Vanillaedizioni | ARSCODE – il gioco dell’arte
Intervista a DIEGO SANTAMARIA di Francesca Di Giorgio
I giochi di carte sono letteralmente dentro alcune delle opere d’arte più celebri al mondo. Sul tema possiamo citare Picasso, Cézanne e Caravaggio, alcuni di loro anche appassionati giocatori nella realtà.
Con ARSCODE – il gioco dell’arte, avviene il ribaltamento e sono le opere di una selezione di artisti contemporanei ad entrare dentro ad un gioco di carte. Un processo apparentemente semplice ed immediato che ha già suscitato molto interesse da parte di testate e blog nazionali che hanno colto lo spirito con cui, in un momento difficile come questo, è nato il progetto ideato da Diego Santamaria di Vanillaedizioni.
Ora che sono stati definiti tutti i dettagli dell’operazione e ARSCODE sta per arrivare nelle mani di tutti, abbiamo fatto due chiacchiere con l’autore su come nasce un progetto così e come potremo avere il nuovo gioco dell’arte a casa nostra, in tempo per il prossimo Natale…
Con ARSCODE trasformi i giocatori in collezionisti d’arte ma anche tu hai subito una “mutazione”: da editore ad autore. In pratica, da dove sei partito per iniziare a costruire il gioco e quali sono state le fasi di realizzazione per arrivare al prodotto finale?
Fin da ragazzino ricordo di aver disegnato “board” di giochi da tavolo, più per una voglia di creare e inventare che per una vera e propria capacità. Sono sempre stato in grado di creare “cose” e tutto quello che è il mio percorso professionale ne è la dimostrazione.
Ma tu mi chiedi di ARSCODE: l’idea del gioco è nata esattamente nel 2017. Ho iniziato a pensarci, a elucubrare, a crearlo mentalmente. Lo sprint mi è stato dato dal primo episodio della serie TV “Riviera”, grazie a un favoloso incipit sul mondo dell’arte e del collezionismo (che ho inserito nella prima pagina del catalogo/regolamento a fermare quella folgorazione). La botta al cerchio è stata assestata di lì a poco, grazie a uno stand in fiera. Dato il poco pubblico di passaggio, per non farmi sopraffare dalla noia, ho tirato fuori dalla borsa il tablet e la tastiera ed ho iniziato a scrivere buona parte di quello che oggi troverete nel gioco.
Il tutto, poi, è rimasto chiuso in una cartella, assieme ad un paio di quadernoni di appunti, a schizzi, a idee, fino allo scorso lockdown di marzo, quando mi è ritornato in mano quasi per caso e – visto il momento particolare che stavamo vivendo – si è trasformato da semplice idea a progetto con un percorso di sviluppo e di esecuzione. Ci sarebbero tante storie e tanti aneddoti da raccontare, ma per ora non vi annoio oltre… Taglio direttamente all’oggi: tra pochissimi giorni il gioco sarà nelle nostre mani. Che emozione!
Da editore ad autore dicevamo, anche se si può parlare di ARSCODE come di una vera e propria autoproduzione dove hai vestito diversi panni in uno. Autoprodurre un gioco significa prendersi in carico tutto il lavoro progettuale: grafica, redazione del regolamento, elaborazione dei materiali, inscatolamento, pubblicità e distribuzione… Puoi raccontare qui l’esperienza del crowdfunding…
Davvero un’avventura pregnante. Una sfida intensa, particolare. Ma piena di emozioni. Tutte positive. Dal presentare il progetto agli artisti che volevo coinvolgere, alla definizione grafica del gioco e delle carte, alla stesura del regolamento. Mi sono divertito. Sono tornato a fare il grafico per progettare tutte le carte (ma poi per fortuna ho Elena Borneto – Art Director di Vanillaedizioni – che ha messo mano a tutto e reso il gioco, come dire… figo! Persino la sfida della campagna di crowdfunding è stata piacevole. È ancora attiva e i lettori possono contribuire, così a Natale potranno giocare in famiglia ad ARSCODE:
https://www.vanillaedizioni.com/crowdfunding/progetto/arscode-il-gioco-dellarte/
In ARSCODE i grandi protagonisti sono gli artisti che hai coinvolto. Quanto è importante che siano le opere dei nostri contemporanei e non gli artisti già storicizzati a finire sulle tue carte da gioco?
Grazie per la domanda. ARSCODE nasce come progetto culturale. Mi sono posto l’obiettivo di farmi portavoce del mondo dell’arte contemporanea verso il vasto pubblico che, nell’ultimo decennio, ha progressivamente smesso di frequentare mostre in spazi pubblici e privati. Tramite il gioco dell’arte ho il desiderio di far conoscere quasi un centinaio di opere contemporanee, di incuriosire i giocatori, di far loro scoprire buona parte del funzionamento del cosiddetto sistema dell’arte. Non a caso, appena si apre la scatola del gioco, si trova un libro di 100 pagine che presenta il regolamento, ma soprattutto i 42 artisti coinvolti (presentati con bio e “statement”) e la riproduzione integrale delle 84 opere d’arte con il loro relativo concept, una sorta di presentazione da parte dell’artista dei due lavori proposti. Non nascondo che il grande desiderio è di incuriosire i giocatori e portarli a frequentare gli artisti, le mostre e le gallerie del contemporaneo.
