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Intervista a GIUSEPPINA GIORDANO di Livia Savorelli

La situazione di isolamento determinata dall’aggravarsi della diffusione del virus Covid-19 ha portato ciascunto di noi a riflettere e a comprendere che, per poter vedere una luce al fondo del tunnel, occorresse inderogabilmente riconsiderarci come parti di una comunità e abbandonare l’individualismo da cui spesso inconsapevolmente siamo mossi.
Molti artisti hanno trovato in questi momenti di indispensabile chiusura nelle proprie case e nei propri studi, l’opportunità per affrontare questo difficile momento con rinnovata energia e uno sguardo pieno di speranza per un futuro migliore. Tra di essi Giuseppina Giordano, artista siciliana classe 1987, che ha ideato il progetto COROLLA, Aspettando la Primavera, Uniti ai tempi di Covid-19 che ci racconta in questa intervista…

Poster COROLLA, progetto di Giuseppina Giordano. Illustrazione di Matteo Signorelli

I momenti più bui della storia sono anche quelli che stimolano maggiormente la mente dei creativi. Di fatto, con l’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del Covid-19, abbiamo dovuto necessariamente fermarci e ridefinire il nostro rapporto con l’altro. Abbandonare una visione individualista e ragionare come parti di un tutto. Raccontaci la tua personale esperienza di isolamento e come è nato il progetto Corolla.
Il giorno in cui è stata data la notizia dei primi casi di coronavirus in Lombardia ero a Firenze e, proprio in quei giorni, stavo seguendo con apprensione la diffusione di COVID-19 in Giappone, dove sarei dovuta partire per lavoro il 29 febbraio per circa due mesi.
Domenica 23 febbraio, sarei dovuta rientrare a casa a Milano, ma il mio treno è stato cancellato. In quel momento, in preda alla confusione sul da farsi, ho ascoltato i miei genitori, i quali da ore avevano cominciato a tempestarmi di chiamate, preoccupati per me, per chiedermi di tornare a casa in Sicilia. Ho ceduto alla loro richiesta e ho preso un volo senza saper bene cosa mi aspettasse.
Arrivata a casa, mi è stato chiesto molto serenamente di auto-isolarmi in una stanza predisposta per me, in casa, dai miei genitori. Incredula ho accettato senza discutere questa misura.
I primi giorni sono stati una sorta di blackout. Poi qualcosa accade. Mentre sognavo la primavera a Tokyo, mi sono trovata a rileggere Kobayashi Issa, un poeta giapponese del 1700, che si narra abbia avuto una vita sfortunata. Adoro le sue poesie perché luminose e dense di una vita che è sorgente e non cessa di sgorgare e di quella semplicità zen per cui tutto è manifesto e non nasconde significati reconditi da raggiungere.

Mondo di sofferenza:
eppure i ciliegi
sono in fiore.

Questi versi sono stati scritti dopo la morte del figlio dell’autore, e leggerli ha in qualche modo acceso una luce in me.
La mia fame di futuro e la resistenza a qualsiasi tipo di restrizioni ha semplicemente avuto la meglio e ho immaginato come rendere abitabile il limite imposto dall’autoisolamento e l’impossibilità al contatto con l’altro.
La parola che ha avuto maggiore eco in quei giorni è stata “insieme” e il desiderio più forte è stato quello del sentirmi unita all’altro ed esprimere la consapevolezza di essere parte di un’unica realtà interdipendente. Ecco così è nata COROLLA, sognando la primavera e immaginandoci concretamente parte di una realtà interdipendente.

