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Albissola Marina, Savona | sedi varie | Fino al 24 gennaio 2021
Genova | Palazzo Ducale – Cortile Minore | Fino al 14 febbraio 2021

Intervista ad ANDREA SALVATORI e LUCA BOCHICCHIO di Francesca Di Giorgio

Una mostra in tre comuni diversi e in sei differenti sedi. Una personale che, per struttura e varietà di allestimento, sembra una collettiva. Citati tra le risposte di Andrea Salvatori e Luca Bochicchio e riportati al termine di questa doppia intervista all’artista e al curatore di Intorno a Michelangelo: i tesori rinascimentali di Albissola e Savona in dialogo con la scultura contemporanea di Andrea Salvatori trovate appunto i luoghi, di cui si dovrebbe scrivere per ognuno un articolo a parte per raccontare, attraverso la ricchezza di opere, riferimenti e incontri, cosa succede quando l’arte contemporanea entra in quella macchina del tempo da “Ritorno al futuro” perché, a pensarci bene, l’arte del passato si intromette nel presente e viceversa.
“Intorno a Michelangelo” ci consente così di viaggiare nello spazio e nel tempo riuscendo ad omaggiare un grande della storia dell’arte – la mostra, non a caso, nasce nell’ambito di Michelangelo: Divino Artista, in corso a Palazzo Ducale di Genova – senza essere una celebrazione ingessata di quello che, a tutti gli effetti, è un vero mito…

Andrea Salvatori, Testone, 2016, ceramica e porcellana, cm 60 x 70 x 80. Installation view (Cappella Sistina, Savona). Courtesy l’artista, ph. Omar Tonella

Il valore di mostre diffuse come questa sta nell’avere un’occasione unica di vivere i luoghi di un territorio sotto una duplice lente, storica e contemporanea assieme…
Luca Bochicchio:
Come ho scritto nel breve testo che introduce il catalogo della mostra, il patrimonio storico-artistico (soprattutto in Italia dove è vissuto in maniera pervasiva e endemica, con conseguenze non necessariamente positive per la valorizzazione, ma questo è un altro discorso) non deve essere erroneamente inteso e affrontato come qualcosa di statico e congelato nel tempo e nello spazio. Al contrario, se il supporto dell’arte è più o meno deperibile, il suo messaggio è eterno (lo diceva, tra gli altri, Fontana nel suo manifesto Spazialista) e quindi è vivo, malleabile, espandibile, provocabile e interrogabile in ogni tempo. Attivarlo in questo senso credo sia il lavoro, uno dei lavori, del critico e del curatore. Insomma, l’arte non è dogmatica (neppure quando i suoi codici erano dettati dalla Controriforma lo era!) ma si definisce ogni giorno insieme a chi la osserva, la vive, vi ci si riflette.
Quando Serena Bertolucci, direttrice di Palazzo Ducale, mi ha parlato della mostra su Michelangelo che avrebbe aperto a Genova quest’anno, ho subito pensato alla coincidenza che vede Savona e Albissola Marina condividere un patrimonio storico, architettonico e artistico legato ai due Papi savonesi che hanno influito maggiormente sull’arte di Michelangelo (Sisto IV e Giulio II della Rovere). L’idea di coinvolgere uno scultore del nostro tempo come Andrea Salvatori, che nella sua ricerca attinge al patrimonio di immagini del canone della storia dell’arte e del design, mi è venuta immaginando di allestire i suoi famosi “testoni” del David nei luoghi che hanno visto i Papi della Rovere protagonisti. Da questo punto di partenza le coincidenze sono aumentate, come ad esempio poter utilizzare gli appartamenti di Papa Innocenzo VII, adiacenti la Cappella Sistina di Savona, dove il pontefice fu tenuto prigioniero da Napoleone. La storia dei nostri borghi è affascinante e l’arte contemporanea è una lente che ne aumenta la lettura e il racconto.

