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TARANTO | EX CONVENTO DEI PADRI OLIVETANI | FINO AL 15 FEBBRAIO 2022

DI CRISTINA PRINCIPALE

Arte pubblica, comunità e ambiente. Temi caldi, caldissimi a Taranto, tra cronaca artistica, memoria socio-politica, attualità e futuro.

La città li affronta e il CRAC Puglia – Centro Ricerca Arte Contemporanea li sottopone al suo pubblico attraverso un percorso di mostra, che è ben più di una collettiva. Da un’idea e con la ferrea volontà dell’artista Giulio De Mitri e la curatela di Massimo Bignardi, Opera nell’Opera include oltre venti opere progettuali, a partire dal bozzetto originale di Nino Franchina, col quale lo scultore vinse, nell’esatta metà degli anni Cinquanta del Novecento, il concorso nazionale “Premio Paisiello” per la realizzazione, poi clamorosamente mancata come da disposizioni politiche, di un monumento al celebre compositore tarantino Giovanni Paisiello (Taranto, 9 maggio 1740 – Napoli, 5 giugno 1816).

Nino Franchina, Monumento a Giovanni Paisiello, 1956, Maquette, Bronzo

Una vicenda storica di portata nazionale, quella del monumento abortito, che fu vissuta come un affaire a livello locale, e che accompagna una riflessione e ricognizione critica sulla programmazione urbana, il fare artistico, e l’esercizio democratico… del presente.

Con la donazione da una collezione privata al Comune dell’esemplare autografo di Franchina, si è andato costituendo il nucleo della mostra e relativa pubblicazione, che chiama a raccolta diciannove artisti italiani, compreso lo stesso De Mitri, di generazione, ricerche e pratiche volutamente varie, per un rinnovato “Omaggio a Giovanni Paisiello”, come cita il titolo, ed una effettiva sperata “Progettualità ambientale per un monumento alla Musica”.

Pietro Coletta, Risonanza ineffabile, 2020, Maquette, Abete pirografato e rame

In esposizione oltre a Un Monumento per Paisiello (1955-56, maquette, bronzo), una proposta di studi inediti di Angelo Casciello, Lucilla Catania, Bruno Ceccobelli, Pietro Coletta, Fernando De Filippi, Gerardo Di Fiore, Gino Filippeschi, Paolo Grassino, Ugo La Pietra, Carlo Lorenzetti, Giulia Napoleone, Antonio Paradiso, Daniela Perego, Nicola Salvatore, Paolo Scirpa, Guido Strazza, Antonio Violetta e Luigi Vollaro.

Studi preparatori, modelli in scala di futuribili opere, per loro natura diverse nell’approccio e nello stile, pensate per ricelebrare il musicista – già celebre operista influente alla fine del Settecento – proprio lì dove nacque, ed è in ristrutturazione la sua casa natia, nell’Isola Madre a Taranto Vecchia.

Carlo Lorenzetti, Diapason dello spazio, 2020, Maquette, Cartoncino, metacrilato su forex

Esercizio per ripensare ai connotati intrinsechi della monumentalità pubblica nell’era di una diffusa e non facile ‘rigenerazione urbana’.

«Un insieme di proposte» scrive nel catalogo Bignardi «che si fa unico corpo progettuale con l’obiettivo di attivare un processo di riconoscimento di un’opera nell’opera; un intervento in uno spazio, che è parte attiva di un luogo, che è l’intera area tratteggiata dal perimetro merlettato dell’Isola». Confine simbolico che delinea una zona della città, di rara bellezza, collegata al centro urbano contemporaneo da due ponti in ingresso e in uscita, viva e a sprazzi abitata per quanto decadente, e di cui si tenta la valorizzazione e musealizzazione, considerandone la storia millenaria. Isola, madre della comunità tarantina, che affaccia sui due Mari Piccolo e Grande, e che vede pulsare nel suo cuore stradale attività come quella della Fondazione Rocco Spani ONLUS, che da trent’anni svolge qui attività di didattica e inclusione sociale, e da cui è nato il CRAC; pensato come un “museo del progetto”, con la direzione artistica di Roberto Lacarbonara, con la vocazione fondamentale proprio di collezionare disegni e studi di artisti storici, ma soprattutto acquisire proposte di interventi sul territorio.

“Opera nell’Opera. Omaggio a Giovanni Paisiello. Progettualità ambientale per un monumento alla Musica”, veduta della mostra

La memoria del lavoro naufragato e non goduto di Franchina riunisce ipotesi germinali per nuovi monumenti da mettere in opera, anche con una ideale collocazione specifica scelta dagli artisti tra vicoli, piazze, larghi e postierle tipiche, rappresentati nelle immagini del fotografo Giorgio Ciardo. Forme-tributo alla musica del Paisiello pensate per e nello spazio, negli spazi, dove tutto sembra da decenni sempre “in cantiere”, lì per lì dal farsi o disfarsi.

Una serie di possibili interventi di Arte Ambientale che hanno forza estetica anche in fase di bozzetto. Laddove materiali e linguaggi si sommano per «contestualmente, non cedere al primato della scultura come unica scelta privilegiata nel confronto con l’urbano, bensì riconoscere e leggere i segni che oggi presiedono l’imagerie della città».

“Opera nell’Opera. Omaggio a Giovanni Paisiello. Progettualità ambientale per un monumento alla Musica”, veduta della mostra

Opera nell’Opera è, infatti, una mostra corale di disegni e sculture, fotografie digitali fino al libro d’artista e l’installazione, volta al dialogo concreto con le forze della città, nel momento in cui il territorio jonico sembra riprendere coraggio per un’“operatività ambientale urbana”, e che va suscitando interesse e attenzione di enti e visitatori, tanto da essere prorogata ben due volte, ed ora fino al 15 febbraio 2022.

Per quanto, per tornare ad eleggere la progettualità artistica come rinnovato e riconosciuto valore civico, altresì politico e d’investimento, occorre tornare agli antichi Greci che popolarono Taranto. Prendendo a prestito le parole di Salvatore Settis a commento del libro I greci e l’arte di far i conti: «Pericle avrebbe mai potuto lasciarci in eredità il Partenone senza ben gestire il bilancio di cantiere? […] Le opere d’arte pubbliche come il Partenone, che rappresenta un’ostentazione di opulenza decisa dalla politica, esigono procedure di verifica controllate dalla democrazia»!

“Opera nell’Opera. Omaggio a Giovanni Paisiello. Progettualità ambientale per un monumento alla Musica”, veduta della mostra

Opera nell’Opera. Omaggio a Giovanni Paisiello. Progettualità ambientale per un monumento alla Musica
a cura di Massimo Bignardi

Fino al 15 febbraio 2022

Ex Convento dei Padri Olivetani
Corso Vittorio Emanuele II n. 17, Taranto

Orari: dal martedì al venerdì dalle ore 18 alle 21; s
abato, domenica e festivi su appuntamento

Info: +39 099 4713316
www.cracpuglia.it

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