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di MARIA CRISTINA STRATI

Senza bandiereNo Flags è il titolo dell’installazione presentata da Opiemme nella Project Room del CAOS, Centro arti opificio di Terni, in occasione di Umbrialibri.

Si tratta di un lavoro site specific, con la curatela di Gaia Pasi, realizzato dall’artista appositamente per questo evento. Dal punto di vista del contenuto, il lavoro rispecchia nella tematica l’argomento filo conduttore della rassegna culturale che lo ospita, ossia “lo stato degli italiani”. Inutile dire che la locuzione va intesa nelle diverse sfumature di significato: l’Italia intesa come Stato e come esso viene percepito dai cittadini, e la situazione, appunto nel senso dello stato in cui versano le condizioni di vita reali degli italiani. Il titolo del lavoro si riferisce a un’idea già proposta in progetti precedenti dall’artista, che osserva una mancanza di valori condivisi tra le persone all’interno della nostra attuale compagine sociale.

Dal punto di vista dell’iconografia e della composizione generale l’intervento di Opiemme prende spunto da un’opera appartenente alla tradizione storico-artistica italiana, ovvero l’Allegoria del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti.

In sostanza, come avviene nell’opera del Lorenzetti, Opiemme divide in due parti il lavoro, mostrando da una parte gli effetti positivi e pieni di speranza del buon governo, e dall’altra gli effetti nefasti di quello cattivo. Il paragone con il Lorenzetti si interrompe qui, ma il fatto stesso del rimando storico artistico dichiarato rende il lavoro interessante.
Rispetto alla visione del Lorenzetti, la prospettiva qui però è decisamente tranchant: da un lato il bene, dall’altro il male, da un lato il bianco, dall’altro il nero. Niente sfumature, ombre o luci, tutto è giocato sul contrasto, anche dal punto di vista grafico. Il lavoro si distende lungo i 14 metri delle pareti della sala ospitante e si presenta come due alberi speculari, dalle ramificazioni diverse e opposte, ognuna corredata da una serie di termini connotati negativamente o positivamente. Al centro, alcune frasi definiscono l’argomento e il punto di vista dell’autore. Il tutto è ovviamente composto di scritte e parole, come secondo lo stile di Opiemme, ed è inoltre completato da alcune citazioni colte tratte da autori del calibro di Pasolini e Camus.

Da entrambi i lati degli alberi pendono sette fili, che rappresentano i frutti nati dalle diverse piante e ramificazioni. Soprattutto sul lato sinistro del lavoro sono appesi piccoli rotoli di carta che riportano alcune citazioni letterarie. L’installazione è pensata come interattiva: il pubblico potrà cogliere i frutti degli alberi, leggendo le citazioni scritte nei foglietti appesi.

È da sottolineare come il lavoro sia profondamente studiato da parte dell’autore: il risultato appare infatti denso di riferimento storici, artistici e letterari. Da tutto ciò nasce dunque un progetto molto ambizioso, dai toni polemici e perentori nei contenuti, che intende coinvolgere il pubblico in riflessioni che investono direttamente l’attuale contesto socio-politico.

Umbrialibri 2012
Opiemme, No Flags – Senza Bandiere
Project Room, CAOS Museum, Terni, 2012
www.umbrialibri.com

Dove sarà Opiemme prossimamente:
con la Galleria Zak Project space di Monteriggioni e gli artisti Paolo Angelosanto, Giulio Cassanelli, e Daniele Girardi

The Others
Le Nuove, Via Paolo Borsellino 3, Torino

8 – 11 novembre 2012

Orari: 18.00 alle 01.00 am

Info: www.theothersfair.com

 

 

 

 

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