Giocare è anche un’esperienza sociale di coesione e inclusività. Il fatto che il tuo gioco si sia concretizzato durante la pandemia la dice lunga anche sulle occasioni mancate nel sistema dell’arte…
Abbiamo avuto una grande occasione. Quella di ripensare all’arte con l’ottica della cultura. L’arte è cultura. Purtroppo da oltre vent’anni, soprattutto nell’ultimo decennio, abbiamo sentito parlare solo di mercato dell’arte, e di relativo business. Abbiamo letto testi di critici “criptici”, incapaci di trasmettere il valore culturale o di rendere più vicino al pubblico l’alto pensiero degli artisti. Anche il livello medio della proposta artistica è andato a ramengo, spesso con opere di bassa qualità lirica e scarsa capacità di trasmettere emozioni, per nascondersi dietro ad un concettuale da due soldi (anche se a dirla tutta i soldi chiesti per gli acquisti sono arrivati a cifre da capogiro!). E, infatti, il grande pubblico è fuggito.
Solo con la cultura possiamo riportare un grande pubblico a frequentare e fruire di arte e a diventare piano piano appassionato e poi, di conseguenza e secondo le proprie possibilità, collezionista.
Per ora, purtroppo, ritengo che la situazione in cui ci troviamo sia stata un’occasione persa. Senza fiere, senza possibilità di inaugurazioni mondane all’insegna della ressa e dello spumantino, abbiamo avuto l’occasione di rilanciare la cultura dell’arte. Sono sei mesi che porto avanti il mio pensiero: opening lunghi due o tre giorni, dalla mattina alla sera, per permettere ingressi contingentati con prenotazione della “time slot”, visita guidata della mostra accompagnati dall’artista, dal critico e dal padrone di casa.
Solo così ripartiremo. Solo dalla cultura.
E tu? Sei decisamente un giocatore: dal campo da tennis ad un mazzo di carte sul tavolo. Qual è il tuo gioco preferito di sempre?
Bella domanda, non facile da rispondere. Il mio gioco preferito di sempre non può che essere la pallavolo. Ho passato 20 anni nei palazzetti, da buon giocatore (fino al campionato di serie B/2) e da allenatore.
Sono comunque un grande appassionato di sport, visto e giocato, e di giochi, sia da tavolo sia di quelli che, una volta, chiamavamo videogames.
Il tennis è il mio attuale amore che pratico da dieci anni esatti. Anche qui qualche soddisfazione me la sono tolta, giungendo proprio nel 2020 a essere un giocatore FIT di Terza categoria (come mi dicono, “tanta roba per un autodidatta”).
Sui giochi da tavolo e di carte, al primo posto metto certamente Risiko. Adoro Briscola e Cirulla, tra i giochi di carte, oltre al Poker. Ma dopo aver fatto molti beta-test, devo ammettere che ARSCODE scalerà presto le classifiche di gradimento 😉
ARSCODE – il gioco dell’arte
Autore: Diego Santamaria
Progettazione: Diego Santamaria
Art Direction: Elena Borneto
Supervisione: Livia Savorelli
Editore: Vanillaedizioni
Costo: 30 euro
Prenota ARSCODE qui: https://www.vanillaedizioni.com/crowdfunding/progetto/arscode-il-gioco-dellarte/
ARTISTI: Guido Airoldi, Giorgio Bormida, Matthias Brandes, Elisa Cella, Andrea Cereda, Andrea Chiesi, Antonella Cinelli, Davide Coltro, Vania Comoretti, Carolina Corno, Vanni Cuoghi, Carlo D’Orta, Max Farina, Marica Fasoli, Manuel Felisi, Jernej Forbici, Ilaria Gasparroni, Roberto Ghezzi, Fabio Giampietro, Claudia Giraudo, Federica Gonnelli, Fosco Grisendi, Carla Iacono, Julian T., Nataly Maier, Angelo Marinelli, Vincenzo Marsiglia, Mr. Savethewall, Barbara Nati, Nerosunero, Jasmine Pignatelli, Carlo Pizzichini, Melissa Provezza, Lorenzo Puglisi, Tobia Ravà, Lucrezia Roda, Elisa Rossi, Ersilia Sarrecchia, Tina Sgrò, Giorgio Tentolini, Samantha Torrisi, Marika Vicari.
Contenuto della confezione:
Il Libro che include il regolamento, la riproduzione fotografica delle 84 opere inserite nel gioco e la presentazione dei 42 artisti che le hanno realizzate.
144 carte suddivise in:
84 Carte Opera di 42 artisti
48 Carte Azione con eventi e personaggi
6 Magic Card + Promemoria Round
(le modalità di gioco ad ogni turno)
6 Carte dei Punteggi + Obiettivi Secondari
Monete e Punti Extra
Info: www.arscode.it