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SEDI VARIE, LUNGO LA VIA DEL SALE | 29 giugno – 27 luglio 2014

Intervista a SILVANA PEIRA di Livia Savorelli

Per chi ama i weekend fuoriporta, tra riscoperta di territori, storia ed arte contemporanea – non disdegnando qualche incursione enogastronomica di qualità – gli itinerari previsti per la Via del Sale. Arte Contemporanea dalla Langa al mare, che inaugura il prossimo 29 giugno, si preparano a soddisfare ogni aspettativa. Parola a Silvana Peira, anima e cuore della manifestazione, per entrare nel pieno spirito dell’iniziativa, giunta quest’anno alla nona edizione…

L’evento prende il nome da un’antica strada del commercio che portava dai monti al mare. Quando e con quali intenti nasce la Via del Sale?
L’iniziativa nasce nel 2002 da un progetto di valorizzazione del territorio dell’Alta Langa, proprio sul filo tracciato da una delle antiche vie del sale, con l’artista francese Jean Gaudaire-Thor che ha antiche origini italiane a Saliceto e Aisone e dalla lettura del libro dello scrittore Nico Orengo, Il salto dell’acciuga.
L’itinerario intende far scoprire i luoghi di una Langa dal fascino inconsueto, disseminata di interessanti testimonianze artistiche – soprattutto medievali – che lungo strade, valichi e sentieri, per centinaia di anni, ha intessuto la trama di scambi tra il mare ligure e la montagna del Piemonte.
Jean Gaudaire Thor, per primo e i 58 artisti delle precedenti 8 edizioni poi (tra i tanti: Gastini, Zorio, Mainolfi, Cragg, Anselmo, De Maria, Giletta, Benedini, Gilardi, Gral, Valentini, Berruti…) hanno costruito un dialogo ricco e profondo, tra la propria storia umana ed artistica e quella, ancora così tangibile, di queste terre.
L’itinerario per i luoghi della Via del Sale desidera legare la storia e la creatività, per avvicinarsi a questi territori lungo i tracciati del loro passato e delle loro tradizioni e per proporre, allo stesso tempo, ipotesi di confronto più che mai possibili attraverso la sensibilità del presente.
L’iniziativa consente, oltre che promuovere il lavoro di artisti e favorire la permanenza delle opere nei luoghi allestiti, anche quella di scoprire attraverso il percorso della via del Sale, castelli medioevali, pievi, torri, chiese barocche, un paesaggio incontaminato sia dal punto di vista estetico che storico. La possibilità di far convergere la presenza degli artisti in luoghi di così grande fascino e dalle possibilità espositive molto suggestive, rappresenta un elemento valido e qualificante per il territorio dell’Alta Langa, bisognoso di turismo di qualità.

Martina Fornace, “Chiudi gli occhi/ Close your eyes”, 2014, Castello di Prunetto. Foto Martina Fornace

Inaugura il 29 giugno la nuova Via del Sale, a cura tua e di Viviana Siviero, quale caratteristica ha questa edizione? Quali novità?
Intanto è una edizione tutta al femminile. Nel 2011 è stata dedicata allo scrittore Nico Orengo, curatore della mostra fino alla 7° edizione, quest’anno è, invece, dedicata a Cristina Rebuffo, figura importante e spesso indispensabile nell’organizzazione dei precedenti eventi: Preside dell’Istituto Comprensivo di Saliceto, ex Sindaco di Camerana, è stata in tutti questi anni la mia guida in questo pellegrinaggio langarolo, profonda conoscitrice dei luoghi e amante dell’arte.
La mostra è la continuazione di una collettiva, dal titolo 8 sguardi al femminile, che si è inaugurata negli spazi dell’Associazione Il Fondaco l’8 marzo di quest’anno, il lavoro delle artiste è diventato così, non solo un percorso di opere d’arte contemporanea, ma un’occasione per far uscire l’arte dalle gallerie, per avvicinare le persone non addette ai lavori al linguaggio dell’arte, per educare al nuovo.
Le artiste hanno lavorato con passione e convincimento creando nuove e bellissime installazioni, il percorso espositivo è diventato un grande laboratorio, in cui ogni opera nasce e si costruisce interagendo con gli spazi.