GREEN COROLLA di Giuseppina Giordano. Ph Antonino Lombardo

Corolla può di fatto definirsi un progetto relazionale… Una proposta artistica  di ridefinizione del proprio rapporto con l’altro, una pratica di cura e attenzione dell’uomo nei confronti dei suoi simili. A pochi giorni dall’inizio della primavera, immagini una comunità di uomini-fiori, il cui rapporto è basato su delicatezza e rispetto, pur nella salvaguardia delle disposizioni in materia di distanze imposte tra gli individui. Di cosa si compone il progetto nel suo complesso?
Corolla, Aspettando la Primavera, Uniti ai tempi di COVID-19 si compone di una serie di sculture indossabili, a guisa di corolla da usare negli spazi pubblici come estensione del nostro corpo, che ci permettono di seguire le indicazioni raccomandate dall’Organizzazione Mondiale di Sanità relative alle distanze di sicurezza per ridurre il contagio da COVID-19. Poi, compongono il progetto anche un’edizione limitata di Corolle in latex, delle opere uniche e una illustrazione realizzate da Matteo Signorelli a cui ho chiesto di curare la grafica del progetto.
COROLLA è, prima di ogni altra cosa, l’espressione di una disposizione d’animo, la possibilità di essere, in un momento di crisi come questo, solidali e gentili l’uno con l’altro, delicati come fiori, uniti contro i pregiudizi e le discriminazioni come un’unica famiglia di umani per fiorire insieme, proprio come i ciliegi di Issa, nonostante le difficoltà.

PURPLE COROLLA di Giuseppina. Ph Antonino Lombardo

Per finanziare il tuo progetto hai pensato ad una campagna di crowdfunding, con diversi livelli di ricompensa in base a determinati step di donazione. Approfondisci con noi come hai ideato le sculture indossabili…
Le sculture Corolla non possono scindersi dalle condizioni in cui son state create. Ho cercato di adottare un modo semplice per dar vita al mio progetto tenendo contoo anche del fatto che non avevo a disposizione grandi spazi e avrei dovuto delegare tutto. Per realizzarle ho cercato dei materiali semplici e facilmente reperibili. Anche i miei genitori sono intervenuti procurandomi tutto l’occorrente durante l’isolamento.
Il progetto doveva anche tener conto di una diffusione su vasta scala per dare luogo a quel campo fiorito di cui ho avuto visione. La sfida era di avere delle sculture indossabili che potessero essere fruibili da tutti, pratiche, a un prezzo accessibile e che potessero permettere una produzione in un certo senso seriale. Così ho deciso di lanciare una campagna di crowdfunding: mi è sembrato il modo migliore per rendere accessibile a tutti questo progetto.
Le sculture indossabili in tre colori – ROSA, VIOLA E VERDE – sono costituite da tubicini in gomma flessibili, modellati e ripieni di pittura acrilica, legati a una cintura elastica disponibile in tre taglie da indossare in vita.
Considero le corolle una sorta di ibrido: i tubi in gomma son quelli usati nell’irrigazione dei giardini, ma continuavo a pensare alla pittura, da poco ritornata nella mia pratica.
Oltre alle corolle indossabili, ho ideato anche una serie limitata di corolla in latex e dei pezzi unici in pasta di petali di fiori che si slegano per tempi di produzione e modalità di fruizione alle corolle colorate.

Un tuo pensiero personale su questo particolare momento…
Questa vita, questo mondo, è possibile solo insieme. Insieme per dire che nessuno è indipendente dall’altro e che anche l’essere umano che abita il luogo più lontano della terra, definisce costantemente quello che chiamiamo “IO” e la sfera di possibilità in cui ci muoviamo ogni giorno.
COROLLA è nato con la speranza di donarci un sorriso e il coraggio di sognarci insieme come individui e come comunità, perché, come scrive Danilo Dolci, “ciascuno cresce solo se sognato”.
È adesso che siamo chiamati ad essere compassionevoli e immaginare il nostro futuro insieme.

GREEN COROLLA di Giuseppina Giordano. Ph Antonino Lombardo

Per sostenere il progetto COROLLA:
https://www.produzionidalbasso.com/project/corolla-waiting-for-spring-united-during-the-covid-19-outbreak/

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