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LODI | Platea | Palazzo Galeano | Fino al 12 gennaio 2024

di NICOLETTA BIGLIETTI

Osservare. Un atto apparentemente semplice, naturale elementare. Un “vedere” che non sempre, però, tutto di sé rivela. Talvolta nasconde, talvolta cela. Eppure, è tutto lì. In quel tempo, in quello spazio e sotto quella luce. Basta solo saperlo osservare.
Ed è proprio grazie all’osservazione che luoghi e contesti si rivelano quali perfetti connettori di due temporalità distinte, ma profondamente correlate: un passato e un presente che magistralmente convivono, che si compenetrano e si rivelano allo sguardo. Esattamente come accade in Caseus # 01215 di Carlo Valsecchi esposta a Platea | Palazzo Galeano e curata da Gaspare Luigi Marcone.

Carlo Valsecchi, # 01216, Ossago Lodigiano, Lodi, IT. 2023

L’opera trae origine da un progetto fotografico inviato allo stesso Valsecchi della Ferrari Giovanni Industria Casearia, realtà fortemente connaturata nel territorio lodigiano che, in occasione dei 200 anni dalla sua fondazione, ha deciso di realizzare un volume fotografico che celebrasse la tradizione artigianale secolare e il fondamentale capitale culturale e umano che da sempre contraddistinguono il marchio.
Entrare nell’azienda e osservare da vicino quella realtà così “ancestrale” nelle modalità di lavorazione e, al contempo, così profondamente innovativa negli strumenti utilizzati, ha permesso a Valsecchi di raccontare il territorio lodigiano per mezzo di uno dei suoi “simboli”.
Un “guardare” alle radici della produzione casearia, ma con uno sguardo nuovo. Con uno sguardo che ha permesso all’artista di ascoltare il canto dello spazio, traducendone il significato più profondo.

Carlo Valsecchi. Caseus # 01215, Platea | Palazzo Galeano, Lodi © Alberto Messina

È stato proprio all’interno dell’industria che Valsecchi ha compreso quanto il passato e il futuro – un’imminente futuro – si compenetrassero: dalla figura del battitore – colui che “batte” la superficie di ogni singola forma e, dal suono prodotto, ne effettua una valutazione sulla conformità – e dal suo atteggiamento reverenziale verso il maestro che tutto gli ha insegnato, l’artista ha colto un evidente “tendere al passato”; un passato che ancor oggi sopravvive. Ma un passato che è anche “affiancato” dalle più moderne tecnologie, in grado di effettuare analisi accurate e minuziose sugli stessi prodotti caseari.
Passato e futuro, dunque, si condensano in un singolo spazio, a pochi metri di distanza. Entrambi impegnati in una corsa verso un continuo miglioramento, ma pur sempre mantenendo ancorate le proprie radici alla tradizione.

Carlo Valsecchi, # 01218, Ossago Lodigiano, Lodi, IT. 2023

Ed ecco allora che nella mente dell’artista sorge un’analogia, un’associazione: l’umanità corre verso il futuro, ovvero verso la continua innovazione, portando però con sé tutto il bagaglio della propria tradizione, della propria conoscenza del proprio passato, esattamente come emerge nell’opera Cavalleria rossa di Malevič; qui dei piccoli Cavalieri corrono alla disperata ricerca di un orizzonte lontano, non accorgendosi che già “sono” in quell’orizzonte cavalcando su quella sottile a linea che separa la terra dal cielo, la conoscenza dall’ignoto, il passato dal futuro.
Un orizzonte che si vuole scrutare, analizzare e conoscere sempre di più. Un orizzonte che deve dilatare percettivamente la comprensione dell’oggi proiettando – anche idealmente – ad un domani. Da qui la decisione di modificare l’assetto allestitivo della vetrina di Platea, creando un cannocchiale visivo che dilatasse e prolungasse percettivamente lo spazio, andando a suggellare ulteriormente l’obiettivo della Vetrina lodigiana, ovvero di una spontanea e naturale interazione tra interno ed esterno, tra passato e futuro.

Carlo Valsecchi, “Ferrari Giovanni Industria Casearia 200 anni”, con testi di Angelo Pannofino, Dario Cimorelli Editore, maggio 2023

E dunque, in Caseus # 01215 si concretizza la sintesi tra antico e contemporaneo, catturata dalla sapienza di uno sguardo. Uno sguardo che, da quei dettagli dei macchinari industriali, è riuscito a cogliere un perfetto equilibrio tra ieri e domani, indagando ed estrapolando il cuore più vero e puro di questo lavoro. Riuscendo a bloccare, in un tempo indefinito, una tradizione ormai consolidata. Lo sguardo di un artista che va oltre la “semplice” osservazione. Che si proietta nello spazio, nel tempo e nella luce portandoci nella realtà più pura. La nostra.

Carlo Valsecchi. Caseus # 01215
a cura di Gaspare Luigi Marcone
progetto allestitivo e cura dell’architetto Luca Bucci
governance Claudia Ferrari, Presidente; Laura Ferrari, Vicepresidente; Carlo Orsini, Direttore Artistico; Luca Bucci, Progettista; Lorenzo Bucci, Social Media Manager; Gianluigi Corsi, Tesoriere
con la preziosa assistenza delle volontarie Rebecca Chiusa, Silvia Sanpellegrini
main partner: Ferrari Giovanni Industria Casearia s.p.a.; Consorzio Tutela Grana Padano

11 novembre 2023 – 12 gennaio 2024

Platea | Palazzo Galeano
Corso Umberto I 50, Lodi

Info: info@platea.gallery
www.platea.gallery

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