Chi sono le protagoniste della Via del Sale 2014?
Le artiste presenti nel percorso della Via del Sale sono: Gabriella Benedini, Graziosa Bertagnin – Gral, Orietta Brombin (già presenti nelle passate edizioni), Alessia Clema, Moira Franco, Milena Racca, Cristina Saimandi, Anna Valla e due fotografe: Martina Fornace e Patrizia Scarzella.
In questa nona edizione della manifestazione, i luoghi toccati sono in parte gli stessi degli anni passati: Saliceto, Camerana, Levice, Bergolo, Prunetto, Finalborgo.
Sarà proprio dall’affascinante Castello di Saliceto di Del Carretto che prenderà il via l’itinerario ipotetico che, dalle dolci colline di Langa, si spinge verso il mare. Alcune stanze del Castello ospitano un’installazione di libri d’artista di Gabriella Benedini e l’installazione Women’s Hands di Patrizia Scarzella. L’itinerario prosegue seguendo un naturale percorso geografico a Camerana Villa con l’opera di Anna Valla nella Torre del X secolo, mentre nella Chiesa di Sant’Antonio a Camerana Contrada le sculture di Cristina Saimandi interagiscono con l’installazione interattiva, sonora e multimediale di Giuseppe Mercuri.
La tappa successiva è Prunetto, con il suo spettacolare Castello Medioevale che ospita i lavori di Moira Franco, Orietta Brombin e Martina Fornace.
Poche curve in un paesaggio da mozzare il fiato e si giunge a Levice, tra case sparse, piccole frazioni e un centro storico dove fa da sentinella la Cappella di San Rocco con opere di Graziosa Bertagnin-Gral che presenta sculture in Terra cruda e l’installazione Scambiamoci un segno di Milena Racca.

Graziosa Bertagnin, Chiesa di San Rocco, Levice. Foto di Ugo Giletta

A Bergolo, conosciuto come il “paese di pietra” per via delle sue abitazioni, realizzate ed esaltate dall’utilizzo e dal recupero della pietra di Langa, termina il percorso in Langa con l’esposizione di Alessia Clema nella bella Cappella di San Sebastiano che ospita l’installazione di volti-sculture realizzati in resina ipossidica.
Ma al mare si giunge davvero, non soltanto idealmente, e così Finalborgo, uno dei centri storici più belli d’Italia, accoglie, in una vetrina espositiva del Borgo, una serie di lavori di alcune artiste presenti in Langa.

Raccontaci l’itinerario da seguire, immaginando di fare da guida ad un interessato visitatore…
Consiglierei, per chi arriva dall’autostrada Torino/Savona di uscire a Millesimo (borgo medievale di notevole interesse) e continuare per la statale fino a Saliceto, principale centro d’arte dell’alta valle Bormida che presenta esempi d’arte medievale e rinascimentale di grandissima qualità: nel centro storico si segnala subito la mole maestosa del castello, con pregevoli affreschi rinvenuti in una nicchia del cortile interno dove si riconoscono scene della vita di Cristo, tra stemmi della famiglia Del Carretto e una suggestiva Natività attribuita al maestro senese Taddeo di Bartolo. Altrettanto pregevole è la facciata della chiesa parrocchiale, anch’essa un unicum da queste parti, in quanto perfetto esempio di stile rinascimentale, voluto nel Cinquecento dal cardinale Carlo Del Carretto.

Castello di Saliceto. Foto di Martina Fornace

A Camerana Villa, indicherei una sosta enogastronomica presso il Ristorante Lungo la via del sale prima di salire alla Torre datata XI secolo, che è quanto resta dell’antico maniero posto a difesa di questa parte della valle. Ben conservata e ben restaurata si leva con tutta la sua spettacolare mole e dall’alto si gode un panorama mozzafiato sul paesaggio circostante.
Nel scendere a valle percorrendo la Valle Bormida, a Camerana Contrada è degna di nota una Chiesetta con una facciata settecentesca e un interno particolarmente suggestivo. A pochi km sorge Monesiglio, su una sorta di promontorio al centro della valle Bormida dominato da un poggio roccioso sul quale si leva l’imponente mole del castello. Di notevole interesse la costruzione ottocentesca di una Filanda, recentemente restaurata; nei dintorni è importante visitare, almeno, il Santuario di Santa Maria dell’Acqua Dolce, deliziosa piccola costruzione che ha un’abside ornata con un rarissimo esempio di pittura bizantineggiante.
Salendo circa per 8 km, fino a 780 metri di altitudine, compare ad un tratto, sulla sommità di una roccca, in posizione di notevole importanza strategica, il Castello di Prunetto del XII secolo realizzato in pietra locale. Da non perdere la visita alla Chiesa del Carmine (a fianco del castello) e in particolare agli affreschi interni, singolari e unici.
Una pausa è d’obbligo da Maresa, trattoria nella piazza del paese, prima di riprendere il viaggio verso Levice e poi Bergolo, un delizioso piccolo paese, collocato in una splendida posizione naturale a cavallo delle valli Bormida e Uzzone. Attorniato da boschi e da prati da cui si godono bellissimi panorami sulle due valli, è costituito da un gruppo di case, con una piazzetta, la Chiesa, il ristorante e l’ostello. Presenze queste, oltre a quella di un centro attrezzato con piscina e bungalow, che dimostrano un’organizzazione del territorio oculata ed una politica culturale di buon livello. Non a caso, Bergolo ospita una serie di appuntamenti musicali di grande richiamo, ma soprattutto ha saputo caratterizzarsi come un paese di pietra, grazie all’esaltazione, al recupero in pietra di Langa.
Infine, proporrei una mezza giornata a Finalborgo, tra i vivaci e stretti vicoli del borgo, la visita al Complesso Conventuale di Santa Caterina, e una passeggiata fino alla Fortezza di San Giovanni. Non si può lasciare Finalborgo, senza prima aver gustato i favolosi gelati del bar Roma.