Andrea Salvatori, Big Testone, 2019, terracotta e oggetti in metallo, cm 140x150x160. Installation view (Palazzo Ducale, Cortile Minore, Genova) Courtesy l’artista, ph. Federica Delprino – Omar Tonella

Qual era prima il rapporto di Andrea Salvatori con Savona e Albisola e come è cresciuto poi?
L.B.:
Salvatori è un caso estremamente particolare e interessante nel panorama italiano, anche perché il suo profilo culturale è locale e internazionale al contempo. Maestro indiscusso nel campo della scultura ceramica ma concettuale e neo-dadaista fino al midollo. Un artista neo-rinascimentale, coltissimo se parliamo di storia dell’arte, della musica e del design del Novecento, presente nelle fiere di Londra come espositore e a Basilea, Milano, Bologna come curioso flaneur, pur vivendo stabilmente a Solarolo, un paese alle porte di Faenza. Da buon Romagnolo non ha mai avuto “bisogno” di frequentare quest’altra parte della riviera, almeno per fare ceramica. Tuttavia, ne conosceva (e talvolta collezionava) già bene la storia legata al futurismo e agli anni Cinquanta. Il suo lavoro sul nostro territorio, a stretto contatto con musei, istituzioni e centri culturali savonesi e genovesi, a mio avviso l’ha visto agire come figura straniera, nel senso positivo del termine: un visitatore d’altri luoghi e con attitudini non radicate nel genius loci ligure. Un poeta straniero insomma, il cui sguardo sul “nostro” patrimonio è ancor più utile e fresco per noi. Utile, prima di tutto, a farci comprendere come si tratti di un patrimonio non locale ma nazionale e universale.
Mi chiedi come questo rapporto sia cresciuto: al momento Salvatori è protagonista di una mostra in tre diversi comuni e in sei differenti sedi, tra cui Palazzo Ducale, Casa Museo Jorn e Cappella Sistina, quindi immagino che il prossimo monumento lo dedicherà al suo curatore! Battute a parte, dopo questa esperienza credo si sia un po’ innamorato di questa bella terra, non sempre accogliente sulle prime (ma fa parte del fascino della sua scoperta). Io comunque mi accontenterei di non sentirlo più chiamare la focaccia spianata!

Andrea, la citazione e la replica fanno parte del tuo modus operandi. Qual è il tuo rapporto personale con il “colosso” Michelangelo… Il tuo passpartout per confrontarti con i grandi maestri della storia dell’arte?
Andrea Salvatori:
Da studente in Accademia di Belle Arti a Bologna feci una tesi attorno al concetto di kitsch… Ecco, si può dire che già allora ero in sintonia con tematiche che si muovevano sul confine e così molte delle mie opere possono definirsi borderline perché partono da semplici ed immediati presupposti per poi complicarsi. I punti di partenza sono, a volte, i consueti cliché, le grandi icone, sia dell’arte, sia del design e, come in questo caso, della scultura.
Questo volta mi sono confrontato con il grande Michelangelo. Lungi da me anche solo nominarlo nei miei elaborati, impossibile confrontarmi con il suo modellato, io sono uno che “copia e incolla”. Non a caso ho intitolato, una mia recente opera dedicata all’Ercole Farnese, Copia da, ovvero una copia della copia della copia, ecc. ecc., fatta mia, nella quale sono intervenuto; a volte solo sulla superficie esterna, a volte internamente.

Andrea Salvatori, Davidiera, 2015, ceramica, cm 69,5 x 20 x 14,5. Installation view (Appartamenti di Pio VII, Savona). Courtesy l’artista, ph. Omar Tonella

Non stupisce tanto il fatto che tu abbia individuato l’icona del David come “modello” quanto la scelta di posizionare nelle cavità oggetti (chiavi, monete…) o piccole sculture che sembrano perdersi, nascondersi negli antri delle opere oppure ancora decurtare e sovrapporre significati…
A.S.:
Nelle mie opere lascio spesso tante chiavi di lettura e ambiguità, come nella serie TuttiTappi, quasi a non riconoscere più il vaso, il vaso che diventa il tappo, ma il tutto comunque è diventato scultura. Gli oggetti di cui parli dimenticati, smarriti da un passante, lasciati in dono sono il mio modo di mescolare le carte e di divertirmi. Ma, poi, non potrei tenere un testone del David di un metro e mezzo vicino alla porta di casa come svuotatasche?

Andrea Salvatori, Big Testone (particolare), 2019, terracotta e oggetti in metallo, cm 140x150x160. Courtesy l’artista, ph. Federica Delprino – Omar Tonella

