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PISTOIA | ME Vannucci | 28 gennaio – 21 aprile 2024

di BEATRICE BENEFORTI

La Galleria ME Vannucci presenta A due #2: Opere/Costellazioni, il secondo capitolo di una serie di dialoghi e incontri che creano un ponte tra artisti della galleria e non.
Tutto diventa politica: mettere a confronto i due sguardi degli artisti Michelangelo Consani e Emanuele Becheri come simbolo di dialogo e quindi di pace.
Due autoritratti che si fondono per diventare un unico oggetto.

Opere/Costellazioni, veduta della mostra con le opere: Michelangelo Consani, il malatiello, 2023, marmo nero del Belgio, legno, 34x32x133 cm; Emanuele Becheri, Figura, 2020, terracotta, ossidi, 65x12x30cm; Emanuele Becheri,Testa, 2018, terracotta, ossidi, h27, misure variabili; Emanuele Becheri, Coppia, 2023, terracotta, ossidi, 32x18x31cm. Galleria ME Vannucci, Pistoia. Foto Ernesto Mangone.

Le sculture fatte di terra e pigmento di Becheri rivolte verso quelle di Consani e viceversa. Si guardano, si sfidano: a passarci intorno sembra di assistere a una partita di scacchi.
Attraverso questa esposizione la galleria vuole unire gli sguardi dei due artisti: la piccola faccia in marmo nero di Michelangelo Consani, realizzata quando aveva sedici anni al liceo artistico e recuperata recentemente con un processo di trasformazione che strizza l’occhio all’artigianato tra scansione in 3D e marmo nero del Belgio, con l’autoritratto di Becheri – installato sulla parete di fronte – che fissa quello di Consani creando così il punto di tensione di tutta la mostra.

Michelangelo Consani, il malatiello, 2023, marmo nero del Belgio, legno, 34x32x133 cm. Foto di Ernesto Mangone

Michelangelo Consani, il malatiello, 2023, marmo nero del Belgio, legno, 34x32x133 cm. Foto Ernesto Mangone

Le opere di Becheri sono fatte di terra e di movimento. Di pigmenti e trasformazione. “Lui ha scelto di essere scultore. Prende un pane di terra, non aggiunge e non toglie niente, muove con le torsioni” racconta Massimiliano Vannucci. La materia che ha modellato l’artista continua a muoversi anche all’interno delle due teche museali che, di primo acchito, rendono al fruitore una sensazione di staticità e l’idea che l’opera sia finita.

Nel percorso della mostra le opere di Consani – che preferisce usare quello che già c’è, patate, erba, sculture, tronchi – e Becheri, che si osservano reciprocamente, quasi come se ciascuno raccontasse qualcosa all’altro, non si somigliano. Sono completamente diverse come diverse tra loro sono le biografie dei due di cui, non conoscendole, cogliamo solo successivamente le affinità che riescono a finalizzare in  un’elegante comunicazione tra loro e il pubblico.

Michelangelo Consani, Emanuele Becheri, una pura formalità, 2023, bronzo dorato, ciliegio; terracotta, pigmenti, ciliegio, dimensioni variabili. Foto Ernesto Mangone

Il taglio della mostra, che per la prima volta nella project room della galleria ospita due opere che invece sono fatte per non dividersi mai, ci offre uno sguardo dinamico e circolare sul concetto di diversità e di creazione narrativa.
Guardandola ci si può rasserenare: ognuno è davvero come è e, se il processo di accettazione del sé e dell’altro è davvero iniziato, tutto diventa piacevole e interessante.

Michelangelo Consani, una pura formalità, 2023, bronzo dorato, ciliegio.
Foto Ernesto Mangone

Michelangelo Consani. Emanuele Becheri
OPERE / COSTELLAZIONI
Testo di Francesco Carone 

28 gennaio – 21 aprile 2024

ME Vannucci
Via Gorizia, 122 Pistoia

Orari: mercoledì – venerdì 17:00 -19:30 sabato 9:30 – 12:30 / 17:00 -19:30 o su appuntamento

Info: +39 0573 20066 +39 335 6745185
info@vannucciartecontemporanea.com
mevannucci@gmail.com

http://www.vannucciartecontemporanea.com/

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