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GUALTIERI (RE) | PALAZZO BENTIVOGLIO | 6 GIUGNO – 8 NOVEMBRE 2020

Riapre il Museo Antonio Ligabue di Gualtieri (RE) con un nuovo allestimento della mostra Incompreso. La vita di Antonio Ligabue attraverso le sue opere, trasferita negli spazi monumentali del Salone dei Giganti per accompagnare l’uscita nelle sale del film Volevo nascondermi di Giorgio Diritti e la magistrale interpretazione di Elio Germano nei panni di Antonio Ligabue, premiata con l’Orso d’Argento alla Berlinale e con il Nastro dell’Anno 2020.

Antonio Ligabue, Serpentario, 1962, olio su tavola di faesite, cm 126×130

Si narra infatti che Giorgio Diritti, di passaggio a Gualtieri nel 1975, ebbe occasione di vedere l’opera Diligenza con paesaggio – presente nella mostra e nel film – e di lì si innamorò della ricerca dell’artista chiamato nel dialetto locale Al Matt (il matto) o Al tedesch (il tedesco).

Il percorso espositivo, a cura di Sergio e Francesco Negri, comprende 22 dipinti, alcuni bronzi ed un calco in terracotta. Le opere, tutte provenienti da collezioni private, sono esposte in ordine cronologico, con suddivisione in periodi, per consentire al visitatore di osservare l’evoluzione dello stile, della tecnica, ma anche dei temi che cambiano con il passare del tempo.

Antonio Ligabue, Autoritratto, 1955-56, olio su tavola di faesite, cm 45×35

«L’opera di Antonio Ligabue – spiega, infatti, Sergio Negri – può essere suddivisa in tre periodi. Nel primo periodo (1927-1939) i colori sono molto tenui e diluiti. Sono usuali i temi legati alla vita agreste e le scene con animali feroci in atteggiamenti non eccessivamente aggressivi; pochissimi gli autoritratti. Il secondo periodo (1939-1952) è segnato dalla scoperta della materia grassa e corposa e da una rifinitura analitica di tutta la rappresentazione. Il terzo periodo (1952-1962) è la fase più prolifica. Il segno diventa vigoroso e continuo, al punto da stagliare nettamente l’immagine rispetto al resto della scena. È densa in quest’ultimo periodo la produzione di autoritratti, diversificati a seconda degli stati d’animo vissuti al momento dell’esecuzione».

Nel Salone dei Giganti sono presentati alcuni capolavori, come Il serpentario e Aquila con volpe, che ritraggono animali in movimento, e il celebre Autoritratto con spaventapasseri.  Ad arricchire ulteriormente l’esposizione, la presenza di documenti sulla vita dell’artista, la proiezione del film documentario di Raffaele Andreassi del 1961 e diverse foto risalenti agli anni Cinquanta, scattate dal reporter Walter Breveglieri, che ritraggono Ligabue alle prese con la sua Moto Guzzi.

Antonio Ligabue, foto Walter Breveglieri

Antonio Ligabue. Incompreso – La vita di Antonio Ligabue attraverso le sue opere
A cura di Sergio e Francesco Negri
Coordinamento della mostra: Nadia Stefanel

Promotori: Fondazione Museo Antonio Ligabue, Comune di Gualtieri
Partner istituzionali: Regione Emilia-Romagna, Fondazione Manodori
Sponsor: Emilbanca (main sponsor), Padana Tubi, Coopservice
Soci della Fondazione: Emilbanca, Boorea, Landi Renzo, Comune di Gualtieri

6 giugno – 8 novembre 2020

Palazzo Bentivoglio, Salone dei Giganti
Piazza Bentivoglio 36, 42044 Gualtieri (RE)

Orari: sabato ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00 (ultimo ingresso ore 18.00), domenica ore 10.00-19.00 (ultimo ingresso ore 18.00), prenotazione consigliata.
Ingresso intero Euro 5,00, ridotto Euro 3,00
Visite guidate su prenotazione

Info: +39 0522 221853
+39 349 2348333
info@museo-ligabue.it   
www.museo-ligabue.it

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