creatività contemporanea nel mondo promossa da MoscaPartners e MIA Photo Fair Projects. L’Africa subsahariana, la terra culla della civiltà, diventa la meta in cui esplorare le visioni e le pratiche della nuova generazione di creativi provenienti da questo immenso continente.

AfricaAfrica, exploring the Now of African design and photography, veduta della mostra, Palazzo Litta Cultura, Milano Foto Fabio Bortot

AfricaAfrica, exploring the Now of African design and photography, veduta della mostra, Palazzo Litta Cultura, Milano Foto Fabio Bortot

Fedeli, ma anche rivoluzionari, rispetto ad una certa tradizione etnica, le radici culturali, le pratiche, i materiali e le iconografie endemiche di quei luoghi si riflettono in questa mostra tanto nelle opere di design quanto in quelle fotografiche, portando alla luce l’attualità di visioni che, parallelamente alle estetiche dei coetanei occidentali, attestano quanto la dimensione progettuale e produttiva africana sia tanto dinamica, quanto altrettanto sconosciuta al nostro sguardo.
Sono ventidue i giovani talenti invitati a rispecchiare quel ricco mosaico di correlazioni, intrecci e rimandi che attestano un’eterogeneità fluida di codici espressivi che passano dal design alla musica, dal cinema alla fotografia, qui esposti con opere recenti e attuali (le più datate sono solo del 2016): i loro lavori esprimono la forza di una interpretazione progettuale che tiene conto degli archetipi originari della loro terra d’origine in cui l’elemento naturale, il rapporto con colori e sensazioni, con forme codificate e radicalizzate si connettono ad una forte dimensione di creatività abile nel riassumere l’oggetto, nel rievocarlo e ricavarlo, anche attraverso una diffusa pratica del riuso e del riciclo (dagli scarti metallici alla plastica, persino da bossoli di proiettili, bombe e armi varie).

AfricaAfrica, exploring the Now of African design and photography, veduta della mostra, Palazzo Litta Cultura, Milano Foto Fabio Bortot

AfricaAfrica, exploring the Now of African design and photography, veduta della mostra, Palazzo Litta Cultura, Milano Foto Fabio Bortot

Affascina, nel percorso ricchissimo offerto dalla mostra, proprio la capacità di vivere la propria specificità di appartenenza e di restituirla nel tempo presente, un valore alla tradizione umile delle cose quotidiane che spesso il design occidentale dimentica, inoltre, ad animare ulteriormente la visione, si possono ammirare anche numerose opere fotografiche che rilanciano la modernità specifica del loro linguaggio proiettato ben oltre la funzione documentaria di storie, territori o persone ritratte. Anche queste immagini si offrono spontaneamente e sinceramente nel loro raccontare la contemporaneità africana senza eludere precise connessioni alle istanze della cultura globale (soprattutto poste in termini sociali, economici e politici) con cui tutti dobbiamo fare i conti.
Data la location d’eccezione, vista e letta questa attitudine specifica e vicina-lontana del loro carattere iconografico ed estetico, risulta molto intrigante il contrasto tra la vitalità espressiva di queste creazioni di design e di queste opere fotografiche tanto specifiche con la cornice artistica imposta dalle sale nobiliari di Palazzo Litta con la sua “artisticità occidentale”. Antico italiano e contemporaneo africano sembrano amalgamarsi in un piacevolissima miscela di “toni” che sottolineano reciprocità e differenze, vicine e lontane, tra queste due diverse tradizioni.

AfricaAfrica, exploring the Now of African design and photography, veduta della mostra, Palazzo Litta Cultura, Milano Foto Fabio Bortot

AfricaAfrica, exploring the Now of African design and photography, veduta della mostra, Palazzo Litta Cultura, Milano Foto Fabio Bortot

Una mostra che conquista e che avvalora quel dovere di conoscenza che deve imporre il superamento di facili codificazioni steoreotipate e di giudizi affrettati e veloci: qui si scopre un universo attuale e tutto da scoprire.
Ultima importante segnalazione: tutte le opere esposte sono in vendita e, quindi, si può far diventare proprio l’oggetto del desiderio che ci qui ci ha più conquistato!

AfricaAfrica, exploring the Now of African design and photography
a cura di Elisa Astori, Cara Judd, Maria Pia Bernardoni
progetto di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per la Lombardia, MoscaPartners
con il patrocinio di Ambasciata della Costa d’Avorio, Consolato del Sud Africa, Consolato del Burkina Faso
da un’idea di MoscaPartners e MIA Photo Fair Projects
con i contributi di Compagnia Enzo Cosimi, Ariella Vidach AiEP, Musicamorfosi
prodotta in collaborazione con Festival del Cinema Africano, Asia e America Latina

Designer: Birsel&Seck, Cara/Davide, Pate e Francis Kéré, Gonçalo Mabunda, Hamed Ouattara, Haeth Nash, Imiso, Inoussa Dao, Jean Servais Somian, Mlondolosi Hempe, Nifemi Marcus Bello, Pate Arts & Crafts, Porky Hefer, Stephen Burks, Tekura

Fotografi: Andile Bukha, Joana Choumali, Maurice Mbikayi, Nobukho Nqaba, Omar Victor Diop, Osborne Macharia, Siwa Mgoboza 

15 marzo – 2 aprile 2018

Palazzo Litta Cultura
Corso Magenta 24, Milano

Orario: da giovedì a domenica ore 12.00-19.00 (ultimo ingresso ore 18.30)
Ingresso intero €8.00; ridotto €6.00 e €3.00; biglietto cumulativo mostra e eventi danza €12.00; biglietto cumulativo mostra, eventi danza e evento musica €16.00 Ultimo ingresso ore 18.30

Info: info@palazzolittacultura.org
www.palazzolittacultura.org

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