Patrizia Scarzella, installazione “Women’s Hands” , 2014, Castello dei Del Carretto, Saliceto. Foto di Martina Fornace

Che tipo di pubblico attrae la manifestazione?
È un pubblico eterogeneo che ama i luoghi lontani dalle città, rimasti ai margini dello sviluppo e dei flussi turistici, persone che lasciano volentieri le autostrade e si muovono senza fretta, curiosi dell’arte contemporanea in cerca di nuove emozioni, stranieri che non cercano solo cibo e vino, ma itinerari artistici inesplorati (a volte ruderi da ristrutturare…). Arrivano molti appassionati di cultura e storia locale, giovani amanti delle camminate che percorrendo itinerari a piedi si fermano anche due giorni, occasione privilegiata per godere della bellezza, tra l’ameno e il selvatico, di questa affascinante Langa.

Gabriella Benedini, Installazione, 2014, Castello dei Del Carretto, Saliceto. Foto di Martina Fornace

Seguendo una linea adottata anche per la programmazione del Fondaco di Bra (CN), intorno all’evento principale, ruotano una serie di “eventi collaterali”, che vanno dal teatro alla musica, fino alle lecture e ai laboratori didattici… Nel corso della manifestazione ci saranno alcuni appuntamenti dedicati all’arte a tutto tondo, dalle arti visive, alla letteratura alla musica, ma anche a laboratori creativi dedicati ai bambini delle scuole elementari e medie del territorio.
Nella mattinata di giovedi 5 giugno, infatti, studenti del Liceo Artistico “Ego Bianchi” e del Liceo Musicale di Cuneo hanno incontrato un gruppo di piccolissimi scolari della scuola elementare e media di Saliceto per fare un’esperienza creativa attraverso il laboratorio Tracce interiori. Qui, nel suggestivo spazio antistante il Castello di Saliceto, i ragazzi, con la supervisione dei docenti Cristina Saimandi e Susanna Pellegrino, hanno vissuto un’esperienza regolata dal “principio del piacere”, non solo vissuto in chiave estetica, ma anche come momento per manifestare emozioni e stati interiori.
Domenica 13 luglio al Castello di Saliceto, un pomeriggio con il poeta Claudio Salvagno e letture occitane con musiche di Saverio e Siro Giri.
Domenica 20 luglio alle 16.00 nella Cappella di San Sebastiano a Bergolo la Compagnia Marco Gobetti presenta Qualcuno è uscito dalla tabaccheria – Un’antologia di Fernando Pessoa. Scelta dei testi e drammaturgia: Valentina Cabiale; lumen in frame®: Simona Gallo; recitazione: Marco Gobetti.

Dove si chiude idealmente la Via del Sale?
In genere al mare, quest’anno nel bellissimo Borgo medioevale di Finalborgo.

Via del Sale. Arte Contemporanea dalla Langa al mare. Nona edizione
a cura di Viviana Siviero e Silvana Peira

29 giugno – 27 luglio 2014
Inaugurazione domenica 29 giugno alle ore 11, Castello di Saliceto

Sedi varie: Saliceto, Camerana Villa e Camerana Contrada, Prunetto, Levice, Bergolo e Finalborgo

Info: www.ilfondaco.org
il.fondaco.bra@gmail.com
+39 339 7889565
+39 347 9632508

 

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