Puoi mettere a confronto qui il Testone (2016) che incontriamo sull’altare della Cappella Sistina di Savona con il Big Testone (2019) installato nell’atrio di Palazzo Ducale a Genova e ancora con quello che troviamo a Casa Jorn di Albissola Marina che, guarda caso, nel ‘400 fu dimora di un giovane Giuliano della Rovere, futuro Papa Giulio II?
A.S.: Le due copie della testa del David a grandezza uno a uno, e cioè quella presentata a Savona, e quella a Casa Museo Jorn hanno, come ho appena detto per il Big Testone di Genova, diversi punti di vista. La superficie è simile al marmo, ma non lo è, ed è il primo “scarto” e così al primo, il Testone della Cappella Sistina a Savona, per “aiutare” il fruitore, ho lasciato il collo aperto, una sorta di mio “Concetto Spaziale”, un nuovo ingresso nel Testone dell’uomo, una grotta informe che dà rifugio ad una delicata dea ispiratrice.
Il Big Testone, nato in terra fiorentina, ha le dimensioni e la medesima argilla degli orci e della statuaria da giardino che in argilla galestro viene modellata. È stato così breve il passaggio per arrivare al mio modellato, di dimensioni doppie rispetto a quello vero, lasciato in cotto e smaltato solo internamente, adatto così a contenere.
Internamente le colonnine di sostegno alla struttura creano questa ambiguità di un mondo subacqueo, con pure una madonnina di “buon auspicio” naufragata. Una scultura che può contenere acqua e pesci rossi, a differenza di una sua gemella posta in permanenza nel cuore di Torino, nella Corte di Palazzo Villa, in Piazza San Carlo, ove contiene un cielo stellato (opera dal titolo: il cielo stellato dentro di me, la legge morale fuori di me).
La testa presente a Casa Jorn, MetaDavid, è un estraniante reperto a fianco della poltrona con due vasetti rossi. Qui, tra il surrealismo e la metafisica, ci suggerisce e, nello stesso momento, ci offusca le idee… Metà o Meta? Ma è ancora una scultura?

Andrea Salvatori. MetaDavid, 2016, ceramica, cm 65,5 x 83 x 69. Installation view (Casa Museo Jorn, Albissola). Courtesy l’artista

Quando pensiamo alla scultura di solito diamo per scontati i volumi pieni. Cosa raccontano invece i vuoti delle tue opere?
Per me non sono altro che nuovi spazi da riempire, sarò in preda ad una specie di horror vacui!
Come prima accennavo, non posso concorrere con grandi artisti della scultura, non tocco i loro volumi e mi occupo di una parte da loro lasciata inesplorata, l’interno. Ho sempre guardato con curiosità il retro di certi busti in gesso o in terracotta, e quanto si potesse scontrare il “di fuori” con il “di dentro”. A volte, certi eccessi di delicata rifinitura esterna si scontrano con l’involontaria forza e con l’impeto di masse di volumi astratti, messi al solo utile scopo funzionale di “dare spessore” e sorreggere il manufatto. Trovo questo aspetto molto interessante. Lo scontro e il convivere di differenti visioni, poi, perché no, riempire il vuoto dei Testoni con la tipica “spianata” ligure…

Caro Andrea,  quella che tu chiami “spianata” per noi liguri è la focaccia!!!

Andrea Salvatori, Untitled (Dragon), 2005, ceramica e porcellana, cm 41x85x56. Installation view (Museo d’Arte di Palazzo Gavotti, Savona). Courtesy l’artista, ph. Omar Tonella

Intorno a Michelangelo: i tesori rinascimentali di Albissola e Savona in dialogo con la scultura contemporanea di Andrea Salvatori
a cura di Luca Bochicchio
mostra organizzata dal Comune di Albissola Marina con la collaborazione della Diocesi di Savona-Noli e la Città di Savona.

con il contributo della Fondazione Agostino De Mari e della Associazione Italiana Città della Ceramica e il supporto dell’Associazione Angelo Ruga e dell’Associazione Amici di Casa Jorn.

Nell’ambito della mostra MICHELANGELO: DIVINO ARTISTA
Palazzo Ducale, Genova | 21 ottobre 2020 – 14 febbraio 2021

10 ottobre 2020 – 24 gennaio 2021

ALBISSOLA MARINA | MuDA Museo Diffuso Albisola
Casa Museo Jorn + Centro Esposizioni + Associazione Angelo Ruga – La Lavanderia

SAVONA | Complesso della Cattedrale + Museo d’Arte di Palazzo Gavotti
Cappella Sistina + Appartamenti di Pio VII + Pinacoteca Civica

GENOVA | Palazzo Ducale
Cortile Minore
dal 10 novembre 2020

Info: Michelangelo: divino artista”: palazzoducale.genova.it
Cappella Sistina di Savona: cattedralesavona.it
MuDA: museodiffusoalbisola.it
Pinacoteca di Savona: musa.savona.it/pinacoteca/
Casa Museo Jorn: amicidicasajorn.it
AICC: buongiornoceramica.it
La Lavanderia: angeloruga.it

 

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