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GEMONA DEL FRIULI (UD) | Museo Civico di Palazzo Elti | 21 gennaio – 26 febbraio 2017

Ha inaugurato sabato 21 gennaio, al Museo Civico di Palazzo Elti a Gemona del Friuli (UD)Vertiginosamente, la mostra che segna la quarta tappa della XV edizione festival Maravee Ludo, ideato e organizzato da Sabrina Zannier, con lavori di Daniel González, Michelangelo Bastiani, Anna Galtarossa e una performance di danza-mimo di Martina Tavano.

Maravee Ludo, Vertiginosamente, Gemona del Friuli. Foto: Renato Patat

Maravee Ludo, Vertiginosamente, Gemona del Friuli. Foto: Renato Patat

Maravee Ludo ci ha abituati ad un fitto calendario eventi a partire dall’opening al Castello di Susans di Majano (UD). Continua nell’intento di portare lo spettatore al centro della scena artistica coinvolgendo in video proiezioni e performance interattive. Con Vertiginosamente si inaugura il ciclo di tre mostre previste per il 2017, dopo GemonaCapodistria (dal 28 gennaio) e Lignano Sabbiadoro (dal 5 febbraio), e di incontri che porteranno il festival a Milano, Bologna, Udine e Colloredo di Monte Albano (UD) fino a marzo prossimo.
Tre mostre dunque che a partire da Gemona declineranno su fronti diversi il tema del gioco inteso come piattaforma della vita tesa tra regole da rispettare e libera espressione, lasciano presagire un vivace e coinvolgente percorso tra sculture, ologrammi, dipinti, video e giochi d’artista.

Daniel Gonzalez, FL 37, Polaroid Flowerpot Storyteller

Daniel Gonzalez, FL 37, Polaroid Flowerpot Storyteller

Vertiginosamente fa leva sulla categoria del gioco individuata nella vertigine intesa come perdita di lucidità nell’abbandono all’ebbrezza. Una vertigine sottile e mentale, azionata nello spettatore da opere che la elevano sul fronte della mimesi. Come afferma Caillois, infatti, spesso questa categoria del gioco entra in contatto con la capacità mimetica, per esempio nell’utilizzo di maschere che nei riti sacri dei popoli primitivi confluivano in stati di trance o estasi in un visibile capovolgimento della vita quotidiana.

«Ricalcando lo spirito ludico e coinvolgente dell’intero Festival, la mostra Vertiginosamente è un’intrigante giostra emozionale, che accompagna il pubblico nel sottile limite fra arte e tecnologia, afflato lirico e scienza innanzi agli ologrammi di Bastiani; comunicazione e design, cultura e natura con i preziosi Flowerpot di Gonzalez; incanto primordiale e gioco di riciclo con i Fantasmi di Galtarossa. Il tutto entro l’allestimento scenico di Belinda De Vito, che trasforma nuovamente in chiave visionaria il Palazzo Elti di Gemona, consegnandolo a un nuovo viaggio emozionale, fra trasparenze lattiginose e superfici argentee, petali e colori» Sabrina Zannier.

Il lavoro dell’argentino Daniel González, sorto da una ricerca sul rito della celebrazione, crea mondi deliranti, sexy e pieni di energia: spazi di libertà dove le convenzioni esistenti collassano e i simboli della società contemporanea, i segni della comunicazione, il packaging dei prodotti-icona si vestono di paillettes e diventano altro da sé. Opere che dal lavoro certosino di forme essenziali e geometriche ricoperte dal preziosismo di minute tessere coloratissime e sgargianti, sfociano sul fronte del design suggerendone l’utilizzo come luogo d’incanto floreale.

Michelangelo Bastiani, Reazione impossibile, 2016, Courtesy Liquid Art System

Michelangelo Bastiani, Reazione impossibile, 2016, Courtesy Liquid Art System

La vertigine negli ologrammi di Michelangelo Bastiani fa leva sulla mimesi del paesaggio e del corpo, in una riduzione di scala che ricalca il dinamismo del vero catapultando lo spettatore in un mondo vertiginosamente improbabile. Una serie di alambicchi da laboratorio chimico in cui vapori, vortici, fumi e liquidi colorati disegnano il fiabesco passaggio dal microcosmo della chimica al macrocosmo della meteorologia, mettono vertiginosamente in scena il sottile equilibrio del gioco tra realtà e finzione. Come accade innanzi alla ballerina che danza dentro un barattolo, quasi fosse comparsa dalla misteriosa lampada di Aladino o, ancora, osservando la nuvola portatile, sospesa magicamente come una conserva da tenere in appartamento.

Anna Galtarossa, Fantasma Verde

Anna Galtarossa, Fantasma Verde

Dopo l’esposizione al Castello di Susans, si ripropongono a Gemona due delle opere di Anna Galtarossa, che dalla vertigine dei sui Fantasmi rotanti approda all’azzardo del gioco che ammicca al caso e al destino nell’utilizzo di materiali disparati, consegnati a nuova vita nella giocosità del quotidiano.

Nel frattempo alla Galleria Loggia di Capodistria (Slovenia) è già tempo per LA RICREAZIONE dove fino al 27 marzo saranno in mostra fotografie, disegni e installazioni di Kensuke Koike, Janez Vlachy, Vesna Bukovec e Boštjan Drinovec.

In programma:

LUDO PARK –  Percorso interattivo tra video, pittura e giochi di Michelangelo Bastiani, Lorena Matic e Luca Suelzu.
Terrazza Mare, Lignano Sabbiadoro (UD)

5 febbraio – 26 febbraio 2017
Inaugurazione: 4 febbraio 2017

 

 

Maravee Ludo. Il gioco in arte, teatro e danza: piattaforma della vita tra regole e volo libero
Ideazione e direzione artistica Sabrina Zannier
Assistente alla direzione artistica e progettazione allestimenti Belinda De Vito

Coordinamento Associazione culturale Maravee
Realizzato con bando di  Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Main Sponsor Gervasoni Spa

Conil contributo e la collaborazione di Comune di Gemona del Friuli Comune di Lignano Sabbiadoro. Con il patrocinio di  Comune di Majano

Con la collaborazione di Associazione Mittelfest, Obalne Galerije Piran, Università di Bologna, Politecnico di Milano, Aria Foundation di Roma, Studio La Città di Verona, Rebecca Container di Milano e Aria Art Gallery, Liceo artistico Sello, Porto Arlecchino, Consorzio Comunità Collinare del Friuli, Lisagest, Comune di Pordenone, Comune di Forgaria.

Info: www.progettomaravee.com

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